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Per il personale di cui all’articolo 1 del medesimo decreto escluso dall’applicazione dell’ausiliaria che cessa dal servizio per raggiungimento dei limiti di età, (ovvero gli appartenenti alle Forze di Polizia a ordinamento civile e al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco esclusi dall’applicazione dell’istituto dell’ausiliaria);
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Per il personale militare che non sia in possesso dei requisiti psico-fisici per accedere nella posizione di ausiliaria;
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Per il personale militare, già collocato in ausiliaria, che tuttavia perda in un secondo momento requisiti di idoneità psico-fisici e dunque non possa permanere nella posizione di ausiliaria.-
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La prescrizione inizia a decorrere dalla scadenza di ciascun rateo pensionistico per il quale non sia stata riconosciuta la perequazione (Cass. n. 3437/1999), quindi i termini di prescrizione decorrono dal mese di Gennaio 2012 e così via per ogni mese a seguire.
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Il termine di prescrizione del diritto alla rivalutazione del trattamento pensionistico dovrebbe ritenersi quinquennale, per cui la data della prima scadenza dei termini di prescrizione è quella del 31/12/2016 relativamente alle somme dovute e non riconosciute sulla mensilità pensionistica di Gennaio 2012.-
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Per interrompere la prescrizione è necessario inviare un atto che valga a costituire in mora il debitore ( art 2943 c.c.), può dunque ritenersi idoneo e opportuno al fine di interrompere la prescrizione inviare alla sede Inps territorialmente competente una lettera raccomandata a/r contenente la diffida all’Istituto di riconoscere al pensionato la piena perequazione sul trattamento pensionistico liquidato negli anni 2012-2013.- Scarica il modulo.
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Il termine di decadenza triennale dall’azione giudiziale non si applica allorchè la domanda giudiziale sia volta ad ottenere gli scatti perequativi periodici. Secondo consolidati orientamenti giurisprudenziali di merito e di legittimità ( Cass n. 209/2000 e Corte Di App. Roma Lav del 28/03/2007) il termine di decadenza previsto dall’art 47 del DPR n. 639/1970 ( trattamenti pensionistici, prestazioni riconosciute solo in parte o il pagamento di accessori del credito) non può trovare applicazione quando la domanda giudiziale sia finalizzata ad ottenere il solo adeguamento della prestazione previdenziale.
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In punto di efficacia delle sentenze della Corte Costituzionale che dichiarano l’illegittimità costituzionale di una norma, in quanto sentenze di accoglimento, hanno efficacia nei confronti di tutti ovvero “erga omnes” , con la conseguenza che, la sentenza n. 70/2015 ove il Governo e il Legislatore non fossero intervenuti, avrebbe trovato immediata applicazione da parte dell’Inps in favore di tutti i pensionati.
17 - 04
2022
“Da Sbirro a Investigatore” di Giulio Quintavalli
Un saggio da non perdere
Dal luglio scorso la storiografia contemporanea sulla Polizia si è arricchita della pubblicazione dell’opera “Da Sbirro a Poliziotto” di Giulio Quintavalli. Un lavoro che non solo completa la recente pubblicazione della “Antologia del Manuale del funzionario di sicurezza pubblica e di polizia giudiziaria (1863-1912)” edita da Unicopli .nel 2015, ma che rilancia e stimola la ricerca verso il Corpo degli Agenti Investigativi e quello del Ruolo Specializzato dell’arma dei Carabinieri Reali, aree scarsamente o per nulla attenzionate ed indagate dagli studiosi. Il lavoro, infatti, analizza approfonditamente il periodo storico dal 1880 sino alla fine della Grande Guerra. Vi colloca e ricostruisce status e funzione sociale del poliziotto nel dibattito politico-amministrativo e nell’evoluzione dello stato liberale, lumeggiando, nella crudezza analitica dei dati riguardanti i profili endogeni del Corpo delle Guardie di Città, il significato e la portata dell’ingresso della polizia scientifica nel mondo delle investigazioni e soprattutto della prova del reato anche riguardo alla riforma del codice penale del 1913. La ricerca storiografica dell’autore, inoltre, si estende alla costituzione dell’Ufficio Centrale Investigativo ed alla figura del suo direttore Giovanni Gasti, all’Ufficio Centrale per la repressione dell’abigeato con quella di Augusto Battioni, alla formazione della polizia ferroviaria e di frontiera, all’introduzione dei servizi tecnici con gli albori delle prime intercettazioni telefoniche. Insomma, un’opera ricca di autenticità storica e capace di coniugare l’analiticità e la scientificità dei dati e dei riferimenti con una narrazione piana e piacevole.
Una pubblicazione significativa e di indiscusso rilievo storiografico che non può mancare nella biblioteca degli studiosi, dei cultori, degli appassionati o dei semplici curiosi interessati ad arricchire il proprio bagaglio di conoscenze storiche. Un saggio che non dovrebbe mancare nelle raccolte librarie dei giuristi e degli operatori del diritto, perché in essa si ritrova tutto il retroterra culturale e scientifico della transizione dalla prova indiziaria, a quel tempo prettamente logico-deduttiva e troppo spesso marcata dai pregiudizi antropologici e della condizione sociale del reo, alla prova processuale eticamente rigorosa in quanto espressione di inequivocabili dati scientifici, identificativi e di ricostruzione ambientale. In pratica ritroviamo nell’opera di Quintavalli i momenti di embrionale formazione di quei principi operativi e di quei valori etici che sono alla base dell’attività investigativa e processuale dell’oggi. Una nitida immagine di ciò che eravamo ieri per saper meglio indagare e conoscere la realtà attuale.
Non ci rimane pertanto che ringraziare l’Autore per aver voluto condividere ricerche, fatiche e conoscenze con i lettori, riconoscendogli soprattutto il merito di aver accomunato ad un’opera storicamente autentica le dinamiche dello stimolo alla riflessione ed alla prosecuzione del lavoro.
Avv. Guido Chessa
È pubblicato da Aviani & Aviani editori, 2017 (c/o Arti grafiche Fulvio srl), viale Tricesimo 184/7,33100 Udine; email: avianifulvio@gmail.com, www.avianieditori.com, tel.: 0432 884057 fax: 0432 479918.
280 pagine formato 22 x 29.3 cm. 80 immagini, oltre 900 note, appendice iconografia a colori, indice dei nomi, delle leggi, bibliografia e storiografia. Sul sito ww.avianieditori.com trovate le informazioni per l’acquisto.
Il Costo del Libro è di €. 32,00 ma per i soci ANPS è ridotto all’importo promozionale di €. 22,00.
25 - 01
2018
Il 2° Reparto Celere di Padova di Gianmarco Calore
www.polizianellastoria.it/forum/index.php
Tratto dal Forum del sito polizianellastoria.it , palestra di libero dibattito sulla storia della Polizia e sulle problematiche attuali che vive l’istituzione, offriamo ai lettori questo articolo di Calore che ripercorre le vicende del più celebre, se non il più importante, Reparto Mobile della Polizia di Stato. Si tratta di un breve elaborato che, caratterizzato da una narrazione appassionata e tipica di chi ne ha fatto parte e si è formato alla sua scuola, descrive il percorso storico del Reparto “Celere” padovano spesso protagonista nelle operazioni di ordine pubblico, di soccorso alle popolazioni colpite da calamità e nello sport con le non meno note Fiamme Oro. L’opera, che per volontà dell’autore assume carattere divulgativo ed informativo, fornisce al lettore un’immagine quasi a tutto tondo dei più importanti interventi di un Reparto che ha contribuito con il suo operato, non sempre scevro da critiche o rilievi, a costruire la tradizione della polizia scrivendo, per alcuni profili, anche la storia del nostro paese. Unico appunto, anche al fine di evitare un ingiusto giudizio autocelebrativo , è la mancata trattazione della significativa evoluzione che la gestione dell’Ordine Pubblico ha avuto dopo le note vicende del G8 del 2001. Le nuove “regole di ingaggio” , la nuova mentalità che l’operatore di polizia sta sempre più acquisendo, la più oculata e mirata gestione della piazza all’interno delle regole democratiche e dei valori costituzionali. Tematiche abbondantemente e diffusamente trattate nel Forum di Polizianellastoria ed ancora oggetto di acceso dibattito politico-sociale.- Per il resto, l’articolo si legge tutto d’un fiato in pochi minuti, dalla fondazione del 2° Reparto quale costola del 5° Reparto Celere di Vicenza con la figura indimenticabile di Gaetano Genco, alle imprese sportive delle Fiamme Oro ed al caso Margherito; dal periodo carbonaro delle rivendicazioni sindacali ai gravi fatti di Genova ed alla formazione dei Baschi Bleu. Il tutto arricchito dalle foto storiche di Manigrasso vero reporter storico del Reparto e dalla collaborazione di Vincenzo Marangione competente ed appassionato storico della Polizia. Un lavoro firmato da Calore ma frutto di quella sinergica ed entusiastica collaborazione fra appassionati a cui va riconosciuto l’impegno e l’inguaribile senso di appartenenza. Un frammento di memoria che ne alimenta il culto e l’insegnamento. Un momento di verità che narrando da dove veniamo contribuisce a segnare la strada dove andiamo.
Guido Chessa

"Il 2° Reparto Celere di Padova"
Di Gianmarco Calore
SCARICA IL PDF
25 - 01
2018
MILITARI RIFORMATI – SUGGERIMENTI OPERATIVI ANTERICORSO
NOTE NEGATIVE. STOP AL MOLTIPLICATORE PER RIFORMATI DAL 7/7/2017
29 Luglio 2017
Dal nostro articolo dello scorso 21.06.2017 dedicato all’istituto dell’ausiliaria e al beneficio compensativo di cui all’art. 3, comma 7 del D. Lgs 165/1997 (c.d “Moltiplicatore”) ci sono giunte molte richieste di chiarimenti e approfondimenti. Per aggiornarvi su quanto sta succedendo a livello nazionale e rispondere alle vostre domande abbiamo redatto un nuovo breve articolo che vi invitiamo a leggere.
Applicazione del beneficio di cui all’art. 3,
comma 7 D.Lgs 165/1997: alcuni suggerimenti
A seguito dell’invio all’Inps di competenza della diffida (utilizzando e/o personalizzando l’apposito fac-simile da noi suggerito) ci avete segnalato che l’INPS, in alcune Regioni, ha risposto limitandosi a dichiarare di aver applicato le indicazioni fornite dal corpo di appartenenza.
Al fine di evitare un rimpallo di responsabilità da un ente all’altro, vi suggeriamo di inoltrare la diffida con raccomandata a.r. o a mezzo pec, sia alla vostra amministrazione di appartenenza, sia alla sede INPS competente per l’erogazione della Vostra pensione.
Qualora non pervenisse alcuna risposta o la risposta fosse negativa o non contenesse di fatto alcuna reale risposta alla Vostra richiesta, non resta che la strada del ricorso giudiziario da intraprendere innanzi alla Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale della Regione di residenza.
Vi consigliamo inoltre, qualora non ne foste già in possesso, di richiedere all’INPS o alla Vostra amministrazione di appartenenza, copia del Modello PA04 con domanda di accesso ai documenti amministrativi di cui alla L. 241/1990. Tale modello, unito alla determina della pensione costituisce infatti uno dei documenti essenziali per incardinare il ricorso.
Avvocato Chiara Chessa
Avvocato Eleonora Barbini
Una importante novità è intervenuta nella complessa materia che stiamo trattando: nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 143 del 22.06.2017, è stato pubblicato il Decreto Legislativo n. 94 del 2017 intitolato “ Disposizioni in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze armate, ai sensi dell’articolo 1, comma 5, secondo periodo, della legge 31 dicembre 2012, n. 244” entrato in vigore il 07.07.2017.
Il Decreto 94/2017, che nell’intenzione del Legislatore doveva essere adottato solo al fine di attuare l’atteso riordino delle carriere, in realtà ha modificato anche l’art. 1865 del Codice dell’Ordinamento Militare e l’art. 3, comma 7 del D. Lgs 165/1997 con la conseguenza pratica di escludere l’applicazione del beneficio del Moltiplicatore a coloro che saranno riformati a partire dal 07.07.2017.
Per saperne di più vi invitiamo a leggere l’articolo.
Riordino delle carriere militari e beneficio del “moltiplicatore” per i riformati dal 7/7/2017
Nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 143 del 22.06.2017, è stato pubblicato il Decreto Legislativo n. 94 del 29.05.2017 intitolato “Disposizioni in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze armate, ai sensi dell’articolo 1, comma 5, secondo periodo, della legge 31 dicembre 2012, n. 244” entrato in vigore il 07.07.2017.
L’art. 10 comma 1 lett. aa) del suddetto decreto ha modificato l’art. 1865 del Codice dell’Ordinamento Militare che risulta così riformulato: “Per il personale militare si applica l’articolo 3, comma 7, del decreto legislativo 30 aprile 1997, n.165”.
Nella precedente stesura della norma invece si leggeva: “ Per il personale militare escluso dall’istituto dell’ausiliaria di cui all’art. 992, si applica l’articolo 3, comma 7, del D. Lgs. 30 aprile 1997 n. 165”. Una ulteriore modifica si registra anche nella rubrica dell’articolo che prima riportava “Trattamento di quiescenza del personale escluso dall’ausiliaria” e oggi è titolata “Trattamento di quiescenza del personale alternativo all’istituto dell’ausiliaria”.
L’art. 10, comma 2 dello stesso D. Lgs. 94/2017 è poi intervenuto sull’ultima parte dell’art. 3, comma 7 del D. Lgs. 165/1997 che nella sua formulazione attuale afferma: “Per il personale di cui all’articolo 1 escluso dall’applicazione dell’istituto dell’ausiliaria che cessa dal servizio per raggiungimento dei limiti di età previsto dall’ordinamento di appartenenza e per il personale militare che non sia in possesso dei requisiti psico-fisici per accedere o permanere nella posizione di ausiliaria, il cui trattamento di pensione è liquidato in tutto o in parte con il sistema contributivo di cui alla legge 8 agosto 1995, n. 335, il montante individuale dei contributi è determinato con l’incremento di un importo pari a 5 volte la base imponibile dell’ultimo anno di servizio moltiplicata per l’aliquota di computo della pensione. Per il personale delle Forze di polizia ad ordinamento militare e per il personale delle Forze armate il predetto incremento opera in alternativa al collocamento in ausiliaria, previa opzione dell’interessato.” È utile e opportuno ricordare che la precedente stesura della norma non conteneva alcun richiamo al “personale delle Forze armate”.
All’apparenza un insignificante cambiamento, nella sostanza questi interventi operati dal Governo in sede di esercizio della delega legislativa, hanno cambiato radicalmente la portata delle due norme.
Coloro che saranno riformati a partire dal 07.07.2017 SENZA aver raggiunto i limiti di età per la pensione non potranno dunque usufruire dell’incremento pari a 5 volte l’ultima base imponibile.
Peraltro alla luce dell’attuale formulazione dell’art. 3, comma 7 del D. Lgs 165/1997 pare che anche per questi ultimi, la concessione del beneficio sia correlata a una espressa richiesta.
A seguito delle modifiche sopra riportate, infatti, tutto il personale riformato delle Forze Armate, (Guardia di Finanza, Carabinieri, Esercito, Marina Militare) potrà beneficiare dell’istituto del “Moltiplicatore” di cui all’art. 3, comma 7 del D. Lgs 165/1997 solo se ha comunque raggiunto i limiti di età previsti dal proprio grado per andare in pensione ed è escluso dall’istituto dell’ausiliaria per inidoneità fisica o psichica.
ATTENZIONE: LE MODIFICHE ATTUATE DAL GOVERNO NEL GIUGNO SCORSO NON HANNO IN OGNI CASO EFFETTO RETROATTIVO- QUINDI PER TUTTI I MILITARI RIFORMATI PRIMA DEL 07.07.2017 OPERA LA NORMATIVA PRECEDENTE.
Ovvero le precedenti stesure dell’art. 1865 del codice dell’ordinamento militare e dell’art. 3, comma 7 del d.lgs 165/1997 RIMANGONO PIENAMENTE VALIDE PER I RIFORMATI PRIMA DEL 07.07.2017.-
L’intervento mirato del Governo di cui vi abbiamo riferito, indirettamente, sembra confermare la validità di quanto da noi sostenuto nel nostro precedente articolo (l’applicabilità ai militari riformati che non hanno raggiunto i limiti di età per la pensione del beneficio del moltiplicatore di cui all’art. 3, comma 7, D. Lgs 165/1997): infatti se il beneficio non fosse stato applicabile ai riformati a prescindere dal limite di età e dalla causa della riforma, non ci sarebbe stato alcun bisogno di abrogarlo almeno in parte.
L’intervento attuato dal Governo e sopra descritto, determina una evidente penalizzazione per i militari riformati a partire dal 07.07.2017 incidendo in senso deteriore sul loro trattamento di quiescenza. Tale intervento presenta a nostro avviso profili di illegittimità costituzionale di cui, vista l’importanza dell’argomento e la complessità giuridica della questione, vi parleremo in un altro articolo esplicativo di prossima pubblicazione.
Avvocato Chiara Chessa
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10 - 01
2018
MILITARI RIFORMATI: “MOLTIPLICATORE”
Confermato per la Sesta Volta
18 Dicembre 2017
Commento alle Sentenze
n°162 della Corte dei Conti Sardegna 19/12/2017
n°350 della Corte dei Conti Calabria 19/12/2017
Sono due le sentenze positive del Giudice delle Pensioni della Sardegna sulla questione giuridica dell’applicazione dell’Incremento figurativo di cui all’art. 3, comma 7 D. Lgs 165/1997 in favore dei pensionati militari riformati ( senza aver raggiunto il limite di età) .
