03 - 01
2014

Medaglia d’oro al Valore Civile
Alla Memoria

Vice Questore Aggiunto
Data del conferimento: DPR 30/07/2002
Gazzetta ufficiale: N° 46 del 25.2.2003
Motivazione:
“Dirigente di un Commissariato di Pubblica Sicurezza, avuta notizia che un pregiudicato, barricatosi in casa con i rubinetti del gas aperti, si opponeva con veemenza all’esecuzione di un provvedimento di sfratto, accorreva prontamente sul posto e, con ferma determinazione, elevata professionalità e consapevole sprezzo del pericolo, iniziava una serrata trattativa finalizzata alla resa del malvivente. Investito da un’improvvisa e violenta esplosione verificatasi all’interno dell’appartamento, rimaneva ferito mortalmente. Aderendo a una sua precisa volontà, i familiari ne autorizzavano l’espianto degli organi. Fulgido esempio di non comune altruismo, di eccezionale coraggio e di assoluta dedizione al proprio dovere spinti fino all’estremo sacrificio della vita.” Milano – 28 giugno 2002”
Biografia
Morì il 29 Giugno, a causa delle gravissime ferite riportate il giorno precedente in viale Giovanni da Cermenate a Milano in una esplosione provocata da un uomo barricatosi all’interno della propria abitazione. Il 28 Giugno Vigili del Fuoco e poliziotti si erano presentati nell’edificio per eseguire lo sfratto di un uomo che si rifiutava di obbedire all’intimazione, aprendo anche le valvole del gas. Alla vista di agenti e pompieri il folle aveva aperto il fuoco con una pistola, ferendo in modo lieve uno dei vigili del fuoco e poi si era barricato nell’appartamento. Il Vicequestore Scrofani, dirigente del Commissariato di Polizia di Porta Ticinese, nonostante non fosse in servizio, era giunto sul posto e, da dietro la porta dell’appartamento,aveva avviato una mediazione con l’esagitato, cercandolo di convincerlo ad arrendersi e contemporaneamente dirigendo l’evacuazione degli altri inquilini presenti nello stabile. Mentre Scrofani cercava di convincere l’uomo armato ad arrendersi all’improvviso il gas che aveva saturato l’appartamento esplose, devastando l’edificio e dilaniando il Vicequestore Scrofani. Alla sua morte, avvenuta in ospedale, i suoi organi vennero donati a pazienti bisognosi di trapianti. L’uomo barricatosi nell’abitazione, sia pure gravemente ferito, sopravvisse allo scoppio. Nel successivo processo venne condannato a 15 anni di carcere per omicidio volontario. Altre 22 persone, tra agenti, vigili del Fuoco e civili rimasero ferite dall’esplosione. Il Vicequestore Paolo Scrofani lascia la moglie, anche lei funzionario di Polizia, ed una figlia di 12 anni.
Fonti: