11 - 01
2014

Medaglia d’oro al Valor Militare
Alla Memoria

Brigadiere P.S., Ispettorato 4° Zona “Veneto” Luogo di nascita: Syracuse (New York)
Data del conferimento: D.P.R. 18.07.1968
G.U.n.234 del 14.09.1968
Motivazione:
“Comandante di posto di polizia ferroviaria si distingueva per sereno e cosciente coraggio in frequenti operazioni antisabotaggio effettuate nella sede di servizio per scongiurare attentati terroristici. Informato da altro posto di Polizia che su di un treno viaggiatori molto affollato, in arrivo dall’estero, era stata collocata una valigia il cui contenuto era apparso sospetto, appena giunto il convoglio, nel timore che si trattasse di ordigno ad orologeria e che pertanto ogni istante trascorso potesse essere fatale ai viaggiatori ed alle persone in sosta nello scalo ferroviario, non si limitava ad attuare le ordinarie operazioni di sicurezza, ma con audace determinazione e nella chiara coscienza dell’incombente pericolo, con l’ausilio di una guardia, rimuoveva dal treno la valigia per depositarla in zona isolata, con la serena convinzione di compiere così fino in fondo il proprio dovere. Mentre unitamente al dipendente, noncurante della propria incolumità, si apprestava ad eseguire le opportune misure per eliminare ogni possibile funesta conseguenza, avveniva improvvisamente l’esplosione dell’ordigno che lo investiva in pieno e lo dilaniava. Con il supremo olocausto della propria esistenza, tutta votata al servizio del Paese, sventava il disegno criminoso dei terroristi, evitando in tal modo una sicura strage. Il suo fulgido atto di eroismo suscitava la commossa riconoscenza della nazione. Trento, 30 settembre 1967.”
Biografia
Venne ucciso il 30 Settembre alla Stazione di Trento insieme al collega Martini Edoardo dilaniati dallo scoppio di una bomba deposta da terroristi alto-atesini a bordo di un treno. I due poliziotti erano stati informati da alcuni passeggeri della presenza di una valigia sospetta a bordo del convoglio proveniente dall’Austria. Una volta trovatala e compreso che questa conteneva una bomba dotata di un congegno a tempo e pronta ad esplodere i due agenti decisero di portarla in un angolo riparato della Stazione di Trento, in modo che potesse esplodere il più lontano possibile dai passeggeri che affollavano convoglio e scalo ferroviario. Testimoni videro correre i due coraggiosi poliziotti verso lo Scalo Merci della Stazione con la valigia, ma la bomba esplose dilaniando il brigadiere Foti e la guardia Martini. Dell’attentato vennero accusati i terroristi del gruppo separatista di lingua tedesca B.A.S. che volevano la separazione dell’Alto Adige dall’Italia
Fonti: Corriere della Sera