La Corte dei Conti per la Sardegna dopo la sentenza n° 156/2017 ha confermato con la successiva sentenza n° 162/2017 depositata in data 19/12/2017 il diritto all’aumento del montante contributivo maturato come previsto dall’art. 3, comma 7, del decreto legislativo n. 165 del 1997, in favore di 5 ex Appartenenti all’Arma dei Carabinieri con il ruolo di luogotenente, tutti posti in congedo per infermità prima del 60esimo anno di età. Il Giudicante nell’accogliere in toto il ricorso proposto dalla gentile collega Pettinau, ha ribadito che l’Inps, deve provvedere senza ritardo alla riliquidazione del trattamento pensionistico, avendo a disposizione tutti i dati economico-giuridici necessari già trasmessi dall’amministrazione di provenienza.
Anche la Corte dei Conti della Calabria sempre in data 19/12/2017 ha depositato sentenza di accoglimento del ricorso proposto anche questa volta da un ex luogotenente dell’Arma.
La sentenza n° 350 del Giudice delle Pensioni della Calabria riconosce fondata la pretesa del ricorrente in adesione al precedente della Corte dei Conti Molise.
Commento alla Sentenza
della Corte dei Conti Sardegna
11/12/2017
Arezzo 18 Dicembre 2017
Si sta consolidando l’orientamento positivo del Giudice delle Pensioni in tema di applicazione dell’Incremento figurativo di cui all’art. 3, comma 7 D. Lgs 165/1997 in favore dei pensionati militari riformati ( senza aver raggiunto il limite di età).
Dopo un Colonnello dell’Arma dei Carabinieri, è di nuovo un Finanziere ad ottenere in via giudiziale il riconoscimento del beneficio del c.d. “Moltiplicatore”.
Anche la Corte dei Conti per la Sardegna con la sentenza n° 156/2017 depositata in data 11/12/2017 ha riconosciuto ad un ex Appartenente alla Guardia di Finanza, posto in congedo assoluto per infermità, il diritto all’aumento del montante contributivo maturato di un importo pari a 5 volte la base imponibile dell’ultimo anno di servizio, moltiplicato per l’aliquota di computo della pensione, previsto dall’art. 3, comma 7, del decreto legislativo n. 165 del 1997 , indipendentemente dall’avere raggiunto i limiti di età.
La novità di questa sentenza, rispetto alle precedenti, risiede tuttavia nella posizione assunta in motivazione dal Giudicante, sia in merito alla “fase amministrativa preliminare” che rispetto alle difese dell’Istituto Previdenziale.
Sul primo punto, secondo La Corte dei Conti Sardegna : “L’unica domanda che il ricorrente doveva proporre era, in sostanza, quella di liquidazione della pensione, non essendo certo onere dell’interessato chiedere e/o sollecitare all’ente previdenziale l’applicazione di specifiche norme di legge rilevanti allo scopo. L’onere della domanda va, in sostanza, circoscritto ad ipotesi (si pensi a ricongiunzioni, riscatti, ecc.) in cui la liquidazione della pensione sia in tutto o in parte conseguente a specifiche istanze dell’interessato.”
In merito al secondo punto di cui sopra, l’Inps ha argomentato/giustificato il proprio silenzio nei confronti dell’istanza amministrativa formulata dal ricorrente ( ritenuta non necessaria peraltro dal Giudicante) in questi termini:
“2.[…] sottolinea il ruolo marginale dell’Ente previdenziale. 3. Difatti, il competente ufficio amministrativo comunica che “ai fini dell’attribuzione dell’art. 3, comma 7, del D.Lvo 165/1997, l’accertamento del diritto dovrà essere effettuato dall’Amministrazione di appartenenza inserendo il suddetto beneficio nel Modello PA04 in base alle istruzioni operative impartite dall’Istituto “. 4. L’Istituto resistente, pertanto, è semplicemente chiamato ad erogare materialmente le prestazioni pensionistiche in presenza del prodromico atto di ammissione a beneficio di legge. 5. Naturalmente provvederà ad ogni adempimento di legge non appena la pratica risulterà completata.
Tutto ciò premesso, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, come in atti, come sopra rappresentato e difeso, dichiara di restare in rispettosa attesa della decisione della Corte e pronto ad adempiere alle proprie obbligazioni non appena sarà completato l’iter amministrativo di competenza della amministrazione di provenienza.”
Il Giudicante nel ritenere fondato il ricorso, ha altresì espresso un principio fondamentale in quanto chiarificatore circa il riparto di competenze (e rimpallo di responsabilità) tra Corpo di Appartenenza e Inps, ritenendo quest’ultimo perfettamente in grado di adempiere immediatamente alla riliquidazione del trattamento pensionistico, in quanto:
“Va solo soggiunto, in relazione a quanto affermato nella memoria di costituzione dell’INPS, che non vi sono ragioni che ostino alla immediata riliquidazione della pensione.
Premesso che il ruolo dell’INPS non è affatto marginale , dato che spetta all’Istituto resistente liquidare la pensione del ricorrente, va detto che, allo scopo che interessa, esso disponeva di tutti gli elementi necessari, ben sapendo che il L. M. era cessato dal servizio per inabilità senza transitare nell’ausiliaria ed essendo in possesso, dal prospetto dei dati trasmesso dall’amministrazione di provenienza , la quale non aveva al riguardo l’obbligo di “certificare” alcunché, dell’ammontare della base di calcolo su cui applicare l’incremento stabilito dalla legge.”
Aspettiamo il deposito delle Motivazioni di altre due importanti Sentenze sempre dalla Corte dei Conti della Sardegna .
Avv. Chiara Chessa e Avv. Eleonora Barbini
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09 - 01
2018
Prima conferma giurisprudenziale
sull’applicazione dell’Articolo 54 TU 1092/1973
Sentenza Corte dei Conti Sardegna n. 2/2018
La Corte dei Conti Sardegna con la sentenza n. 2/2018 depositata lo scorso 4 Gennaio ha finalmente confermato in via giurisprudenziale l’applicabilità dell’art. 54 TU 1092/1973 ai militari che alla data del 31.12.1995 avevano maturato almeno 15 anni di servizio utile, corroborando così la validità delle tesi sostenute nel nostro articolo “Pensioni militari: arruolati 1981-1982-1983 e applicazione dell’art 54 TU 1092/1973″.
La Corte ha infatti riconosciuto a un ex sottufficiale dell’Aeronautica Militare, titolare di pensione erogata con sistema misto, il diritto alla riliquidazione della pensione in godimento con applicazione, sulla quota calcolata con il sistema retributivo, dell’aliquota di rendimento di cui all’art. 54 del D.P.R. n. 1092/1973.
Rinviando alla lettura del nostro precedente articolo, ricordiamo in breve la problematica di cui si tratta. Il personale militare che alla data del 31.12.1995 aveva maturato almeno 15 anni di servizio utile, pensionato con sistema misto, è stato fino ad oggi penalizzato nella determinazione dell’importo del trattamento di quiescenza: infatti l’INPS anche in tali ipotesi ha fatto applicazione dell’aliquota di cui all’art. 44 in luogo di quella prevista dall’art. 54 comma 1 del TU 1092/1973. L’art. 54 prevede per i militari che abbiano maturato almeno quindici anni di servizio utile l’applicazione dell’aliquota del 44 per cento della base pensionabile, mentre l’art. 44 – che dovrebbe trovare applicazione solo per il personale civile ma che sinora è stato arbitrariamente utilizzato anche per le pensioni dei militari – prevede che l’aliquota spettante al quindicesimo anno di servizio sia pari al 35 per cento della base pensionabile. Applicare quest’ultima norma in luogo della prima comporta per il militare una perdita di benefici economici che, a seconda dei casi possono variare da € 150,00 sino ad € 250,00 mensili lorde.
Riassunti brevemente i termini del contenzioso, passiamo all’esame dell’importante pronuncia resa dalla Corte dei Conti Sardegna.
Nel caso preso in esame dalla sentenza in commento, il ricorrente aveva maturato alla data del 31 dicembre 1995 un’anzianità di 17 anni e 4 mesi e 28 giorni – compresa tra i 15 e i 20 anni – e ha dunque invocato l’applicazione del trattamento previsto dal 1 comma dell’art. 54 del D.P.R. n. 1092/73, in luogo di quello applicato dall’INPS in base all’art. 44 DPR 1092/73.
L’INPS nel corso del giudizio ha difeso la propria posizione affermando che il militare non avesse i requisiti previsti dalla legge per l’applicazione dell’art. 54 dal momento che la norma opera solo per coloro che sono stati congedati con un servizio utile non inferiore ai 15 anni ma neppure superiore ai 20. Inoltre la difesa dell’istituto previdenziale ha sostenuto che l’aliquota del 44% della base pensionabile può trovare applicazione solo per le pensioni liquidate interamente su base retributiva e non anche per quelle calcolate con sistema misto.
La Corte dei Conti tuttavia ha replicato puntualmente e fermamente alle difese dell’amministrazione.
Con riferimento alla tesi dell’INPS secondo cui l’aliquota del 44% si applicherebbe soltanto a coloro che siano cessati dal servizio con un’anzianità contributiva compresa tra i quindici e i venti anni, il Giudice ha replicato che ” la lettera del primo comma dell’art. 54, su cui sostanzialmente si basa l’interpretazione data dall’INPS, deve invece intendersi nel senso che l’aliquota ivi indicata vada applicata a coloro che possiedano un’anzianità contributiva compresa tra i 15 e i 20 anni, mentre il successivo comma chiarisce che la disposizione del comma 1 non può intendersi limitata a coloro che cessino con un massimo di venti anni di servizio (come opinato dall’INPS), atteso che esso prevede che spetti al militare l’aliquota dell’1.80% per ogni anno di servizio oltre il ventesimo “.
Quanto alla seconda linea difensiva propugnata dall’istituto, ovvero applicabilità dell’art. 54 solo alle pensioni calcolate interamente con sistema retributivo, la Corte ha osservato che tale assunto non trova nessun riferimento in alcuna norma.
L’importanza di questa sentenza nel panorama giurisprudenziale risulta ancora più rilevante in considerazione che lo stesso Giudice ha messo in discussione e modificato un proprio precedente di segno opposto: ” Questa Sezione, chiamata a pronunciarsi sull’applicabilità dell’art. 54 d.P.R. n. 1092/1973 in un caso similare, ha respinto il ricorso ritenendo condivisibili le argomentazioni difensive dall’INPS, riproposte anche nel presente giudizio (v. sentenza n. 87 del 20 giugno 2017).
Melius re perpensa, ritiene tuttavia di dover rivedere il proprio giudizio in senso favorevole all’accoglimento della tesi del ricorrente.”
Alla luce di questa importante sentenza suggeriamo a tutti i militari in quiescenza col sistema “Misto” di controllare la propria determina di pensione “Modello SM 5007″ rilasciata dall’Inps ( ex gestione Inpdap) di competenza, o per chi è stato posto in quiescenza prima del 1/01/2010 la cui pensione è stata elaborata con Decreto dagli Uffici preposti del relativo Corpo di Appartenenza, di verificare l’aliquota attribuita in quota retributiva A+B.
Una volta riscontrata l’applicazione dell’aliquota al 35% anziché al 44% suggeriamo di inviare alla sede Inps territorialmente competente una lettera raccomandata a/r contenente una diffida affinché l’Istituto proceda al ricalcolo del trattamento pensionistico con l’applicazione dell’aliquota spettante al personale militare.Scarica il modulo di diffida all’Inps.
In difetto di risposta o in caso di rigetto della domanda è necessario promuovere ricorso alla Corte dei Conti competente per territorio.
Avv.to Chiara Chessa e Avv.to Eleonora Barbini
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06 - 01
2018
MILITARI RIFORMATI: CONFERMATA L’APPLICABILITÀ
DEL “MOLTIPLICATORE”

La Corte dei Conti per il Molise, Giudice Unico delle Pensioni Dott. Natale Longo ha depositato in data 6 ottobre u.s., la sentenza n°53/2017 con la quale ha riconosciuto ad un Colonnello dell’Arma dei Carabinieri, posto in congedo assoluto per infermità, il diritto alla maggiorazione della pensione in ragione dell’applicazione dell’art. 3, comma 7 D. Lgs 165/1997, indipendentemente dall’avere raggiunto i limiti di età.-
Si conferma il riconoscimento in via giurisprudenziale del beneficio del c.d. Moltiplicatore sulla scia delle due note sentenze della Corte dei Conti Abruzzo.-
L’Arma e l’Inps entrambe chiamate in giudizio dal ricorrente hanno assunto le seguenti posizioni processuali:
l’Inps da una parte ha contestato la propria legittimazione passiva nel giudizio, ritenendosi estranea in quanto mera “esecutrice” delle informazioni trasmesse dall’Arma dei Carabinieri, e ha poi spiegato domanda riconvenzionale nei confronti dell’Arma condizionata all’ipotesi di vittoria del ricorrente e di conseguente condanna dell’Ente previdenziale a corrispondere le somme dovute a titolo di arretrati oltre interessi e rivalutazione monetaria.
In buona sostanza l’Inps si è riservata ( preannunciandolo) il recupero nei confronti dell’Arma delle somme che la stessa dovrà versare al ricorrente in termini di arretrati, differenze e interessi.
L’Arma dei Carabinieri, costituitasi a giudizio attraverso il Comando Generale- Ministero della Difesa, ha ribadito con memoria le medesime argomentazioni di cui al provvedimento di diniego del beneficio richiesto in via amministrativa dal ricorrente, pertanto ha proseguito nel sostenere la tesi della inapplicabilità del beneficio dell’art 3 comma 7 Dlgs 165/97 ai militari riformati che non abbiano anche raggiunto il limite di età, chiedendo pertanto il rigetto del ricorso.-
Il Giudicante ha ritenuto preliminarmente di riconoscere la legittimazione passiva dell’Inps in quanto Ente che ha adottato il provvedimento di concessione della pensione, ha ritenuto di dichiarare il difetto di giurisdizione della Corte dei Conti in punto di richiesta di domanda riconvenzionale spiegata dall’Inps nei confronti dell’Arma, ha ritenuto fondato ed ha accolto pienamente il ricorso, con condanna a carico di entrambe le amministrazioni quindi Arma e Inps ciascuna secondo le proprie competenze al ricalcolo del trattamento pensionistico facendo applicazione del beneficio in questione, nonché alla corresponsione dei conseguenti arretrati sui ratei pensionistici già percepiti, maggiorati di interessi e rivalutazione monetaria compensando le spese di giudizio “ avuto riguardo alla novità della questione trattata ….e alla mancanza di orientamenti giurisprudenziali consolidati in merito.”
E RAGIONI DI DIRITTO DELLA SENTENZA
…si osserva che “ a norma dell’art 929 del d.lgs 66/2010 1.Il Militare, che deve assicurare in costanza di servizio i requisiti di idoneità specifici previsti dal capo II del titolo II del libro IV del regolamento, accertati secondo le apposite metodologie ivi previste, cessa dal servizio permanente ed è collocato, a seconda dell’idoneità, in congedo, nella riserva o in congedo assoluto.”
Nel caso de quo il Comando Generale dell’Arma ha giudicato il Colonnello a seguito di verbale CMO 2° Istanza “ permanentemente non idoneo in modo assoluto” ex art 929 del codice dell’ordinamento militare, collocandolo in congedo assoluto.
Prosegue il giudicante: “I militari in congedo assoluto ( a differenza di quelli collocati in ausiliaria) vengono espunti dai ruoli e non sono più vincolati a obblighi di servizio attivo in tempo di pace, in tempo di guerra o di grave crisi internazionale ( art 790 c.o.m)……….il personale collocato in ausiliaria ex art 992 c.o.m è soggetto a possibili richiami in servizio ex art 993 c.o.m ed è soggetto agli obblighi di cui all’art 994 c.o.m “ ……..mentre il militare collocato in congedo assoluto considerata la sua inidoneità al servizio è de facto impossibilitato ad assolvere agli obblighi di servizio cui sono soggetti i militari in ausiliaria.-
“ Venendo dunque all’ambito applicativo della disposizione, si osserva che il legislatore ha riconosciuto l’incremento del montante contributivo sia “al personale di cui all’art 1 escluso dall’ausiliaria che cessa dal servizio per raggiungimento dei limiti di età” che “ al personale che non sia in possesso dei requisiti psico-fisici per accedere o permanere nella posizione di ausiliaria” , categoria quest’ultima nella quale evidentemente rientra l’ufficiale ricorrente, dichiarato non idoneo permanentemente al servizio d’Istituto ex art 929 del dlgs n. 66/2010 e dunque impossibilitato a prestare i conseguenti ( pur delimitati ed eventuali) servizi d’Istituto e dunque accedere all’istituto dell’ausiliaria ( C.Conti Abruzzo n 28/2012) .-”.
La recentissima sentenza del Giudice delle Pensioni del Molise ribadisce che l’istituto di cui all’art. 3, comma 7, del D. Lgs 165/1997 trova applicazione:
Il ricorrente rientra nella seconda delle tre ipotesi di cui alla norma in oggetto, pertanto, come tutti i militari che non hanno i requisiti psico-fisici per accedere all’ausiliaria hanno diritto a vedersi applicato il beneficio compensativo previsto dall’art. 3, comma 7 del D. Lgs 165/1997, indipendentemente dal raggiungimento del limite d’età previsto, a seconda del grado rivestito, per accedere al trattamento di quiescenza.-
In conclusione si può affermare, alla luce di questa ulteriore sentenza del Giudice delle pensioni del Molise che : subordinare la concessione del beneficio del c.d. Moltiplicatore ai militari riformati alla sussistenza dei requisisti di accesso all’ausiliaria non può che tradursi in una palese contraddizione, e inoltre “considerate le ragioni dell’impossibilità normativo/oggettiva di collocamento dell’ufficiale in ausiliaria, neppure può propriamente ipotizzarsi l’esercizio di un’opzione da parte dell’interessato, in quanto raggiunto da un provvedimento cogente di collocamento in congedo assoluto per inidoneità assoluta e permanente al servizio.-”
Il beneficio dovrebbe dunque trovare applicazione in via automatica da parte dell’Amministrazione di Appartenenza all’atto del congedo per infermità, al pari di altri benefici quali ad esempio quello dei “sei scatti”di cui all’art 4 del Dlgs 165/97.-
Avv. Chiara Chessa e Avv. Eleonora Barbini
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22 - 10
2017
Gli incrementi alla pensione: ausiliaria e beneficio compensativo.
