Ultime Notizie  21 marzo 2023

Perelli Giovanni

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Medaglia d’oro al Valore Civile

Alla Memoria


APPUNTATO DI PUBBLICA SICUREZZA
Data del conferimento: DPR 31/10/1967

Gazzetta ufficiale: N°15 del 19.01.1968


Motivazione:

“In servizio presso una scalo ferroviario, interveniva prontamente in difesa di un superiore aggredito da un folle e, benché fatto segno alla violenta ira dello squilibrato, non desisteva dal coraggioso tentativo di immobilizzarlo. Più volte gravemente ferito, proseguiva strenuamente la colluttazione riuscendo, infine, ad aver ragione del forsennato. Soccorso, decedeva poco dopo per le mortali lesioni riportate. Napoli, 23 maggio 1967.”

 


Biografia


Morì nella notte del 24 Maggio per le gravi ferite subite il giorno precedente durante la colluttazione con un folle definito dalle cronache dell’epoca come di “forza e statura eccezionali” nella stazione ferroviaria di Napoli Mergellina. Alle 12,20 del 23 Maggio il folle era giunto alla Stazione di Napoli Mergellina a bordo del treno rapido proveniente da Roma ed aveva subito dato prova di squilibrio cercando di incamminarsi nel tunnel ferroviario della Stazione. Quando il brigadiere comandante il posto Polfer lo aveva invitato a fermarsi, l’uomo si era scagliato contro di lui, sferrandogli dei pugni al volto. In soccorso del brigadiere giunsero l’appuntato Perrelli, un secondo poliziotto della Polfer , due facchini della stazione ed un vigile urbano che con grande sforzo riuscirono a bloccare l’energumeno e a portarlo dentro l’ufficio della Polfer. Qui il folle sembrò ritornare in sé ma subito dopo si divincolò correndo nuovamente nel piazzale della stazione dopo avere sfondato la porta a vetri. Rincorso dagli agenti l’esagitato si avvicinò ad un grande vaso ornamentale che si trovava all’ingresso, ne estrasse la pianta ed usandola come una clava iniziò a colpire all’impazzata i presenti, ferendo Perrelli e altre quattro persone. L’energumeno venne infine bloccato e ridotto all’impotenza dagli agenti. Il folle era fuggito da Roma picchiando i genitori per non venire ricoverato per la quarta volta all’ospedale psichiatrico. L’appuntato Giovanni Perrelli, il quale aveva riportato una gravissima ferita all’occhio destro, venne trasportato all’ospedale Santa Maria di Loreto, dove morì all’1,30 del giorno successivo, in seguito al trauma cranico e all’ematoma cerebrale subito.


Fonti: