08 - 01
2014

Medaglia d’oro al Valore Civile
Alla Memoria

AGENTE DELLA POLIZIA DI STATO
Data del conferimento: DPR 05/08/1992
Gazzetta ufficiale: N°
Motivazione:
“Preposto al servizio di scorta del giudice Giovani Falcone, assolveva il proprio compito con alto senso del dovere e serena dedizione, pur consapevole dei rischi personali connessi con la recrudescenza degli attentati contro rappresentanti dell’ordine giudiziario e delle Forze di Polizia. Barbaramente trucidato in un proditorio agguato di stampo mafioso, sacrificava la giovane vita a difesa dello Stato e delle Istituzioni. Palermo, 23 maggio 1992.”
Biografia
Morì il 23 Maggio in un attentato avvenuto sull’autostrada Palermo- Trapani, nei pressi di Capaci in un attentato mafioso insieme ai colleghi Schifani Rocco e Montinaro Antonio. I tre agenti erano componenti della scorta del giudice Giovanni Falcone, ora direttore degli Affari Penali presso il Ministero di Grazia e Giustizia.; dopo avere prelevato il magistrato e la moglie all’aereoporto di Punta Raisi si diressero verso Palermo ma, giunti nei pressi dello svincolo autostradale di Capaci alcuni mafiosi fecero detonare alcuni quintali di esplosivo deposti in un canale di scolo sotto il manto dell’autostrada. La Fiat Croma blindata con a bordo Dicillo, Montinaro e Schifani venne scagliata dall’esplosione in un frutteto vicino e i tre agenti morirono sul colpo. Il giudice Falcone e la moglie Francesca Morvillo rimasero uccisi anch’essi, mentre rimasero feriti gli altri agenti della scorta e alcuni automobilisti di passaggio. Quasi tutti gli assassini, membri della famigerata “Cupola” di Cosa Nostra, vennero catturati nei mesi e negli anni successivi e condannati all’ergastolo per la strage. Uno si suicidò in carcere.
Rocco Dicillo lasciò i genitori, tre sorelle e la fidanzata.