21 Giugno 2017
I – L’AUSILIARIA: REQUISITI E BENEFICI
L’AUSILIARIA è una categoria del congedo che interessa il solo personale militare che, dopo la cessazione dal servizio per raggiungimento del limite di età, previsto per il grado rivestito, manifesta la propria disponibilità ad essere chiamato nuovamente in servizio per lo svolgimento di attività in favore dell’amministrazione di appartenenza o di altre pubbliche amministrazioni statali e territoriali.
L’ausiliaria è stata oggetto di recenti modifiche ad opera di interventi legislativi che si succeduti dal 2012 ad oggi (non ultima la legge di Stabilità del 2015); attualmente è prevista e disciplinata dagli articoli da 992 a 996 e dagli articoli 1864 1870 1871 1876 del Codice dell’Ordinamento Militare (D.LGS n. 66 del 15.03.2010).
L’art. 992 del D.LGS 66/2010 così dispone:
-1.Il collocamento in ausiliaria del personale militare avviene esclusivamente a seguito di cessazione dal servizio per raggiungimento del limite di età previsto per il grado rivestito o a domanda, ai sensi dell’articolo 909, comma 4.
-2 Il personale militare permane in ausiliaria:
a) fino a 65 anni, se con limite di età per la cessazione dal servizio pari o superiore a 60 anni, ma inferiore a 62 anni;
b) fino a 67 anni, se con limite di età per la cessazione dal servizio pari o superiore a 62 anni e, comunque, per un periodo non inferiore ai 5 anni.”
In base all’attuale normativa, per essere collocati in ausiliaria occorre:
1) Appartenere al personale militare.
2) Aver cessato dal servizio per raggiunto limite di età.
3) Aver presentato domanda, all’atto della cessazione dal servizio e nei termini prescritti, manifestando per iscritto la disponibilità al richiamo.
4) Il possesso dell’idoneità psico-fisica, che consenta al militare di svolgere l’attività di impiego presso le amministrazioni pubbliche che ne facciano richiesta.
Durante il periodo di ausiliaria il militare non può assumere impieghi, né rivestire cariche, retribuite e non, presso imprese che hanno rapporti contrattuali con l’amministrazione militare, pena l’immediato passaggio nella categoria riserva, e perdita del relativo trattamento economico.
Il militare collocato in ausiliaria, percepisce una indennità in aggiunta al trattamento di quiescenza e, al termine del predetto periodo, ha diritto a vedersi liquidato un nuovo trattamento di quiescenza che è comprensivo anche del periodo di permanenza in ausiliaria.
L’indennità annua lorda percepita dal militare in ausiliaria è attualmente” pari al 50% della differenza tra il trattamento di quiescenza percepito e il trattamento economico spettante nel tempo al pari grado in servizio dello stesso ruolo e con anzianità di servizio corrispondente a quella effettivamente posseduta dal militare all’atto del collocamento in ausiliaria“.
II – IL PERSONALE ESCLUSO DALL’AUSILIARIA
E IL BENEFICIO DELL’ART. 3 COMMA 7 D. LGS 165/1997:
Per gli appartenenti alle Forze di Polizia a ordinamento civile (tutti gli arruolati a partire dal 01.01.1996), così come per i Vigili del Fuoco, trova applicazione un diverso BENEFICIO COMPENSATIVO previsto dall’art. 3, comma 7, del d. lgs 165/1997 che comporta la maggiorazione del montante individuale dei contributi.
La norma dispone che: “Per il personale di cui all’articolo 1 escluso dall’applicazione dell’istituto dell’ausiliaria che cessa dal servizio per raggiungimento dei limiti di età previsto dall’ordinamento di appartenenza e per il personale militare che non sia in possesso dei requisiti psico fisici per accedere o permanere nella posizione di ausiliaria, il cui trattamento di pensione è liquidato in tutto o in parte con il sistema contributivo di cui alla legge 8 agosto 1995, n. 335, il montante individuale dei contributi è determinato con l’incremento di un importo pari a 5 volte la base imponibile dell’ultimo anno di servizio moltiplicata per l’aliquota di computo della pensione.
Per il personale delle Forze di polizia ad ordinamento militare il predetto incremento opera in alternativa al collocamento in ausiliaria, previa opzione dell’interessato“.
L’istituto di cui all’art. 3, comma 7, del D. Lgs 165/1997 ha un ambito di applicazione diverso e non sovrapponibile rispetto a quello dell’ausiliaria: dove opera quest’ultima non trova certamente spazio il beneficio di cui all’art. 3, comma 7. Quest’ultimo trova dunque applicazione per:
- Il personale di cui all’articolo 1 del medesimo decreto escluso dall’applicazione dell’ausiliaria che cessa dal servizio per raggiungimento dei limiti di età.
L’art. 1 si riferisce al personale delle Forze Armate, compresa l’Arma dei Carabinieri, del Corpo della Guardia di Finanza, nel personale delle Forze di Polizia a ordinamento civile e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (art. 1 D.Lgs 165/1997);
- Il personale militare che non sia in possesso dei requisiti psico-fisici per accedere o permanere nella posizione di ausiliaria, il cui trattamento di pensione è liquidato in tutto o in parte con il sistema contributivo.
III – I DIPENDENTI CESSATI
DAL SERVIZIO PER RIFORMA
Ci sono tuttavia dei dipendenti dello Stato che, almeno in apparenza, risultano esclusi da entrambi gli istituti ovvero quei militari (Forze Armate, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza) che sono cessati dal servizio per riforma senza aver raggiunto i limiti di età per la pensione.
Due importanti pronunce della Corte dei Conti della Regione Abruzzo, la n. 28/2012 e la n. 27/2017, sembrano aprire un filone di contenzioso che potrebbe, se coltivato e diffuso con adeguate iniziative giudiziarie in tutta Italia, portare interessanti risultati per i servitori dello Stato in termini economici.
Infatti in entrambe le pronunce sopra richiamate la Corte dei Conti ha espressamente riconosciuto il beneficio di cui all’art. 3, comma 7 del D. Lgs 165/1997 a due ex sottoufficiali della Guardia di Finanza che erano stati collocati in quiescenza per riforma, prima di aver raggiunto i limiti di età per la pensione; beneficio che l’INPS aveva negato.
Tutti i riformati delle Forze Armate, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza che cessano dal servizio senza aver raggiunto i limiti di età (con il sistema misto o contributivo) devono dunque prestare attenzione al proprio trattamento di quiescenza e proporre ricorso qualora l’INPS non abbia applicato il beneficio di cui all’art. 3, comma 7, del D. Lgs. 165/1997, cioè qualora il montante individuale dei contributi non sia stato determinato con l’incremento di un importo pari a 5 volte la base imponibile dell’ultimo anno di servizio moltiplicata per l’aliquota di computo della pensione.
Infatti, occorre segnalare che l’art. 1865 del Codice dell’Ordinamento Militare, rubricato “Trattamento di quiescenza del personale escluso dall’ausiliaria” dispone espressamente che “Per il personale militare escluso dall’istituto dell’ausiliaria di cui all’art. 992, si applica l’articolo 3, comma 7, del D. Lgs. 30 aprile 1997 n. 165 “.
L’art. 1865 opera come clausola di salvaguardia facendo sì che tutto il personale militare escluso dall’ausiliaria, indipendentemente dai motivi di tale esclusione (carenza di requisiti oggettivi e/o soggettivi), possa godere dei benefici di cui all’art. 3, comma 7, del D. Lgs.165/1997.
Pertanto, anche il personale militare riformato che non potrebbe essere collocato in ausiliaria per la mancanza del requisito del raggiungimento dei limiti di età, ha diritto a vedersi riconosciuto il beneficio di cui all’art. 3, comma 7 D. Lgs 165/1997 al pari dello stesso personale che, seppur inidoneo sul piano psico-fisico, accedeva per espressa previsione normativa al beneficio “compensativo” del montante contributivo individuale maggiorato perché aveva raggiunto i requisiti di età richiesti.
Un discorso a parte deve essere fatto per il personale delle Forze di Polizia a ordinamento civile e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che cessa dal servizio per riforma senza aver raggiunto i limiti di età.
Questi ultimi, infatti, sono esclusi dall’applicazione sia dell’ausiliaria che dell’art. 3, comma 7 del D. Lgs. 165/1997, trovandosi ancora una volta in posizione di disparità di trattamento rispetto sia agli arruolati nelle Forze di Polizia a ordinamento militare (che possono godere in via alternativa dell’uno o dell’altro istituto), sia rispetto agli arruolati nelle Forze di Polizia a ordinamento civile che cessano dal servizio per raggiungimento dei limiti di età. Anche in questo caso, l’unica via percorribile risulta essere quella di ricorrere in giudizio al solo fine di sollevare, davanti al Giudice del ricorso, un’eccezione di incostituzionalità per violazione del principio di uguaglianza sostanziale.
Avv. Chiara Chessa & Avv. Eleonora Barbini
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21 - 06
2017
“Durare Pungendo” EDIZIONE 2016
E Auguri per le festività
Notiziario dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato
Sezione“Sirio Donati” di Arezzo
Edizione 2016
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11 - 12
2016
Perequazione Pensioni. Contro Consiglio Ministri
Richiesta danni da inoltrare entro il 6 Dicembre 2016

Condividendo l’iniziativa promossa dallo Studio Legale dell’Avv.to Pietro Frisani di Firenze di cui, come da gentile concessione, pubblichiamo il testo della Raccomandata/PEC di Richiesta Danni da inviare al Consiglio dei Ministri, siamo a consigliare ai Soci ANPS ed ai lettori del nostro sito di aderire all’iniziativa.
La Nuova Azione, consistente nel Richiedere, con Raccomandata Ricevuta di Ritorno o invio per Posta Elettronica Certificata, il risarcimento dei danni al Consiglio dei Ministri per “Illecito Legislativo” entro il termine di prescrizione del 6 Dicembre 2016, può rappresentare un significativo “salvagente” nell’ipotesi in cui la Corte Costituzionale respinga, anche solo parzialmente, le questioni di legittimità sollevate sulla Legge Poletti (L.109/2015) ed a questa rimesse con ordinanze delle Corti dei Conti di Emilia Romagna e Liguria nonché dei Tribunali di Palermo, Brescia, Milano e Genova, nel corso della trattazione dei ricorsi presentati per ottenere il rimborso degli importi a titolo di perequazione dovuti per gli anni 2012-2013-2014-2015.-
Quindi, ribadito che si tratta di una iniziativa esclusivamente preventiva, finalizzata a garantirsi sino al 6 Dicembre 2021, il riconoscimento del diritto al Risarcimento dei Danni per la mancata o parziale perequazione delle pensioni negli anni 2012 e 2013, si consiglia di spedire la Lettera conservando le ricevute di spedizione e di ricevimento in attesa degli sviluppi.
Le valutazioni poste alla base dell’eventuale azione risarcitoria, il cui primo passo necessario ed imprescindibile è rappresentato dalla lettera da inviare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono mutuate dai principi cardine del Diritto Comunitario nonché dai principi generali del nostro Ordinamento.-
In primis la norma di legge di riferimento è costituita dall’illecito extracontrattuale disciplinato dall’art 2043 del codice civile, il quale prevede che “qualunque fatto doloso o colposo che cagioni ad altri un danno ingiusto, obbliga colui il quale ha commesso il fatto, a risarcire il danno”.-
Principio generale del neminem leaedere che investe tutti soggetti giuridici del nostro ordinamento.
Sulla scorta di tale principio il cittadino, la Pubblica Amministrazione, le Aziende Ospedaliere, in una parola tutti i soggetti giuridici che ne sono parte, possono essere chiamati a risarcire i danni provocati a terzi dalla propria azione e/o attività.
In tal senso si ritiene che anche l’azione del Legislatore , ove ritenuta costituzionalmente illegittima o in contrasto con la normativa comunitaria, possa essere sottoposta al vaglio giudiziario ai fini della valutazione e della risarcibilità dei danni dalla stessa prodotti.
Basta rammentare come in sede Comunitaria l’Italia subisca periodicamente sanzioni pesantissime per il mancato adeguamento alla normativa UE e per i danni che da detta mancata attuazione scaturiscono ai cittadini italiani in quanto cittadini comunitari.-
Nel nostro caso:
Il Legislatore ha attribuito ai suoi cittadini pensionati il diritto alla perequazione del trattamento pensionistico (Introdotto con Legge 30.04.1969 nr.153) secondo i criteri ridefiniti dall’art. 34 della Legge 448/1998 .-
Alcuni blocchi o applicazioni parziali della perequazione, attuati nel tempo dal Legislatore ed impugnati dai cittadini in sede giudiziaria, hanno superato il vaglio di costituzionalità sino alla Sentenza della Corte Costituzionale nr. 316/2010, con la quale la Corte Costituzionale ha rivolto un espresso monito al Legislatore onde evitare “il rischio della frequente reiterazione di misure volte a paralizzare il meccanismo perequativo”.
Con la Legge Fornero (22.12.2011 nr.214) il meccanismo perequativo delle pensioni è stato nuovamente paralizzato per gli anni 2012 e 2013, per cui la Corte Costituzionale con la sentenza n. 70 del luglio 2015 né ha dichiarato l’illegittimità con conseguente ripristino del diritto alla perequazione piena del trattamento pensionistico.
In esecuzione della Sentenza 70/2015 della Corte, il Legislatore con la Legge Poletti (109/2015 in vigore dal 21.7.2015), ha disposto, come è ben noto, solo parziali rimborsi per 3 fasce pensionistiche mantenendo fermo il blocco per le pensioni superiore a sei volte il minimo.
Detta decisione è stata contestata da numerosi pensionati con semplici diffide inviate all’INPS ed in tantissimi casi anche con ricorsi giurisdizionali alle Corti dei Conti o ai Tribunali Sez. Lavoro competenti, ove, come detto, sono state sollevate nuovamente eccezioni di incostituzionalità della legge, attualmente perdenti innanzi al Corte ed in attesa di decisione.
Orbene, noi non siamo in grado di prevedere con certezza quale sarà l’esito di quest’ultima decisione, ma nell’ipotesi in cui questa dovesse prevedere la costituzionalità della legge Poletti, questa non potrà che avere applicazione con decorrenza dal 21.7.2015, lasciando scoperto il periodo ad essa antecedente.
Pertanto, nel periodo intercorrente tra la negazione-compressione del diritto alla perequazione ( legge Fornero) sino alla sua riespansione-riaffermazione in virtù dell’intervento della Corte Costituzionale, il cittadino pensionato ha subito un danno che si può quantificare nell’importo complessivo della mancata rivalutazione del proprio trattamento pensionistico con decorrenza dal gennaio 2012 sino al luglio 2015.-
Ne consegue :-
1°) Che il diritto al risarcimento danni, ove sussistente, matura a decorrere dal 6 Dicembre 2011 data di pubblicazione del Decreto Legge 201/2011 poi convertito in legge 2014/2011 detta "Legge Fornero".-
2°) Che Il termine di prescrizione del diritto al risarcimento del danno ex art 2043 c.c. Quantificato nella mancata rivalutazione del trattamento pensionistico dal dicembre 2011 sino al luglio 2015, è quinquennale pertanto andrà a spirare il prossimo 6/12/2016.-
Per interrompere la prescrizione è necessario inviare un atto che valga a costituire in mora il debitore ( art 2943 c.c.), può dunque ritenersi idoneo e opportuno al fine di interrompere la prescrizioneinviare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la lettera raccomandata a/r contenente la richiesta di danni per “illecito legislativo”
- Scarica, completa ed invia il modulo-
La nuova azione giudiziaria sarà intrapresa solo ove la Corte Costituzionale ritenesse non fondata la questione di legittimità costituzionale sollevata in merito al c.d Decreto Poletti- DL n. 65/2015 convertito nella Legge 109/2015.
Il Cons.Naz. e Delegato Regionale
Avv.to Guido Chessa
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13 - 11
2016
Ricorso perequazione: considerazioni in punto di prescrizione del diritto agli arretrati

L’art 2935 del codice civile (Decorrenza della prescrizione) così dispone: “ La prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere”.
I milioni di pensionati italiani che hanno subito il blocco dell’adeguamento della prestazione previdenziale per effetto della c.d Legge Fornero, si stanno domandando in questi giorni da quando decorre la prescrizione del mio diritto a chiedere gli arretrati in virtù dell’intervento della Corte Costituzionale? Qual’è il termine di prescrizione ? C’è un termine per esperire l’azione giudiziale?
Per tutelare i propri interessi i pensionati devono essere informati, di seguito alcune considerazioni.
Il Cons.Naz. e Delegato Regionale
Avv.to Guido Chessa
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05 - 10
2016
Sezione di Arezzo “Siro Donati”
Albo D’onore dei Presidenti
Nome |
Inizio Mandato |
Fine Mandato |
---|---|---|
1°) Carmelo Fruganti |
06.04.1972 |
15.11.1985 |
2°) Guido Chessa |
15.11.1985 |
in carica |
Caduti in provincia presenti nel Sacrario della Polizia di Stato
Guardia Di Lauro Antimo (07.03.1948) ; Guardia Menci Dino (13.06.1948); Brigadiere Boni Emilio (29.09.1950); Guardia Mucci Levino (01.01.1955); Guardia De Masi Raffaele (01.10.1963); Appuntato Bracchi Venerando (25.11.1981); Sovrint. Dini Enrico (25.11.1981); Appuntato Dori Elbo (25.11.1981); Sovrintendente Petri Emanuele ( 02.03.2003); Sovrintendente Capo Fortunato Bruno (09.04.2010).
Sono ricordati come caduti per cause di servizio
Guardia Tacchetti Pierino (11.12.1951); Sovrintendente Vallelonga Rocco Giuseppe (02.12.2004)
Capitano Sirio Donati (17.06.1980)
Le più alte ricompense di cui si fregia la Sezione
FORTUNATO Bruno |
05.03.2003 |
G.U.n° 113 del 17.5.2003 |
Medaglia O.V.C. – Deceduto |
PETRI Emanuele |
05.03.2003 |
G.U.n° 113 del 17.5.2003 |
Medaglia O.V.C.- Alla Memoria |
DI FRONZO Giovanni |
05.03.2003 |
G.U.n° 113 del 17.5.2003 |
Medaglia d’oro al valor civile |
Cenni Storici
Fondata il 6 aprile 1972 dal Mar. Carmelo Fruganti, insignito della Croce di Guerra quale appartenente all’eroico I° Battaglione Motociclisti della P.S., annovera oggi circa 200 soci con la Presidenza di Guido Chessa . Intestata al Capitano Sirio Donati, deceduto a seguito di un tragico incidente stradale, il sodalizio locale celebra annualmente i suoi 13 caduti per servizio fra cui annovera tre medaglie d’oro al Valor Civile (Emanuele Petri, Bruno Fortunato e Giovanni Di Fronzo ) ed una medaglia d’argento al valor militare (Dino Menci). Nel corso degli anni, su iniziativa della sezione, sono state apposte all’interno del cortile della Questura e del Comando Gruppo (intitolato a Dino Menci) due lapidi, una ai Caduti della Polizia ed una seconda a ricordo dei caduti per servizio (Elbo Dori, Enrico Dini e Venerando Bracchi), la sala riunioni della Questura è stata intestata ad Emanuele Petri mentre nella toponomastica cittadina sono state intitolate tre strade ad Emanuele Petri, Dino Menci ed all’indimenticato Capo della Polizia Vincenzo Parisi, oltre ad un giardino cittadino a Giovanni Palatucci. Dotata di un valente Consiglio particolarmente attivo e propositivo, ha visto entrambi i suoi presidenti rivestire cariche negli Organismi Nazionali, assumendo iniziative spesso anticipatrici e di stimolo per la politica associativa del sodalizio. Alla sezione aretina è da ascriversi la creazione nel 1985 del primo “Giornalino di Sezione” e nel 2001 la prima iniziativa di proporre al Consiglio Nazionale del tempo un’organica riorganizzazione del sodalizio con l’elaborato “ Per uscire dal bunker”. Nell’ultimo triennio, ha proposto e realizzato assieme alla Sezione di Roma la pubblicazione on line di tutti i numeri di Fiamme d’oro ed ha realizzato e pubblicato “Il Medagliere delle Sezioni”, un elaborato sulla ricostruzione delle origini storiche del medagliere e l’attribuzione delle medaglie alle sezioni. Tali iniziative hanno coinciso con la decisa rinnovazione del proprio Sito “anpsarezzo.it”, il primo nel panorama associativo nazionale ad assumere un taglio storicistico ove sono pubblicate numerose pagine della Storia della Polizia, dell’ANGPS-ANPS e sul medagliere della Polizia e dove i programmi, condivisi con la sezione fiorentina ed altre sezioni toscane, prevedono la ricostruzione della memoria storica del Sodalizio, la doppia ricostruzione del Medagliere della Polizia sia con taglio antologico per le Medaglie d’Oro e che storico distinto per Corpi , la storia del Sacrario dei Caduti ed altre iniziative legate ad attività di ricerca sempre appoggiate e sostenute dal Presidente e dal Consiglio Nazionale. A tali attività si aggiungono poi quelle attinenti al volontariato, alla convegnistica, all’assistenza ai soci ed alle riunioni periodiche tese a cementarne i rapporti e le affinità..
Learn more »07 - 02
2016
Nove rinvii alla Corte Costituzionale
Il Punto della Situazione
Il conflitto fra i pensionati ed il legislatore sulla questione della ” perequazione pensionistica”, è stato caratterizzato, nel corso del 2016, dal fiorire di un significativo contenzioso giudiziario.
Infatti migliaia di ricorsi sono stati promossi e sono pendenti innanzi alle Sezioni Pensionistiche delle Corti dei Conti Regionali ed innanzi alle Sezioni Lavoro dei Tribunali Civili, con la finalità di ottenere il riconoscimento del diritto alla completa rivalutazione del trattamento pensionistico attraverso la preventiva declaratoria di incostituzionalità dell’art.1 del D.Lgv. 65/2015 convertito in L. 109/2015.
Ad oggi, ben nove questioni di legittimità costituzionale, ritenute “non manifestamente infondate”, sono state sollevate dalla magistratura di merito nei confronti della Legge Poletti emanata in attuazione della Sentenza della Corte Cost. 70/2015, e rimesse al vaglio del Giudice delle Leggi.
Si tratta delle ordinanze, che pubblichiamo nel loro testo integrale, assunte dalla Corte dei Conti dell’Emilia Romagna e delle Marche (quella dell’Abruzzo ha disposto la mera sospensiva in attesa del giudizio) e dai Tribunali Sez. Lavoro di Palermo, Brescia, Milano, Napoli, Torino, Genova e Cuneo, con le quali, in pratica, tutta la disciplina introdotta dalla legge Poletti viene sottoposta sotto vari profili all’esame della Consulta.
In un panorama così articolato e complesso, al fine di facilitare l’informazione ai soci ed ai lettori interessati, cerchiamo qui di seguito di fare il punto della situazione prospettando una breve sintesi delle questioni di costituzionalità rimesse innanzi alla Corte e che nel corso del 2017, riunite in un unicum, si ritiene verranno complessivamente decise.
Le questioni di legittimità costituzionale hanno ad oggetto i seguenti profili:
1°) Violazione del giudicato costituzionale (Art. 136 Cost.).
La lesione dell’art. 136 Costituzione, per violazione del giudicato costituzionale, è presente in tutte le ordinanze di rimessione alla Corte.
Esso, come è noto, travolge la norma facendone cessare l’efficacia dal giorno successivo alla sua pubblicazione in gazzetta ufficiale, con la precisazione, contenuta nell’art. 30 co 3° Legge 87/1953, che da quel giorno la norma non può più avere applicazione. Inoltre, la perdita di efficacia della norma non vale soltanto per il futuro, ma opera anche retroattivamente nei confronti di fatti e rapporti instauratisi nel periodo in cui la norma legislativa incostituzionale era vigente ed esercitava efficacia (Ordinanza C.Conti Sez. Pens. Reg. Veneto del 09.11.2015). Pertanto il giudicato costituzionale “”….è violato non solo quando il legislatore emana una norma che costituisce una mera riproduzione di quella già ritenuta lesiva della Costituzione, ma anche laddove la nuova disciplina miri a “perseguire e raggiungere, anche se indirettamente, esiti corrispondenti” (Sent. Corte Cost. nr. 223/1983; nr.88/1966 e nr. 73/1963 richiamate dal Sent. C.Cost. 245 del 31.10.2012).
Come correttamente evidenziato dal Giudice del Lavoro del Tribunale di Milano con ordinanza del 30.04.2016 n. 124 pubblicata in Gazzetta ufficiale n. 26 del 29.06.2016: “(..) resta fermo l’inadempimento del legislatore alla sentenza n. 70/2015″ in quanto “(…) anche ad ammettere che il legislatore potesse introdurre una norma volta a disciplinare la fattispecie con effetti retroattivi, sarebbe stato doveroso dare approfonditamente conto delle ragioni per cui le esigenze di bilancio pubblico dovessero necessariamente ritenersi prevalenti rispetto al ripristino delle posizioni giuridiche soggettive pregiudicate dalla norma dichiarata incostituzionale.
Di tutto ciò, al contrario, tanto nella relazione illustrativa al disegno di legge n. 65/2015 quanto nel successivo decreto-legge non v’è traccia alcuna”.
” (…..) Difatti, ad accedere alla tesi della necessaria prevalenza di tale disposizione (art 81 Cost.), si arriverebbe ad una sostanziale vanificazione degli effetti dell’art 136 Costituzione, dal momento che il legislatore si troverebbe sostanzialmente facoltizzato a porre in essere interventi normativi pregiudizievoli di posizioni soggettive di rango costituzionale ben sapendo che, anche ove detti interventi fossero dichiarati incostituzionali, non avrebbe giammai un obbligo di rispetto del giudicato costituzionale, potendo sempre invocare le proprie ( a questo punto postulate) necessità di rispetto degli equilibri economico-finanziari introducendo così normative retroattive come nel caso di specie e perpetrando di fatto le violazioni censurate in sede costituzionale.
2°) L’Art. 1 D.L. nr. 65/2015 del 21.5.2015 convertito con modifiche nell’Art. 1 Legge nr. 109 del 17.07.2017, in riferimento all’art. 24 commi 25 Lett. b)-c) -d) e 25bis del DL. 6.12.2011 n.201, convertito con modifiche in L. 22.12.2011 n.214, ritenuti in contrasto con gli Artt. 2, 3, 36 comma primo, 38 comma secondo della Costituzione (Riguardante le TRE Fasce da €. 1405 a 2810,10 lorde).
Per quanto attiene alla disciplina prevista dall’art.24 comma 25°, che riconosce per gli anni 2012 e 2013, una rivalutazione parziale accordando alla Lett. b) il 40% per la fascia di reddito pensionistico da 3 sino a 4 volte il minimo della pensione sociale; alla Lett. c) il 20% per la fascia di reddito pensionistico da 4 sino a 5 volte il minimo della pensione sociale; alla Lett. d) il 10% per la fascia di reddito pensionistico da 5 sino a 6 volte il minimo della pensione sociale; e dall’art. 24 comma 25°bis, che ha stabilito per gli anni 2014,2015 la rivalutazione in ragione del 8% per la fascia di cui alla Lett.b); del 4% per la fascia di cui alla Lett.c) e del 2% per la fascia di cui alla Lett.d) mentre per il 2016 ha stabilito una rivalutazione pari progressivamente al 20%, 10% e 5% per le tre fasce citate, la questione di legittimità costituzionale è stata sollevata dai Tribunali Sez. Lavoro di Palermo, Brescia, Genova, Milano e dalle Corti dei Conti Regionali dell’Emilia Romagna e delle Marche.
I Giudici del rinvio hanno ritenuto non manifestamente infondata la questione di costituzionalità dal momento che la disciplina attuativa della Sentenza Costituzionale (Legge Poletti), per quanto abbia introdotto una progressività proporzionale nell’applicazione della perequazione per gli anni 2012 e 2013 pari al 40%,20% e 10% rispettivamente rivolto alla 4, 5 e 6 fascia pensionistica, in realtà persiste nell’applicare un criterio irragionevole ed inadeguato. Infatti, le somme assegnate a titolo di rimborso con decorrenza dal 1 agosto 2015, sono talmente irrisorie da considerarsi assolutamente inidonee” a conservare il potere di acquisto delle somme percepite da cui deriva in modo consequenziale- per il pensionato- il diritto ad una prestazione adeguata.” Inoltre, tale diritto, anche nel caso che ci investe, risulta irragionevolmente sacrificato nelnome di esigenze economico-finanziarie assolutamente generiche e totalmente prive di ogni riferimento al criterio di bilanciamento dei valori costituzionali che sarebbe stato seguito per imporre alla sola categoria sociale dei pensionati il sacrificio economico disposto.
3°) L’Art. 1 D.L. nr. 65/2015 del 21.5.2015 convertito con modifiche nell’Art. 1 Legge nr. 109 del 17.07.2017, in riferimento all’art. 24 commi 25 Lett e) e 25bis del DL. 6.12.2011 n.201, convertito con modifiche in L. 22.12.2011 n.214, ritenuti in contrasto con gli Artt. 2, 3, 36 comma primo, 38 comma secondo della Costituzione (Riguardante la Fascia oltre 6 volte il trattamento minimo, oltre €. 2810,10 lorde).
Ritenuta non manifestamente infondata dai Tribunali di Brescia, Genova, Torino, Cuneo e dalle Corti dei Conti Regionali dell’Emilia Romagna e delle Marche, riguarda la categoria dei pensionati maggiormente penalizzati quali percettori nel 2012 di un importo lordo superiore ad €. 2810,10 mensili. Tale categoria, infatti, non solo ha subito la reiterazione del bocco Fornero per gli anni 2012 e 2013, ma se lo è visto reiterare anche per il 2014 (Con Legge di stabilità Letta art. 1 coma 483 l. 147/2013) e quindi, prolungare ulteriormente per gli anni 2015 e 2016 dal D.L. 65/2015 convertito L. 109/2015. Oltre ai problemi di sovrapposizione fra la disciplina Letta, che prevedeva la rivalutazione delle pensioni al 45% per gli anni 2015 e 2016 e ciò in contrasto con la successiva reiterazione per gli stessi anni del blocco da parte della Poletti, la reiterazione del blocco di tali trattamenti pensionistici, non solo importa una evidente violazione del giudicato costituzionale ma anche dei criteri di adeguatezza e ragionevolezza in assenza di quelle esigenze economico-finanziarie affermate dal Legislatore in forma assolutamente generica e totalmente prive di ogni riferimento al criterio di bilanciamento dei valori costituzionali che sarebbe stato seguito per imporre alla sola categoria sociale dei pensionati il sacrificio economico disposto.
4°) L’Art. 1 D.L. nr. 65/2015 del 21.5.2015 convertito con modifiche nell’Art. 1 Legge nr. 109 del 17.07.2017, ritenuto in contrasto con l’art. 117 comma 1° Costituzione rispetto all’art. 6 CEDU (Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e delle Liberta fondamentali) firmato a Roma il 4.11.1950 e ratificata e resa esecutiva con L. 4.8.55 nr. 848 quale norma interposta.
Trattata da più ordinanze di rinvio ma con riferimenti generici alla retroattività della Legge Poletti, la questione di legittimità è stata invece sollevata formalmente ad opera della Corte dei Conti dell’Emilia Romagna e dal Tribunale Sez. Lavoro di Cuneo. In particolare si evidenzia come, a fronte della declaratoria di incostituzionalità statuita con la Sent. 70/2015 Corte Cost., il Legislatore anziché uniformarsi al suo dettato, col D.L. 65/2015(L.109/2015) ha introdotto una “nuova e diversa disciplina della perequazione” con estensione retroattiva decorrente dal 1.12.2012.
Tale operazione, però, risulta in contrasto con la giurisprudenza della Corte di Giustizia di Strasburgo “…particolarmente rigorosa nell’ammettere leggi retroattive che abbiano l’effetto di neutralizzare decisioni giudiziarie. Infatti anche norme di interpretazione autentica ( e come tali necessariamente retroattive) possono violare il diritto all’equo processo ex art. 6 comma 1° CEDU, laddove non sussistano situazioni di incertezza giuridica,, senza che, d’altra parte esigenze finanziarie siano di per se idonee a giustificare simili interventi, poiché non corrispondenti ad un “imperioso motivo di interesse generale”.
Poiché nel caso di specie non si pone alcun problema di interpretazione della norma , con il Decreto 65/2015 (L.109/2015) è stata frustrata la tutela giurisdizionale del cittadino, e quindi il suo diritto ad un equo processo, che nel caso di specie, consisteva nel vedersi applicare la disciplina della perequazione delle pensioni risultante dalla declaratoria di incostituzionalità, affidamento del tutto legittimo e che è stato disatteso.
Ne consegue che ciò appare in contrasto con l’art. 6° comma 1° della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e quindi con l’art. 117 della Costituzione, per cui la relativa valutazione iene sottoposta al vaglio di costituzionalità.
5)La questione di legittimità costituzionale subordinata,riguardante il combinato disposto del D.Legge 65/2015-L.109/2015 e dell’art. 1 comma 483 Legge 27.12.2013 n°147 (legge di stabilità Letta) in violazione degli artt. 3, 36 comma 1° e 38 comma 2° della Costituzione.
La questione di legittimità costituzionale è stata sollevata dal Trib. di Milano e da quello di Genova,in forma subordinata, cioè ove la Corte ritenesse costituzionale l’art. 1° commi 25 e 25bis della Legge Poletti.- Infatti i giudici di merito hanno rilevato, per quanto attiene alle pensioni superiori a 6 volte il Trattamento Minimo, come per le stesse il blocco integrale previsto dalla Legge Fornero per gli anni 2012 e 2013, con la Legge di Stabilità di Letta sia stato procrastinato anche per l’anno 2014 mentre per gli anni 2015 e 2016 si prevedeva l’applicazione della perequazione in ragione della percentuale ridotta del 45%. Con la declaratoria di incostituzionalità della Legge Fornero e con l’ingresso in sua sostituzione (Con effetti retroattivi) della Legge Poletti, le pensioni superiori a 6 volte il Trattamento Minimo, non solo sono rimaste bloccate per gli anni 2012, 2013 e 2014, ma il blocco della loro rivalutazione è stato esteso anche agli anni 2015 e 2016, e ciò in contrasto con quanto stabilito dalla Legge Letta che ne prevedeva la rivalutazione ridotta al 45%. Il mancato coordinamento fra le norme contrastanti, e l’eventuale declaratoria di costituzionalità della Legge Poletti, porrebbe il problema della vigenza e quindi della costituzionalità di quest’ultima reiterando un conflitto fra leggi che la Corte, in via subordinata viene chiamata comunque a risolvere.
Riportiamo qui di seguito il testo integrale
delle nove ordinanze citate.
Il Cons.Naz. e Delegato Regionale
Avv.to Guido Chessa
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per Ricorso presso la
Corte Europea
dei Diritti dell’Uomo
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29 - 01
2016
IL MEDAGLIERE ANTOLOGICO
OMD’I – ORDINE MILITARE D’ITALIA
NOME |
Provvedimento |
Gazzetta Ufficiale |
Onorificenza |
Regio D. 29.03.1940 |
Bollettino Uff. dell’OMDI del 1940 |
Cavaliere Ordine Militare D’Italia |
|
D. Luog. del 06.04.1946 |
Bollettino Uff. dell’OMDI del 1946 |
Cavaliere Ordine Militare D’Italia |
MEDAGLIE D’ORO AL VALOR MILITARE
NOME |
Provvedimento |
Gazzetta Ufficiale |
Onorificenza |
R.D. 11.7.1941 |
G.U. 234 del 5.10.42 |
Medaglia d’oro al valor militare |
|
D. Luog. 02.03.1945 |
Bollettino Uff. Min.Guerra |
Medaglia d’oro al valor militare |
|
D.P.R. 18.07.1968 |
G.U.n.234 del 14.09.1968 |
Medaglia d’oro al valor militare |
|
D.P.R. 18.07.1968 |
G.U.n.234 del 14.09.1968 |
Medaglia d’oro al valor militare |
|
D.P.R. 14.07.1978 |
G.U.n° 4 del 04.01.1979 |
Medaglia d’oro al valor militare |
N.B.- Il presente elenco è stato aggiornato all’Agosto del 2014 e sono in corso le ricerche di alcune G.U. e la integrazione delle schede personali con l’indicazione delle fonti di riferimento.
MEDAGLIE D’ORO AL VALOR CIVILE
NOME |
Data D.P.R. |
Gazzetta Ufficiale |
Onorificenza |
08.05.1981 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
03.05.1984 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
10.05.2000 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
19.03.1999 |
G.u.n° 249 del 22.10.99 |
M. d’oro al valor civile |
|
10.05.2000 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
26.09.1986 |
G.u.n° 157 del 8.07.1987 |
Alla Memoria |
|
16.05.1996 |
G.U.n° 160 del 10.7.1996 |
M. d’oro al valor civile |
|
12.05.1993 |
G.U.n° 175 del 28.7.1993 |
Alla Memoria |
|
27.04.1989 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
05.05.1987 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
30.04.1992 |
G.U.n°140 del 16.06.1992 |
Alla Memoria |
|
09.06.1979 |
G.U.n°270 del 01.10.1984 |
Alla Memoria |
|
04.04.2007 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
24.06.1978 |
G.U.n°270 del 01.10.1984 |
Alla Memoria |
|
30.04.1992 |
G.U.n°140 del 16.06.1992 |
Alla Memoria |
|
29.04.2002 |
G.U.n° 175 del 27.7.2002 |
Alla Memoria |
|
16.02.1979 |
G.U.n°270 del 01.10.1984 |
Alla Memoria |
|
05.05.1987 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
30.04.1992 |
G.U.n°140 del 16.06.1992 |
Alla Memoria |
|
12.05.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O. n° 187 |
Alla Memoria |
|
10.05.2000 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
20.06.1977 |
G.U.n°60 del 01.03.1980 |
Alla Memoria |
|
19.05.1997 |
G.U.n°142 del 20.06.1997 |
Alla Memoria |
|
CALDERONI Marco |
16.05.1996 |
G.U.n°160 del 10.07.1996 |
M. d’oro al Valore Civile |
20.03.2001 |
G.U.n°148 del 28.06.2001 |
Alla Memoria |
|
09.06.1979 |
G.U.n°270 del 01.10.1984 |
Alla Memoria |
|
23.09.1992 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
23.03.1972 |
G.U.n°328 del 20.12.1972 |
Alla Memoria |
|
10.05.2000 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
19.05.1978 |
G.U.n°140 del 24.05.1983 |
Alla Memoria |
|
10.05.2000 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
28.04.1995 |
G.U.n°138 del 15.06.95 |
Alla Memoria |
|
26.09.2986 |
G.U.n° 157 del 8.07.1987 |
Alla Memoria |
|
05.08.1992 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
10.05.2000 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
23.09.1992 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
12.05.1993 |
G.U.n° 159 del 09.7.1993 |
M. d’oro al valor civile |
|
CHIGHINE Gavino |
05.05.2014 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
03.05.2005 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
05.05.2009 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
23.03.2001 |
G.U.n°148 del 28.06.2001 |
M. d’oro al valor civile |
|
27.06.1974 |
G.U.n°61 del 05.03.1975 |
M. d’oro al valor civile |
|
23.09.1992 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
05.08.1992 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
06.05.1988 |
G.U.n°33 del 09.02.1990 |
M. d’oro al valor civile |
|
19.03.1999 |
G.U.n°249 del 22.10.1999 |
Alla Memoria |
|
29.04.2002 |
G.U.n° 175 del 27.7.2002 |
M. d’oro al valor civile |
|
06.05.1977 |
G.U.n°112 del 22.04.1978 |
Alla Memoria |
|
12.04.1991 |
G.U.n°147 del 25.06.1991 |
Alla Memoria |
|
10.05.2000 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
09.06.1979 |
G.U.n°270 del 01.10.1984 |
Alla Memoria |
|
02.05.2008 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
02.05.2008 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
12.05.1993 |
G.U.n° 175 del 28.7.1993 |
Alla Memoria |
|
22.05.2012 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
05.03.2003 |
G.U.n° 113 del 17.5.2003 |
M. d’oro al valor civile |
|
05.08.1992 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
13.04.2006 |
G.U.n°292 del 16.12..2006 S.O.n°236 |
Alla Memoria |
|
09.06.1979 |
G.U.n°270 del 01.10.1984 |
Alla Memoria |
|
18.05.1998 |
G.U.n° 244 del 19.10.1998 |
Alla Memoria |
|
10.05.2011 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
16.02.1979 |
G.U.n°270 del 01.10.1984 |
Alla Memoria |
|
26.06.1980 |
G.U.n°320 del 22.11.1983 |
Alla Memoria |
|
03.06.1978 |
G.U.n°320 del 22.11.1983 |
Alla Memoria |
|
19.05.1978 |
G.U.n°140 del 24.05.1983 |
Alla Memoria |
|
23.05.1972 |
G.U.n°108 del 27.04.1973 |
M. d’oro al valor civile |
|
05.03.2003 |
G.U.n° 113 del 17.5.2003 |
M. d’oro al valor civile |
|
25.03.1996 |
G.U.n° 112 del 15.5.1996 |
Alla Memoria |
|
08.03.1999 |
G.U. n° 234 del 05.10.1999 |
Alla Memoria |
|
12.05.1993 |
G.U.n° 159 del 09.7.1993 |
Alla Memoria |
|
05.05.1987 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
12.05.1993 |
G.U.n° 159 del 09.7.1993 |
M. d’oro al valor civile |
|
13.05.1980 |
G.U.n°208 del 30.07.1984 |
Alla Memoria |
|
20.06.1979 |
G.U.n°270 del 01.10.1984 |
Alla Memoria |
|
23.03.2001 |
G.U.n°148 del 28.06.2001 |
M. d’oro al valor civile |
|
22.01.1970 |
G.U.n°38 del 12.02.1970 |
M. d’oro al valor civile |
|
22.05.2012 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
15.06.1985 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
06.05.1993 |
G.U.n° 159 del 09.7.1993 |
Alla Memoria |
|
IMPIERI Massimo |
05.05.2014 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
16.02.1979 |
G.U.n°270 del 01.10.1984 |
Alla Memoria |
|
10.05.2000 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
06.05.1993 |
G.U.n° 159 del 09.7.1993 |
Alla Memoria |
|
19.03.1999 |
G.U.n°249 del 22.10.1999 |
M. d’oro al valor civile |
|
05.05.1987 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
05.08.1992 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
10.05.2000 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
10.05.2000 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
05.08.1992 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
19.05.1978 |
G.U.n°140 del 24.05.1983 |
Alla Memoria |
|
05.05.2009 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
20.01.1973 |
G.U.n° 189 del 10.7.1974 |
Alla Memoria |
|
08.05.1981 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
19.04.2013 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
13.04.2006 |
G.U.n°292 del 16.12.2006 S.O.n°236 |
M. d’oro al valor civile |
|
13.04.2006 |
G.U.n°292 del 16.12.2006 S.O.n°236 |
M. d’oro al valor civile |
|
23.06.1986 |
G.U.n° 245 del 20.10.1987 |
Alla Memoria |
|
28.03.2003 |
G.U.n° 113 del 17.5.2003 |
Alla Memoria |
|
10.05.2000 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
26.09.1986 |
G.U.n° 157 del 8.07.1987 |
Alla Memoria |
|
05.08.1992 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
23.03.2001 |
G.U.n°148 del 28.06.2001 |
M. d’oro al valor civile |
|
19.05.1978 |
G.U.n°140 del 24.05.1983 |
Alla Memoria |
|
17.11.1977 |
G.U.n°145 del 28.05.1981 |
Alla Memoria |
|
03.05.1984 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
23.03.2001 |
G.U.n°148 del 28.06.2001 |
M. d’oro al valore civile |
|
PELLINO Mirko |
05.05.2014 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valore civile |
31.10.1967 |
G.U.n°15 del 19.01.1968 |
Alla Memoria |
|
05.03.2003 |
G.U.n° 113 del 17.5.2003 |
Alla Memoria |
|
23.05.1972 |
G.U.n°108 del 27.04.1973 |
M. d’oro al valor civile |
|
20.06.1977 |
G.U.n°60 del 01.03.1980 |
Alla Memoria |
|
10.05.2000 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
17.05.1984 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
04.04.2007 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
18.05.1998 |
G.U. n° 244 del 19.10.1998 |
Alla Memoria |
|
14.05.2000 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
02.05.1994 |
G.U. n° 122 del 27.05.94 |
Alla Memoria |
|
28.09.1965 |
G.U. n° 303 del 04.12.65 |
Alla Memoria |
|
16.02.1979 |
G.U.n°270 del 01.10.1984 |
Alla Memoria |
|
25.03.1996 |
G.U.n° 112 del 15.5.1996 |
Alla Memoria |
|
10.05.2000 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
11.03.2002 |
G.U.n° 175 del 27.7.2002 |
Alla Memoria |
|
16.02.1979 |
G.U.n°270 del 01.10.1984 |
Alla Memoria |
|
10.05.2000 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
13.12.1982 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
19.03.1999 |
G.U.n°249 del 22.10.1999 |
Alla Memoria |
|
10.05.2000 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
28.04.1995 |
G.U.n°138 del 15.06.1995 |
Alla Memoria |
|
31.03.1977 |
G.U.n°60 del 01.03.1980 |
Alla Memoria |
|
10.05.2000 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
05.08.1992 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
10.05.2011 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
05.05.1987 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
30.07.2002 |
G.U.n°46 del 25.2.2003 |
Alla Memoria |
|
18.06.1982 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
27.06.1974 |
G.U.n°61 del 05.03.1975 |
M. d’oro al valor civile |
|
06.10.1962 |
GU.n 268 del 23.10.1962 |
Alla Memoria |
|
06.05.1988 |
G.U.n°33 del 09.02.1990 |
Alla Memoria |
|
19.05.1997 |
G.U.n°142 del 20.06.1997 |
Alla Memoria |
|
TANZI Luca |
05.05.2014 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
05.08.1992 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
19.04.1990 |
G.U.n°147 del 25.06.1991 |
Alla Memoria |
|
15.06.1985 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
17.01.1997 |
G.U.n°57 del 10.03.1997 |
Alla Memoria |
|
03.05.2005 |
G.U.n°202 del 31.8.2006 S.O.n°190 |
Alla Memoria |
|
28.04.1995 |
G.U.n°138 del 15.06.1995 |
Alla Memoria |
|
21.08.1870 |
GU. n°235 del 27.08.1870 |
M. d’oro al valor civile |
|
19.03.1999 |
G.U.n°249 del 22.10.99 |
M. d’oro al valor civile |
|
10.09.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O.n°187 |
M. d’oro al valor civile |
|
10.05.2000 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
02.05.1994 |
G.U. n° 122 del 27.05.94 |
Alla Memoria |
|
VILLA Stefano |
15.05.1996 |
G.U. n° 160 del 10.07.1996 |
Alla Memoria |
VIRDIS Gavino |
05.05.2014 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
10.05.2000 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
23.09.1992 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
23.05.1972 |
G.U.n°108 del 27.04.1973 |
M. d’oro al valor civile |
|
10.05.2000 |
Ricerca in corso |
M. d’oro al valor civile |
|
19.03.1999 |
G.U.n°249 del 22.10.1999 |
Alla Memoria |
|
16.02.1979 |
G.U.n°270 del 01.10.1984 |
Alla Memoria |
|
01.07.1983 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
Nell’elenco non è attualmente inserito il Questore Mario CANESSA, nominato Giusto fra le Nazioni nel 2008, per il quale si stanno cercando conferme circa l’attribuzione della MOVC a seguito di provvedimento, assunto motu proprio del Presidente della Repubblica Napolitano
N.B.- Il presente elenco è stato aggiornato all’Agosto del 2014 e sono in corso le ricerche di alcune G.U. e la integrazione delle schede personali con l’indicazione delle fonti di riferimento.
MEDAGLIE D’ORO AL MERITO CIVILE
NOME |
Data D.P.R. |
Gazzetta Ufficiale |
Onorificenza |
05.05.2009 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
24.09.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O.n° 187 |
Alla Memoria |
|
05.09.2003 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O.n° 187 |
Alla Memoria |
|
31.03.2005 |
G.U.n°202 del 31.8.2006 S.O.n° 190 |
Alla Memoria |
|
12.05.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O.n° 187 |
Alla Memoria |
|
24.09.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O. n° 187 |
Alla Memoria |
|
31.03.2005 |
G.U.n°202 del 31.8.2006 S.O. n° 190 |
Alla Memoria |
|
31.03.2005 |
G.U.n°202 del 31.8.2006 S.O.n° 190 |
Alla Memoria |
|
20.09.2007 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
12.05.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O. n° 187 |
Alla Memoria |
|
24.09.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O.n° 187 |
Alla Memoria |
|
12.05.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O.n° 187 |
Alla Memoria |
|
27.10.2011 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
12.05.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O.n° 187 |
Alla Memoria |
|
31.03.2005 |
G.U.n°202 del 31.8.2006 S.O.n° 190 |
Alla Memoria |
|
31.03.2005 |
G.U.n°202 del 31.8.2006 S.O.n° 190 |
Alla Memoria |
|
12.05.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O.n° 187 |
Alla Memoria |
|
31.03.2005 |
G.U.n°202 del 31.8.2006 S.O.n° 190 |
Alla Memoria |
|
02.05.2007 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
18.05.1998 |
G.U n° 256 del 2.11.1998 |
Alla Memoria |
|
24.09.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O.n° 187 |
Alla Memoria |
|
12.05.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O.n° 187 |
Alla Memoria |
|
08.04.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O.n° 187 |
M. d’oro al merito civile |
|
05.09.2003 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O.n° 187 |
Alla Memoria |
|
02.05.2008 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
05.05.2009 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
12.05.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O.n° 187 |
Alla Memoria |
|
10.11.1999 |
G.U.n°1 del 03.01.2000 |
Alla Memoria |
|
12.05.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O.n° 187 |
Alla Memoria |
|
15.05.1995 |
G.U.n°142 del 20.06.1995 |
Alla Memoria |
|
10.03.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O.n° 187 |
Alla Memoria |
|
04.04.2007 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
12.05.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O.n° 187 |
Alla Memoria |
|
31.12.1994 |
G.U.n°23 del 28.01.2005 |
Alla Memoria |
|
12.12.2006 |
Ricerca in corso |
Alla Memoria |
|
12.05.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O.n° 187 |
Alla Memoria |
|
24.09.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O.n° 187 |
Alla Memoria |
|
31.03.2005 |
G.U.n°202 del 31.8.2006 S.O.n° 190 |
Alla Memoria |
|
24.09.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O.n° 187 |
Alla Memoria |
|
24.09.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O.n° 187 |
Alla Memoria |
|
31.03.2005 |
G.U.n°202 del 31.8.2006 S.O.n° 190 |
Alla Memoria |
|
31.03.2005 |
G.U.n°202 del 31.8.2006 S.O.n° 190 |
Alla Memoria |
|
31.03.2005 |
G.U.n°202 del 31.8.2006 S.O.n° 190 |
Alla Memoria |
03 - 01
2016
IL NUOVO MEDAGLIERE – Simulazione Grafica e LEGENDA
Aggiornato al 31 Dicembre 2015
Medagliere della Polizia
Legenda numerica dell’Ordine di collocazione delle medaglie sul Drappo
Alla Bandiera
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
OMD’I |
M.Br.V.M. |
Medaglie d’Oro al Valor Civile |
||||||||||||||||||
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
31 |
32 |
33 |
34 |
35 |
36 |
37 |
38 |
39 |
40 |
||
M.Arg. Valor. Civ |
Medaglie D’Oro al Merito Civile |
MBMC |
Ter. Mes. |
Ter. Avez. |
ARTE |
S.P. |
Kos |
Individuali
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
OMD’I |
Medaglie D’Oro valor Militare |
Medaglie D’Argento mal Valor Militare |
||||||||||||||||
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
31 |
32 |
33 |
34 |
35 |
36 |
37 |
38 |
Medaglie di Bronzo al Valor Militare |
||||||||||||||||||
39 |
40 |
41 |
42 |
43 |
44 |
45 |
46 |
47 |
48 |
49 |
50 |
51 |
52 |
53 |
54 |
55 |
56 |
57 |
Medaglie Argento al Valor di Marina |
Medaglie Bronzo al Valor di Marina |
|||||||||||||||||
58 |
59 |
60 |
61 |
62 |
63 |
64 |
65 |
66 |
67 |
68 |
69 |
70 |
71 |
72 |
73 |
74 |
75 |
76 |
Medaglie d’Oro al Valor Civile |
||||||||||||||||||
77 |
78 |
79 |
80 |
81 |
82 |
83 |
84 |
85 |
86 |
87 |
88 |
89 |
90 |
91 |
92 |
93 |
94 |
95 |
Medaglie d’Argento al Valor Civile |
||||||||||||||||||
96 |
97 |
98 |
99 |
100 |
101 |
102 |
103 |
104 |
105 |
106 |
107 |
108 |
109 |
110 |
111 |
112 |
113 |
114 |
Medaglie di Bronzo al Valor Civile |
||||||||||||||||||
115 |
116 |
117 |
118 |
119 |
120 |
121 |
122 |
123 |
124 |
125 |
126 |
127 |
128 |
129 |
130 |
131 |
132 |
133 |
Medaglie d’Oro al Merito Civile |
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134 |
135 |
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140 |
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150 |
151 |
152 |
Medaglie d’Argento al Merito Civile |
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157 |
158 |
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166 |
167 |
168 |
169 |
170 |
171 |
Medaglie di Bronzo al Merito Civile |
Presentazione
La rappresentazione iconografica di questa forma di medagliere permette di distinguere le Medaglie (nr. 40) effettivamente attribuite all’Istituzione dalle ricompense individuali, le quali ad eccezione dei 2 OMDI e delle 5 MOVM, vengono affisse in file necessariamente simboliche sul drappo (Stante il numero di oltre 5000 ricompense concesse ai singoli nelle quattro categorie del Valor Militare, Valor di Marina, Valor Civile e Merito Civile).
L’ordine di affissione sul drappo è stabilito applicando fedelmente l’ordine di valenza del riconoscimento stabilito dai Regolamenti Militari, in particolare quello dell’Esercito e della Marina , e quindi si uniforma alle regole generali applicate nelle realizzazioni dei medaglieri degli altri Corpi e Forze Armate.
Inoltre ogni medaglia, nel fedele rispetto delle citate regole militari, è legata ai nastrini che riportano foggia e colori originali, in modo tale che il simbolo valoriale sia nella sua rappresentazione complessiva conforme all’originale.-
L’unico problema che si è presentato è stato quello di ampliare le misure del drappo che pur mantenendo la larghezza di cm. 80,00 ha dovuto raggiungere la lunghezza di cm. 100 rispetto ai precedenti 80 per poter alloggiare le due scritte in oro presenti al suo interno.
Le medaglie, inoltre,per rispondere all’esigenza di rappresentare l’intera tradizione storica della Polizia, sono aumentate di numero passando dalle precedenti 170 alle attuali 211.
LEGENDA
Posizione e nastrini delle medaglie alla Bandiera
1) OMDI –Croce di Cavaliere Ordine Militare d’Italia. |
Nastrino Celeste con striscia centrale rossa |
2-3) MBVM – Medaglia Bronzo al Valor Militare |
Nastrino Azzurro |
4-21) MOVC – Medaglia Oro Valor Civile |
Nastrino Tricolore |
22-24) MAVC- Medaglia Argento al Valor Civile |
Nastrino Tricolore |
25-35) MOMC – Medaglia Oro Merito Civile |
Nastrino doppio Tricolore |
35) MBMC – Medaglia Bronzo al Merito Civile (Pol. Femm.) |
Nastrino doppio Tricolore |
36) Medaglia Oro Benemerenza Terremoto Messina |
Nastrino Verde con bordi bianchi |
37) Medaglia Oro Benemerenza Terremoto Avezzano |
Nastrino Rosso con bordi neri |
38) Medaglia Oro Benemerenza arte e cultura |
Nastrino Tricolore |
39) Medaglia Oro Benemerenza salute pubblica |
Nastrino verde con bordi neri |
40) Medaglia Oro ONU op. Peace Keeping in Kossovo |
Nastrino celeste |
LEGENDA
Posizione e nastrini delle medaglie individuali
1-2) OMDI –Croce di Cavaliere Ordine Militare d’Italia |
Nastrino Celeste con striscia centrale rossa |
3-7) MOVM- Medaglia Oro al Valor Militare |
Nastrino Azzurro |
8-19) MAVM- Medaglia Argento al Valor Militare |
Nastrino Azzurro (Numero simbolico) |
20-38) MBVM- Medaglia Bronzo Valor Militare |
Nastrino Azzurro (Numero simbolico) |
39-48) MAVM-Medaglia Argento al Valor di Marina |
Nastrino Celeste con bordo bianco(Num.Sim.) |
49-57) MBVM-Medaglia Bronzo al Valor di Marina |
Nastrino Celeste con bordo bianco(Num.Sim.) |
58-76)MOVC- Medaglia Oro Valor Civile |
Nastrino Tricolore (Numero simbolico) |
77-95)MAVC- Medaglia Argento al Valor Civile |
Nastrino Tricolore (Numero simbolico) |
96-114)MBVC- Medaglia Bronzo al Valor Civile |
Nastrino Tricolore (Numero simbolico) |
115-133) MOMC- Medaglia Oro Merito Civile |
Nastrino Doppio Tricolore (Num. Simb.) |
134-152) MAMC- Medaglia Argento al Merito Civile |
Nastrino Doppio Tricolore (Num. Simb.) |
153-171) MBMC- Medaglia Bronzo al Merito Civile |
Nastrino Doppio Tricolore (Num. Simb.) |
Testi e Legenda
Avv. Guido Chessa
Creazione Grafica
Corbini Vinicio
Graphic Web Design
Francesco Rossi
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2016
Sezione di Prato “Gennaro Coppola”
Albo D’onore dei Presidenti
Nome |
Inizio Mandato |
Fine Mandato |
---|---|---|
1°) Armando D’Orsi |
09.07.1985 |
- |
2°) – |
- |
- |
3°) – |
- |
- |
4°) – |
- |
- |
5°) Vincenzo Roviello |
- |
in carica |
Caduti in provincia presenti nel Sacrario della Polizia di Stato
Commissario Ardizzone Rosario (05.09.1944) ; Guardia Coppola Gennaro (30.12.1980).
Cenni Storici
La Sezione di Prato , nasce il 9 luglio 1985 a seguito di un appassionato impegno fiorentino del Presidente Minigrilli e del Gen. Adinolfi sostenuti dal proselitismo del Dirigente dell’allora Commissariato di P.S. Dr. Romeo Valenzano. Il Mar. Armando D’Orsi, nominato commissario straordinario, ne sarà il Primo Presidente intitolando il 26.10.1986 il neonato sodalizio a Gennaro Coppola, agente della polstrada deceduto il 2.7.1980 a seguito di un grave incidente stradale. La Sezione vanta attualmente 170 associati facenti capo al Presidente Vincenzo Roviello e ricorda le sue due vittime del dovere nei giorni della commemorazione dei caduti della Polizia. Presente in tutte le celebrazioni istituzionali, è attiva nel volontariato e nell’impegno sociale per l’ausilio alle categorie deboli , svolge attività di sostegno ed assistenza agli associati cementandone i vincoli di solidarietà e di appartenenza.
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2016
Sezione di Pontedera “Agostino Catalani”
Albo D’onore dei Presidenti
Nome |
Inizio Mandato |
Fine Mandato |
---|---|---|
1°) Calogero Pace |
02.01.2014 |
in carica |
Cenni Storici
La Sezione di Pontedera, nasce recentemente il 2 gennaio 2014 da un gruppo di soci pisani legati all’importante territorio industriale e guidati dal Cav. Pace Calogero , Commissario fondatore e primo presidente. Intitolata all’Assistente Capo Agostino Catalano, capo scorta del giudice Paolo Borsellino, rimasto ucciso con altri quattro poliziotti nella strage di Via d’Amelio a Palermo il 1.07.1992 all’età di 43 anni, la Sezione si è dedicata nel primo anno di vita ad un attivissimo ed efficace proselitismo raccogliendo ben 253 associati, fra cui molti simpatizzanti e sostenitori. Il 16.12.2014 ha inaugurato con Targa dedicata a Catalano la sede sociale, all’interno di un edificio comunale che condivide con altre Associazioni ed ha promosso una raccolta fondi a favore di studenti bisognosi con partecipazione ad iniziative promosse dal Comune in materia culturale. Anche nell’ambito della protezione civile ha in previsione l’organizzazione di un gruppo cinofilo che contribuirà ad implementare, se portato a termine, l’organizzazione regionale facente capo alla stipite pisana. Un buon inizio che confidiamo sia correttamente canalizzato ed omogeneizzato alle più ampie ed articolate iniziative che la regione Toscana ANPS ha in programma di perseguire.
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2016
Sezione di Viareggio “Giuseppe Lombardi”
Albo D’onore dei Presidenti
Nome |
Inizio Mandato |
Fine Mandato |
---|---|---|
1°) Renzo Lorenzini |
21.04.1990 |
in carica |
Caduti in provincia presenti nel Sacrario della Polizia di Stato
Appuntato Lombardi Giuseppe (22. 10.1975); Brig. Mussi Gianni (22.10.1975); Appuntato Femiano Armano (22.10.1975).
Sono ricordati come caduti per cause di servizio
Guardia Della Volpe Raffaele Dist. Polstrada ( 09.09.1976).
Le più alte ricompense di cui si fregia la Sezione
FERMIANO Armando |
19.05.1978 |
G.U.n°140 del 24.05.1983 Medaglia O.V.C. |
Alla Memoria |
LOMBARDI Giuseppe |
19.05.1978 |
G.U.n°140 del 24.05.1983 Medaglia O.V.C. |
Alla Memoria |
MUSSI Gianni |
19.05.1978 |
G.U.n°140 del 24.05.1983 Medaglia O.V.C. |
Alla Memoria |
CRISCI Giovan Battista |
19.05.1978 |
G.U.n°140 del 24.05.1983 |
Medaglia d’oro al valor civile |
Cenni Storici
Nata il 21 aprile 1990 da una costola della più anziana Sezione di Lucca ad iniziativa dell’Ispettore Capo Lorenzini Renzo, vera istituzione locale che la presiede ancor oggi a 26 anni dall’atto fondativo. Con i suoi 120 associati ha ereditato da Lucca l’organizzazione delle celebrazioni annuali del 22 ottobre in memoria dell’eccidio di Querceta dove il 22.10.1975 furono uccisi a seguito di un conflitto a fuoco con i criminali comuni, poi rivelatisi appartenenti alla fazione Lotta armata per il comunismo, Massimo Batini e Giuseppe Federighi, gli Appuntati Armando Femiano e Giuseppe Lombardi ed il Brigadiere Giovanni Mussi e dove rimase gravemente ferito il Mar. Giovan Battista Crisci, tutti dipendenti del locale Commissariato Viareggino. A memoria del sacrificio delle tre vittime del dovere, a cui fu riconosciuta nel 1978 assieme al Crisci la concessione della M.O. al Valor Civile, è eretto in Querceta un Cippo ed intitolata una strada di Viareggio. La Sezione, inoltre, ha promosso l’intitolazione di un piazzale alla memoria di Emanuele Petri, altro poliziotto ucciso dalle Nuove Brigate Rosse. Oltre alle attività istituzionali di assistenza ai soci ed alle manifestazioni locali, la Sezione è spesso presente alle iniziative lucchesi vantando una partecipazione sempre apprezzata nella società civile.
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2016
Sezione di Pistoia “Oreste Bertonieri”
Albo D’onore dei Presidenti
Nome |
Inizio Mandato |
Fine Mandato |
|
---|---|---|---|
1°) Giuseppe Brusi |
28.04.1988 |
01.06.2002 |
|
2°) Mario Cascio |
02.06.2002 |
01.06.2006 |
|
3°) Renzo Scipioni |
02.06.2006 |
in carica |
in carica |
Caduti in provincia presenti nel Sacrario della Polizia di Stato
Guardia Nesti Giovanni deceduto in Jugoslavia (00. 06.1944); Guardia Ronco Leonardo (16.08.1948); Guardia Marzella Luigi (06.07.1953); Guardia Piccoli Domenico (30.04.1966) ; Appuntato Colaianni Gino (16.05.1968); V.Questore Reggioli Carlo (11.10.1974); Appuntato Lucchesi Bruno (23.10.1976); Agente Scelto Bertoneri Oreste (12.03.1987).
Sono ricordati come caduti per cause di servizio
Guardia Bartolini Giuseppe ( 24.10.1943)
Le più alte ricompense di cui si fregia la Sezione
BERTONERI Oreste |
05.05.1987 |
Medaglia d’oro al valor civile |
Cenni Storici
La Sezione di Pistoia, fondata il 28 aprile 1988 dal Cav. Giuseppe Brusi è intitolata all’Agente scelto Oreste Bertoneri, ucciso il 13 marzo 1987 nel corso di una cruenta rapina ed insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile. Presieduta da nove anni dal sensibile ed attivo Cav. Renzo Scipioni, annovera nelle sue file 126 associati fra cui la vedova di Filippo Raciti Maria Grasso che ha sfilato da Alfiere portabandiera sezionale al Raduno Nazionale di Salerno. La Sezione ha intestato a Raciti un complesso sportivo nel Comune di Quarrata ed ha promosso l’intitolazione dell’Aula Magna della Questura ed una targa negli Uffici della Squadra Mobile a Bertoneri Oreste al cui ricordo è stata dedicata anche l’intitolazione di una strada cittadina. Non manca di celebrare nel corso di tutte le ricorrenze istituzionali le proprie sette vittime del dovere Carlo Raggioli, Gino Colaianni, Domenico Piccoli, Luigi Marzella, Giuseppe Bartolini, Bruno Lucchesi e Luca Benicasa . Nel corso degli ultimi anni la Sezione, valendosi dell’impegno promozionale di Maria Grasso, ha organizzato importanti convegni e manifestazioni di rilievo nazionale sulla sicurezza negli Stadi e nello sport, con la partecipazione di notissimi giornalisti e vecchie e giovani glorie del calcio. Presente nell’attività di volontariato e di assistenza verso gli associati, la Sezione svolge con continuità iniziative verso i giovani per sensibilizzarli alle tematiche della sicurezza e della partecipazione attiva nella società civile.
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2016
Sezione di Montecatini
Albo D’onore dei Presidenti
Nome |
Inizio Mandato |
Fine Mandato |
---|---|---|
1°) Carissimo Mazzolini |
21.03.1987 |
990 |
2°) Vasco Gaddi |
1990 |
1998 |
3°) Gino Longobardi |
1998 |
2002 |
4°) Marco Acerra |
2002 |
in carica |
Caduti in provincia presenti nel Sacrario della Polizia di Stato
Appuntato Lucchesi Bruno (23. 10.1976).
Cenni Storici
La Sezione di Pisa, creata nel luglio del 1978 (CN del 6.9.78) su iniziativa del Dr. Niccolò Lucchese è attualmente presieduta da Sergio Rescigno. La compagine sociale , che annovera stabilmente 290 iscritti, è sempre memore delle sue sedici vittime del dovere che non manca di ricordare in occasione delle celebrazioni in memoria dei caduti. Significativamente presente nella società civile con iniziative di rilievo nazionale, ha organizzato nel 2010 il “1° Corso di Sicurezza Stradale” coinvolgendo gli Istituti scolastici di secondo grado e numerosi enti pubblici interessati alla specializzazione del proprio personale. Vanta da anni una ben organizzata struttura di Protezione Civile che ha assunto carattere regionale e che, assieme a quelle di Ivrea e Caltanissetta iscritte all’Albo Nazionale, rappresentano le organizzazioni trainanti e di riferimento per la definitiva pianificazione dell’ANPS nel settore specifico.- Nel cortile interno della Caserma Mameli è apposta una Lapide in onore dei caduti durante il II conflitto mondiale ed ogni anno nel mese di giugno celebra gli otto poliziotti fucilati dai nazisti in loc. la Rosa di Torricciola . Si tratta di 7 giovani guardie di P.S. che condotti dal sottotenente Vittorio Labate , indisponibili a operare sotto la Repubblica Sociale, avevano abbandonato la Questura di Livorno ed armati cercavano di raggiungere le Brigate Garibaldi per unirsi alla lotta partigiana. Bloccati dalle truppe tedesche il 19.06.1944 e sottoposti a torture per quattro giorni al fine di fargli confessare l’ubicazione delle formazioni partigiane, innanzi al caparbio silenzio venivano fucilati la mattina del 23 giugno. A tutte le vittime è stata conferita la Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Fortemente accreditata nella società civile, oltre all’attività di assistenza ed ausilio ai soci, la Sezione è sempre presente nelle manifestazioni pubbliche fornendo scorte tecniche ed assistenza nella viabilità, e svolge periodiche iniziative didattiche e valoriali nelle scuole.
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2016
Sezione di Pisa
Albo D’onore dei Presidenti
Nome |
Inizio Mandato |
Fine Mandato |
---|---|---|
1°) Niccolò Lucchese |
06.09.1978 |
- |
2°) D’Andrea |
- |
- |
3°) Salvatore Jacolina |
- |
- |
4°) Sergio Rescigno |
2006 |
in carica |
Caduti in provincia presenti nel Sacrario della Polizia di Stato
Applicato Bianchi Nicola (05.02.1872); Guardia Di Pietro Emidio (28.06.1943); Brig. Ferraro Giuseppe (31.08.1943); Guardia Chiarenza Antonino (31.08.1943); Maresc. Carrisi Crocifisso (11.08.1944); Guardia Aus. Dell’Omodarme Luciano (25.08.1944); Guardia Di Sano Luigi (…08.1944);Cap. Orlandi Orlando (10.10.1944);
Sono ricordati come caduti per cause di servizio
Guardia Prampolini Vitale (19.11.1905); Ispettore Capo Fustaino Nicola (30.04.2007).
Cenni Storici
La Sezione di Pisa, creata nel luglio del 1978 (CN del 6.9.78) su iniziativa del Dr. Niccolò Lucchese è attualmente presieduta da Sergio Rescigno. La compagine sociale , che annovera stabilmente 290 iscritti, è sempre memore delle sue sedici vittime del dovere che non manca di ricordare in occasione delle celebrazioni in memoria dei caduti. Significativamente presente nella società civile con iniziative di rilievo nazionale, ha organizzato nel 2010 il “1° Corso di Sicurezza Stradale” coinvolgendo gli Istituti scolastici di secondo grado e numerosi enti pubblici interessati alla specializzazione del proprio personale. Vanta da anni una ben organizzata struttura di Protezione Civile che ha assunto carattere regionale e che, assieme a quelle di Ivrea e Caltanissetta iscritte all’Albo Nazionale, rappresentano le organizzazioni trainanti e di riferimento per la definitiva pianificazione dell’ANPS nel settore specifico.- Nel cortile interno della Caserma Mameli è apposta una Lapide in onore dei caduti durante il II conflitto mondiale ed ogni anno nel mese di giugno celebra gli otto poliziotti fucilati dai nazisti in loc. la Rosa di Torricciola . Si tratta di 7 giovani guardie di P.S. che condotti dal sottotenente Vittorio Labate , indisponibili a operare sotto la Repubblica Sociale, avevano abbandonato la Questura di Livorno ed armati cercavano di raggiungere le Brigate Garibaldi per unirsi alla lotta partigiana. Bloccati dalle truppe tedesche il 19.06.1944 e sottoposti a torture per quattro giorni al fine di fargli confessare l’ubicazione delle formazioni partigiane, innanzi al caparbio silenzio venivano fucilati la mattina del 23 giugno. A tutte le vittime è stata conferita la Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Fortemente accreditata nella società civile, oltre all’attività di assistenza ed ausilio ai soci, la Sezione è sempre presente nelle manifestazioni pubbliche fornendo scorte tecniche ed assistenza nella viabilità, e svolge periodiche iniziative didattiche e valoriali nelle scuole.
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2016
Sezione di Grosseto
Albo D’onore dei Presidenti
Nome |
Inizio Mandato |
Fine Mandato |
|
---|---|---|---|
1°) Mario Buongristiani |
19.09.1975 |
23.10.1978 |
|
2°) Mario De Cicco |
27.06.1979 |
03.06.1985 |
- |
3°) Mario Abballe |
03.06.1985 |
29.02.1988 |
|
4°) Roberto Benassi |
29.02.1988 |
27.10.1995 |
|
5°) Giuseppe Princi |
14.11.1995 |
29.02.1996 |
|
6°) Domenico Boschi |
09.02.1996 |
14.07.1996 |
|
7°) Alberico Eleuteri |
15.07.1996 |
29.09.2004 |
|
8°) Nicola Tirabassi |
29.09.2004 |
29.09.2008 |
|
9°) Rocco Eleuterio Marsella |
29.09.2008 |
29.09.2012 |
|
10°) Mirto Corsetti |
29.09.2012 |
in carica |
Sono ricordati come caduti per cause di servizio
Commissario Carrozza Salvatore (14.04.1944); Commissario Scalone Sebastiano (11.06.1944).
Cenni Storici
Costituita nel luglio del 1975 (C.N. di ratifica del 19.9.75) dal Magg. in aus. Buongristiani Mario è intitolata alla Guardia Aggiunta Giacomo Cassinelli, ucciso con una coltellata il 13.4.1948 durante gli scontri con manifestanti. Annovera oltre 150 associati guidati dal Presidente Corsetti Mirto e ricorda nelle celebrazioni istituzionali le sue cinque vittime del dovere (Giacomo Saporito 1903; Francesco Passetti 1943; Salvatore Carrozza 1944; Sebastiano Scalone 1944 e Angelo Tasselli). Nel corso della sua quarantennale attività ha progressivamente conquistato una presenza significativa nella società civile maremmana, dove si è distinta per la sua sensibile presenza filantropica e per le iniziative nel settore ambientale. La presenza periodica nelle scuole e l’attenta cura del corpo sociale, legato da forti vincoli di solidarietà , ha di recente espresso ampia disponibilità nell’ambito delle ricerche in materia storiografica.
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2016
Sezione di Massa Carrara
Albo D’onore dei Presidenti
Nome |
Inizio Mandato |
Fine Mandato |
---|---|---|
1°) Romolo Chiaromonte |
17.06.1974 |
04.11.1988 |
2°) Antonio Simoncelli |
05.11.1988 |
12.04.1992 |
3°) Angelo Rossi |
13.04.1992 |
19.10.1997 |
4°) Andrea Vinchesi |
17.11.1997 |
27.04.1004 |
5°) Antonio Pitardi |
28.04.2004 |
17.02.2012 |
6°) Antonino Bruno |
26.03.2013 |
in carica |
Caduti in provincia presenti nel Sacrario della Polizia di Stato
Guardia Ingusci Egidio (30.03.1953); Appuntato Pieroni Gabriello (22.10.1972); .
Sono ricordati come caduti per cause di servizio
Guardia Ingusci Egidio (30.03.1953); Appuntato Pieroni Gabriello (22.10.1972); .
Cenni Storici
La Sezione di Massa , fondata il 17.06.1974 dal Maresciallo Romolo Chiaromonte si presenta oggi con 124 associati guidati dal Presidente Cav. Antonino Bruno ed è intitolata a Giovanni Mussi, una delle tre vittime della strage di Querceta (LU), cui è intestata anche una piazza cittadina. Partecipe annualmente alle significative celebrazioni per l’eccidio, non manca di ricordare le proprie quattro vittime del dovere (Giuseppe Salvia 1944- Egidio Ingusci 1953- Antonio Piras 1972 e Gabriello Pieroni 1972) legandone il sacrifico agli indelebili valori dell’appartenenza e dell’altruismo. Fortemente impegnata nell’attività previdenziale ed assistenziale che si spinge ben oltre la compagine sociale locale, svolge attività di promozione del Sodalizio nella società civile presenziando a tutte le celebrazioni istituzionali, con attività di volontariato e con la sensibilizzazione ai valori della giustizia e della sicurezza nelle scuole medie inferiori.
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2016
Sezione di Lucca
Albo D’onore dei Presidenti
Nome |
Inizio Mandato |
Fine Mandato |
---|---|---|
1°) Alberico Angerilli |
10.08.1973 |
17.09.1978 |
2°) Remo Gavazzi |
02.09.1978 |
01.02.1995 |
3°) Corrado Mazzotta |
02.02.1995 |
27.06.1997 |
4°) Remo Gavazzi |
28.06.1997 |
21.02.1999 |
5°) Antonino Neri |
22.02.1999 |
15.01.2011 |
6°) Salvatore Bono |
16.01.2011 |
18.01.2015 |
7°) Pasquale De Carlo |
19.01.2015 |
in carica |
Caduti in provincia presenti nel Sacrario della Polizia di Stato
Delegato P.S. Barzanti Amilcare (–.08.1884); Guardia Pompei Giuseppe (31.01.1896) ; S.Brig. Antonelli Giuseppe (25.08.1896);S.Ispett. Investigativo Cucchiara Antonio (18.08.1922); Guardia Bennati Gino (10.08.1944); Guardia Miola Armando (28.08.1944); Guardia Aus. Pasquinelli Giuseppe (09.09.1944); Guardia Puccetti Dino (22.03.1945); Appuntato Lombardi Giuseppe (22. 10.1975); Brig. Mussi Gianni (22.10.1975); Appuntato Femiano Armano (22.10.1975); Appuntato Nanini Carlo (29.12.1982).
Sono ricordati come caduti per cause di servizio
Guardia Musci Alberigo ( 27.02.1881); Guardia Scelta Milani Giovanni Giuseppe (06.01.1944); Appuntato Di Salvatore Nello (26.11.1976); Vice Sovrintendente Nuti Alessandro (17.12. 2010).
Le più alte ricompense di cui si fregia la Sezione
FERMIANO Armando |
19.05.1978 |
G.U.n°140 del 24.05.1983 |
Medaglia O.V.C.- Alla Memoria |
LOMBARDI Giuseppe |
19.05.1978 |
G.U.n°140 del 24.05.1983 |
Medaglia O.V.C.- Alla Memoria |
MUSSI Gianni |
19.05.1978 |
G.U.n°140 del 24.05.1983 |
Medaglia O.V.C.- Alla Memoria |
CRISCI Giovan Battista |
19.05.1978 |
G.U.n°140 del 24.05.1983 |
Medaglia d’oro al valor civile |
Cenni Storici
Istituita il 10 agosto 1973 da Angerilli Alberico, l’ultraquarantenne sezione è attualmente condotta dal Presidente De Carlo Pasquale ed annovera fra le sue file 224 soci. Raccolta e memore attorno ai suoi 17 caduti nell’adempimento del dovere, è intitolata a Nuti Alessandro, Vice-Sovrintendente della Polizia Stradale rimasto paralizzato a seguito di un grave incidente stradale e morto dopo otto anni di sofferenze. Ad appena due anni dalla sua costituzione, il 22 ottobre del 1975, è stata profondamente scossa dall’eccidio di Querceta ove, in un conflitto a fuoco con la criminalità comune, sono rimasti uccisi Giuseppe Lombardi, Armando Femiano, Giovanni Mussi e gravemente ferito Giovan Battista Crisci, tutti appartenenti al Commissariato di Viareggio. A riconoscimento del valore dei poliziotti vennero concesse quattro M.O.VC. di cui tre alla memoria ed al Crisci venne riconosciuta anche la M.A.V.M.- Sul luogo dell’eccidio è posto un cippo a ricordo dei fatti ove ogni anno, in unione alla Sezione di Viareggio, dopo la sua costituzione nel 1990, viene celebrata la memoria di questi uomini ed i valori di legalità e giustizia legati al loro sacrificio. La Sezione ha promosso l’Intitolazione della sede della Polstrada di Lucca all’Appuntato Nanini Carlo, deceduto nel 1982 per causa di servizio, mentre nel 2012 ha fatto dono del tricolore alla Scuola Media Statale Carducci, in occasione del 60° anniversario. Assiduamente presente in tutte le manifestazioni istituzionali, non manca di intervenire periodicamente nelle scuole per trattare le problematiche della sicurezza e legalità accompagnandola con attività di volontariato e di sostegno ai sodali.
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2016
Sezione di Siena
Albo D’onore dei Presidenti
Nome |
Inizio Mandato |
Fine Mandato |
---|---|---|
1°) Carmine Mele |
31.01.1969 |
1972 |
1°) Spartaco Raffo |
15.08.1970 |
- |
2°) Pericle Mangiavacchi |
- |
- |
3°) Angelo Illuminati |
- |
- |
4°) Leonardo Durante |
- |
- |
5°) Giorgio Morganti |
- |
in carica |
N.B.
Non risulta inserito fra i Presidenti il Dr. Marino Botti presidente della Sezione di Siena nel 1984 quando ha inaugurato il Monumento ai Caduti della Polizia nei giardini della Lizza.
(Vedi Fiamme Oro N° 12 – Dic. 1984, presente sul Sito Nazionale www.assopolizia.it)
Caduti in provincia presenti nel Sacrario della Polizia di Stato
Guardia Piselli Giuseppe (11.06.1944); Maresciallo Virgilio Raniero (16.07.1948); Guardia Carloni Giovanbattista (16.07.1948); Guardia Pesci Gildo (26.05.1958); Agente Di Simone Emanuele (08.04.1994)
Sono ricordati come caduti per cause di servizio
Guardia Canobbio Battista (02.06.1944)
Cenni Storici
La Sezione di Siena, fondata il 15 agosto 1970 dal M.llo Spartaco Raffo raccoglie attualmente 104 associati con alla Presidenza Il Sov. Giorgio Morganti ed è intestata alla figura di Carmine Bovo. Appuntato delle Guardie di P.S., Carmine Bovo ha incarnato per lunghi anni l’anima e lo spirito associativo. Attivissima anche nel settore previdenziale nei primi lustri dalla sua costituzione, la sezione, che celebra solennemente i suoi 4 caduti per servizio, è stata ed è sempre partecipe delle più solenni celebrazioni pubbliche con le Associazioni Combattentistiche e d’Arma e promuove iniziative di volontariato nell’assistenza alle categorie deboli dove ha avuto modo di distinguersi per generosità ed altruismo. In occasione del Natale 2014, dopo un’assidua raccolta fondi fra i suoi associati e simpatizzanti, ha concretizzato un’importante donazione al Reparto di Pediatria dell’Ospedale “ Le Scotte” con gratificante ritorno di immagine per il Sodalizio. Nel corso del 2015 il Consiglio ha progettato un programma di inserimento dell’Associazione nelle manifestazioni cittadine legate al famosissimo Palio di Siena, iniziativa che potrebbe assumere rilevanza nazionale affiancandosi ai recenti patrocini dati dall’ANPS alla serie televisiva “Gli Anni Spezzati” ed alla pubblicazione del libro storico di Trani e Marangione sui “Martiri Dimenticati” della lotta al nazifascismo nella provincia di La Spezia.
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2016
Sezione di Livorno
Albo D’onore dei Presidenti
Nome |
Inizio Mandato |
Fine Mandato |
---|---|---|
1°) Carmine Mele |
31.01.1969 |
1972 |
2°) Gaetano Aita |
1972 |
1981 |
3°) Michele Cascavilla |
1981 |
1983 |
4°) Carlo Piero Ortona |
1984 |
1988 |
5°) Lido Bettini |
1988 |
1996 |
6°) Andrea Pignoletti |
1996 |
2014 |
7°) Claudio Cincinelli |
2014 |
2014 |
8°) Pierfrancesco Galante |
Maggio 2015 |
in carica |
Caduti in provincia presenti nel Sacrario della Polizia di Stato
Guardia Ferrini Mario (27.10.1864); Guardia Barbini Luigi (09.05.1884);Guardia Mannu Agostino (15.03.1891); Brigadiere Strazzieri Nicolò (24.11.1898); Guardia Sanna Giovanni Antonio (27.12.1903); V.Brig. Bucci Nicola (23.06.1944); Guardia Cannata Giovanni (23.06.1944); Guardia Citro Francesco (23.06.1944); Guardia Aus. Copernico Washington (23.06.1944); Sottotenente Labate Vittorio (23.06.1944) ; Guardia Aus.Petrucchi Umberto (23.06.1944); Guardia Aus. Marinai Orlando (23.06.1944); Guardia Aus. Tomietto Orlando (23.06.1944); Maresc. Donateo Giuseppe (10.01.1945); Guardia Bellucci Remigio (27.07.1946); Guardia Biagini Silvano (21.11.1946); Guardia Rossi Fausto (07.12.1946); Brig. Nocentini Novello (02.04.1947); Guardia Lanzi Giorgio (14.07.1948); Guardia Telleri Giovanni (02.05.1950);Guardia Martino Antonio (29.07.1953); Guadia Mazzola Salvatore (25.10.1953); Guardia Nucciotti Feso (03.07.1956);Guardia Sc. Maccioni Domenico (10.09.1969); Guardia Scelta Conte Antonio (0.07.1976); Ag.Scelto Azzolino Salvatore (16.08.1991);
Sono ricordati come caduti per cause di servizio
Commissario Muzii Beniamino (11.06.1914); Brigadiere Bontempelli Edmondo (9.11.1943); Brigadiere Riva Ernesto (28.11.1959).
Le più alte ricompense di cui si fregia la Sezione
Mario Canessa |
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Medaglia A.V.C. – Deceduto |
Cenni Storici
Costituita il 29.04.1969 da Carmine Mele (Magg. Aus.) si fregia assieme alla Sezione di Firenze di aver contribuito alla fondazione dell’ANGPS-ANPS . Dopo un lungo periodo di stanca, solo di recente la Sezione ha ripreso vigore superando i 100 associati sotto la guida del commissario Carmelo Giarratana e del nuovo Presidente Pierfrancesco Galante, a cui è stata affidata la rinascita e l’impegno del sodalizio locale. Profondamente legata al culto dei suoi 29 caduti per servizio, la sezione condivide con quella pisana le celebrazioni del giugno di ogni anno in memoria della strage di Torricciola, ove in Loc. “La Rosa” innanzi ad una Lapide ivi posta a perenne memoria dai Comuni di Pisa e Livorno, viene ricordato l’eccidio di otto poliziotti appartenenti alla Questura di Livorno fucilati dai tedeschi il 23.06.1944 in quanto aderenti alla resistenza partigiana ed indisponibili a supportare l’azione nazista di deportazione degli ebrei. La sezione, oltre all’attività diretta a cementare i vincoli associativi è stata ed è costantemente presente alle varie manifestazioni pubbliche locali di cui si ricorda quella del 2011 Celebrata presso la Sala del Consiglio Comunale labronico allorchè venne concessa la prestigiosa “Livornina D’Oro” al poliziotto dr. Mario Canessa, Giusto Fra Le Nazioni e M.A.V.C. .
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2016
Sezione di Firenze “Fausto Dionisi”
Albo D’onore dei Presidenti
Nome |
Inizio Mandato |
Fine Mandato |
---|---|---|
1) Giulio Nicolella |
10.02.1969 |
09.05.1979 |
2) Aldo Misuri |
10.05.1979 |
10.05.1980 |
3) Lodovico Minigrilli |
11.05.1980 |
12.02.1993 |
4) Luigi Patriarca |
12.03.1993 |
30.03.1997 |
5) Mario Ferraro |
31.03.1997 |
13.04.2011 |
6) Sergio Tinti |
14.04.2011 |
In Carica |
Caduti in provincia presenti nel Sacrario della Polizia di Stato
Guardia Durando Antonio (11.12.1864); Brig. Mancini Giuseppe (17.10.1897); CommissarioCangiano Giuseppe (29.08.1920); Brig. Loi Luigi (20.02.1921); Maresciallo Luciani Luciano (18.08.1944); Guardia Rossi Donatello (08.09.1944); Guardia Mancioppi Oliviero (20.04.1948); Brig. Forino Michele (31.01.1951); Guardia Erasmi Mario(22.06.1952); Guardia Finizzi Giuseppe (06.08.1952); Agente Cibini Massimo (07.08.1967); Vice Q.Aggiunto Reggioli Carlo (11.10.1974); Appuntato Ceravolo Giovanni (24.01.1975); Brig. Falco Leonardo (24.01.1975); GuardiaDionisi Fausto (20.01.1978 ); Maresciallo Lo Bue Alfonso (16.01.1981); AgenteRinaldi Mauro (29.12.1982); Agente Aus. Carli Pierluigi (28.03.1984); Agente Aus. Gorini Alessandro (28.03.1984); Agente in prova Mazzillo A.Maria (07.06.1995); Agente Costantini Gianfranco (08.08.2000); Sovrintendente Niutta Francesco deceduto in Bosnia (20.11.2003).
Sono ricordati come caduti per cause di servizio
Guardia Fiorentini Giuseppe (24.09.1867); Ispettore Capo Sartoni Tommaso ( 21.01.1897) Commissario Castagnacci Angelo (02.11.1936); Guardia Mantovani Giovanni (26.08.1940); Guardia Nardelli Corrado(15.01.1944); Guardia Ceccherini Angelo (11.03.1944); Guardia Cialini Francesco ( 02.06.1944); ViceBrig. Spina Luigi (18.08.1944); Brig. Bazzoni Antonio (02 04.1960); Appuntato Casini Vittorio (09.02.1975); Ag. Ausiliario Gasbarro Gino (01.10.1992); Agente Scelto Romeo Sergio (06.01. 2006); Ass. Capo Giordano Vittorio (16.03 2013).
Le più alte ricompense di cui si fregia la Sezione
DIONISI Fausto |
09.06.1979 |
G.U.n°270 del 01.10.1984 |
Medaglia d’oro al valor civile |
CERAVOLO Giovanni |
12.05.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O. n° 187 |
Medaglia d’oro al merito civile |
FALCO Leonardo |
12.05.2004 |
G.U.n°200 del 29.8.2006 S.O. n° 187 |
Medaglia d’oro al merito civile |
Dionisi , Ceravolo e Falco sono stati inoltre insigniti della Medaglia d’Oro alla Memoria quali Vittime del Terrorismo.
Cenni Storici
Costituita il 10.02.1969 da Giulio Nicolella (Sott.riserva) vanta, assieme alla sezione di Livorno, il prestigioso titolo di sezione fondatrice dell’ANGPS-ANPS ed è intitolata alla M.O.V.C. Fausto Dionisi, ucciso il 20 gennaio 1978 in un conflitto a fuoco dai terroristi di “Prima Linea”. La figura di Fausto Dionisi, a seguito di iniziative sezionali, è ricordata con la dedica a suo nome del Salone d’Onore della Questura e nella toponomastica cittadina, su iniziativa del Comune di Firenze, con una targa affissa in Via delle Casine, luogo del delitto, e con l’intitolazione della Strada ove è ubicata la Caserma Fadini della P.S.. La Sezione, che annovera 405 associati con la presidenza attuale di Sergio Tinti, onora in tutte le ricorrenze istituzionali le sue numerose vittime del dovere e caduti per servizio fra cui le M.O.M.C. Giovanni Ceravolo e Leonardo Falco in forza al Commissariato di Empoli ed uccisi il 24.01.1975 dal terrorista nero Mario Tuti.- Un parte degli ambienti della Sezione, la quale è dotata di una piccola emeroteca che raccoglie numerosi numeri della riviste Polizia Moderna e Fiamme d’Oro, è interamente dedicata ad una mostra di antichi cimeli e manifesti originali, aventi valenza museale ed è oggetto di periodiche visite da parte delle scolaresche in occasione delle celebrazioni istituzionali. Il Consiglio, che nel 2012 ha favorito in forma determinante la costituzione della sede americana di New York ed attualmente è in parte occupato in ricerche storiche e sul medagliere della Polizia, organizza annualmente le celebrazioni del 20 gennaio e del 29 agosto, per la commemorazione di Dionisi e del commissario Giuseppe Cangiano- ucciso a Firenze nel 1920, nel corso di un servizio di ordine pubblico, da mano anarchica- e segue le molteplici attività di volontariato nelle scuole e nell’assistenza ai soci. Periodiche mete culturali, viaggi all’estero e la partecipazione alla convegnistica sulla sicurezza e sulla legalità, completano un quadro operativo, arricchito anche dal gruppo motociclisti, costituito nel maggio 2014, di presenza attiva dell’associazione nella società civile.
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2016
Come inoltrare diffida all’INPS e documenti per il ricorso
Ricorso perequazione: prescrizione ed altri quesiti.
Consigli ai Ritardatari
Indichiamo nella Tabella sottostante le Fasce pensionistiche create in Applicazione D.L. n°65/2015 convertito in Legge 17.07.2015 nr. 109 in attuazione della Sent. Cost. 70/2015. Esclusa la prima fascia che è stata rivalutata al 100%, i pensionati che rientrano in tutte le altre fasce possono agire per la tutela del diritto alla perequazione piena con atto di diffida-messa in mora all’INPS e ricorso giurisdizionale.
Importi Lordi
1° Fascia) 100% per le pensioni pari o inferiori ad €. 1.405,05 |
2° Fascia) 40% per le pensioni superiori ad €. 1.405,05 e pari o inferiori ad €. 1.873,40 |
3°Fascia) 20% per le pensioni superiori ad €. 1.873,40 e pari o inferiori ad €. 2.341,75 |
4°Fascia) 10% per le pensioni superiori ad €. 2.341,75 e pari o inferiori ad €. 2.810,10 |
5°Fascia) 00% Superiori ad €. 2.810,10 cioè superiore a 6 volte il Tratt. Minimo |
Ai percettori di pensione rientranti nelle fasce sopra indicate e che sono andati in pensione anteriormente al 31.12.2011 (Colpiti in pieno dal blocco Fornero e dal D.L. 65/2015-L.109/2015), o che sono andati in pensione nel corso del 2012/2013 (Colpiti solo parzialmente dalla normativa citata), i quali non abbiano ad oggi intrapreso alcuna iniziativa oppure che abbiano inviato la diffida-messa in mora dell’INPS nel corso del 2015, si consiglia di redigere atto di diffida-messa in mora dell’INPS (scarica modello) e di inviarlo per Raccomandata Ricevuta di Ritorno alla sede INPS territorialmente competente (Quella che paga la pensione), conservando gelosamente 1° Copia della Diffida-messa in mora; 2° la ricevuta di spedizione della raccomandata;3° la ricevuta di ritorno della stessa.- Attenzione non è necessario, né ha alcun rilievo che l’INPS risponda alla richiesta.
Con la diffida-messa in mora dell’INPS, il pensionato interrompe la prescrizione per 5 anni mantenendo vivo il diritto al rimborso della perequazione ed al ricalcolo della pensione sino al 2021.
Il diritto al rimborso ed al ricalcolo della pensione, sarà possibile solo in caso di dichiarazione di incostituzionalità del DL 65/2015 e della legge di conversione 109/2015, normativa rispetto alla quale la magistratura di merito ha già sollevato, sotto vari profili, ben NOVE questioni di legittimità costituzionale (clicca qui per articolo) rispetto alle quali la Corte Costituzionale dovrà pronunziarsi nel corso del 2017 massimo entro la primavera 2018.
Inviata la raccomandata di diffida-messa in mora all’INPS, il pensionato potrà scegliere se assumere una posizione di attesa, oppure se proporre il ricorso giurisdizionale alla Corte dei Conti Regionale (In caso di pensioni pubbliche) o al Tribunale Sez. Lavoro (In caso di pensioni private) aspettando la pronunzia del Giudice delle Leggi.
Ove la Corte Costituzionale dovesse dichiarare l’incostituzionalità anche del Dl. 65/2015-L.109/2015, si possono aprire diversi scenari giuridici, da quella di nuova attuazione della decisione costituzionale con un ulteriore legge oppure altre iniziative governative o amministrative da parte dell’INPS, per es. ricalcolo della pensione e corresponsione dilazionata degli arretrati.
Di massima, comunque, solo ove la decisione della Suprema Corte portasse al riconoscimento del diritto del pensionato all’integrale o parziale recupero della perequazione, avremo due situazioni:
A) i pensionati che hanno fatto solo la diffida-messa in mora, i quali dovranno seguire la via amministrativa, facendo nuova domanda all’Ente per il pagamento del dovuto ed il ricalcolo della pensione, attendere risposta e, solo in caso di silenzio-rifiuto, proporre ricorso giurisdizionale;
B) i pensionati che hanno fatto ricorso in giudizio, avranno invece la possibilità, più rapida, di definire la cessazione della materia del contendere in sede processuale negoziando con l’INPS la propria posizione per quantificare arretrati e fissare il ricalcolo della pensione.
Si tratta di due scelte strategiche o di due linee operative , le quali, comunque, fatti salvi imprevedibili contingenze, dovrebbero portare, anche se con tempistiche diverse, agli stessi risultati finali, cioè al recupero degli arretrati ed al ricalcolo dell’importo pensionistico rivalutato.
Lo Studio Legale Chessa, è disponibile a seguire sia la fase del ricorso giudiziale (Per gruppi di almeno 10 pensionati) che quella amministrativa per l’eventuale esecuzione delle decisione della Corte Costituzionale, al costo di €. 100,00 onnicomprensivi di IVA e CAP, oltre all’8% sulle somme riscosse con accordi da assumersi via mail .
L’art 2935 del codice civile (Decorrenza della prescrizione) così dispone: ” La prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere”.
I milioni di pensionati italiani che hanno subito il blocco dell’adeguamento della prestazione previdenziale per effetto della c.d Legge Fornero, si stanno domandando in questi giorni da quando decorre la prescrizione del mio diritto a chiedere gli arretrati in virtù dell’intervento della Corte Costituzionale? Qual’è il termine di prescrizione? C’è un termine per esperire l’azione giudiziale?
Cerchiamo di rispondere ai quesiti facendo riferimento a coloro che sono andati in pensione prima del 31.12.2011.
1) La prescrizione inizia a decorrere dalla scadenza di ciascun rateo pensionistico per il quale non sia stata riconosciuta la perequazione (Cass. n. 3437/1999), quindi i termini di prescrizione decorrono dal mese di Gennaio 2012 e così via per ogni mese a seguire;
2) Il termine di prescrizione del diritto alla rivalutazione del trattamento pensionistico è quinquennale, per cui la data della prima scadenza dei termini di prescrizione è quella del 31/12/2016 relativamente alle somme dovute e non riconosciute sulla mensilità pensionistica di Gennaio 2012, mentre il Febbraio 2012 si prescriverà a gennaio 2017 e così di seguito.
3)Per interrompere la prescrizione è necessario inviare un atto che valga a costituire in mora il debitore ( art 2943 c.c.), per cui è necessario inviare alla sede Inps territorialmente competente una lettera raccomandata a/r contenente la diffida all’Istituto con il quale, stante la prognosi di incostituzionalità avanzata in ben nove questioni di legittimità del DL. 65/2015 e della Legge di conversione 109/2015, si chiede il riconoscimento della piena perequazione sul trattamento pensionistico liquidato negli anni 2012-2013- 2014- 2015 e 2016.Scarica il modulo.
4) Per i ritardatari che dovessero inviare la Diffida all’INPS nel corso del 2017, non vi saranno particolari conseguenze, se non quelle di aver perso alcuni mesi di calcolo della perequazione, per es. chi invia la diffida a maggio 2017 avrà perso la perequazione per i mesi di gen-aprile 2012 ma l’avrà salvata per il periodo successivo cioè dal maggio 2012 sino al dicembre 2013 ed ai mesi degli anni successivi;
5) Non vi è un termine perentorio per fare il ricorso giudiziale, in quanto il pensionato può attendere semplicemente gli esiti della sentenza della Corte Costituzionale sulla Poletti e poi agire in via amministrativa; oppure se invece presenta il ricorso giudiziario contro l’INPS (Corte dei Conti o Tribunale del Lavoro a seconda della tipologia della pensione percepita) definirà la questione in sede processuale.
6) Il termine di “decadenza triennale” da alcuni richiamato, non trova applicazione nella nostra vicenda.
Infatti, secondo consolidati orientamenti giurisprudenziali di merito e di legittimità ( Cass n. 209/2000 e Corte Di App. Roma Lav del 28/03/2007) il termine di decadenza previsto dall’art 47 del DPR n. 639/1970 ( trattamenti pensionistici, prestazioni riconosciute solo in parte o il pagamento di accessori del credito) non può trovare applicazione quando la domanda giudiziale sia finalizzata ad ottenere il solo adeguamento automatico della prestazione previdenziale.
7) In punto di efficacia delle sentenze della Corte Costituzionale che dichiarano l’illegittimità costituzionale di una norma, in quanto sentenze di accoglimento, hanno efficacia nei confronti di tutti ovvero “erga omnes” , con la conseguenza che, la sentenza n. 70/2015 ove il Governo e il Legislatore non fossero intervenuti, avrebbe trovato immediata applicazione da parte dell’Inps in favore di tutti i pensionati.
Nella stessa situazione, pertanto, verremo a trovarci in ipotesi di declaratoria di incostituzionalità della Legge Poletti, la quale importerà l’applicazione in favore di tutti l’obbligo per l’INPS di effettuare il ricalcolo della pensione e la liquidazione degli arretrati, fatta eccezioni per quelli nei cui confronti si è prescritto il diritto . Di qui la necessità per tutti di inviare almeno l’atto di diffida all’INPS.
Il Cons.Naz. e Delegato Regionale
Avv.to Guido Chessa
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per Ricorso presso la
Corte Europea
dei Diritti dell’Uomo
Per Informazioni e Ricorsi
Contattare Avvocato
Guido Chessa
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chessapensionimilitari@gmail.com
27 - 07
2015
Perequazione pensioni e rimborsi. Cosa e Come Fare
27 Luglio 2015
Perequazione Pensioni e Rimborsi.
Considerazioni Generali
La sentenza n.70/2015 della Corte Costituzionale che ha statuito l’incostituzionalità della Legge Fornero riguardo al blocco delle rivalutazioni pensionistiche per gli anni 2012 e 2013, ha letteralmente scatenato l’iniziativa di numerose sigle sindacali, di patronati, organizzazioni pensionistiche e professionisti, che hanno assunto, anche attraverso notizie imprecise ed una allarmistica urgenza, un carattere invasivo che ha investito anche l’ambito associativo dell’ANPS a livello locale, regionale e nazionale.Infatti, come sostenuto erroneamente da alcune sigle sindacali, non è possibile una Class Action all’americana, con effetti giuridici diffusi anche in favore dei non ricorrenti, in quanto il nostro ordinamento giuridico la prevede esclusivamente a favore dei consumatori nel Codice del Consumo (Art. 140bis) e non nei confronti di Enti Pubblici ed a favore di categorie circoscritte quale quella dei pensionati.
Ne consegue, che saranno possibili solo ricorsi individuali o collettivi innanzi alle Corti dei Conti Regionali per il settore pensionistico pubblico ed innanzi ai Tribunali Sezioni Lavoro per il settore pensionitico privato, i cui effetti si produrranno esclusivamente in favore dei ricorrenti.
L’unica possibilità di un effetto diffuso, estensibile a tutti gli appartenenti alla categoria anche in assenza di ricorso giudiziario , è ipotizzabile, solo per i pensionati che abbiano interrotto la prescrizione con specifico atto di intimazione e diffida, nel caso in cui la Corte Costituzionale dovesse estendere il giudizio di incostituzionalità anche nei confronti degli artt.1 e 2 della Legge 109/2015. Ma anche in questo caso l’INPS potrebbe resistere al pagamento, costringendo l’interessato a ricorrere comunque a giudizio con posticipazione dei tempi di affermazione del proprio diritto alla perequazione ed ai rimborsi.
Inoltre, ulteriore errore riguarda i termini della prescrizione del diritto al rimborso ed alla ricostruzione poensionistica, la quale se è vero che viene a spirare il 31.12.2016, è vero anche che la stessa produce effetti in ragione di ogni singolo rateo pensionistico nei cui confronti si consuma il quinquennio. Pertanto la mancata interruzione della prescrizione con la Lettera di Diffida e Messa in Mora dell’INPS entro il 31.12.2016 fa prescrivere esclusivamente l’aggiornamento ed il rimborso per il rateo pensionistico di gennaio 2017, e cos’ via per quelli successivi sino a quanto non viene inviata la lettera interruttiva ( Per Es. se la la diffida all’INPS viene inviata nel maggio del 2017, il pensionato ritardatario avrà diritto alla perequazione con decorrenza dal giugno 2017 essendo i ratei dei mesi antecedenti appunto prescritti per il decorso del quinquennio.
Detto ciò, veniamo qui di seguito a ricostruire brevemente la vicenda normativa e ciò che via via è accaduto a partire dalla Legge Fornero (L.22.12.2011 nr. 214) e dopo la conversione del D.L. 65/2015 nella Legge 109/2015.
La situazione dopo la conversione
del D.L. 65/2015 in L. 109/2015
La vicenda normativa e giudiziaria
L’art.24 comma 25° del D.L. 6.12.2011 convertito in Legge 22.12.2011 nr.214 (c.d. Legge Fornero) ha disposto il blocco della rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici per gli anni 2012 e 2013 (secondo le previsioni stabilite dall’art. 34 L. 23.12.1998 n.488) superiori a tre volte il trattamento minimo INPS , e ciò senza previsione alcuna di un meccanismo di recupero per il futuro.
Con ricorsi promossi contro l’INPS innanzi al Tribunale Sez. Lavoro di Palermo (Settore pensionistico privato) ed innanzi alle Sezioni Regionali dell’Emilia Romagna e della Liguria della Corte dei Conti (Settore pensionistico pubblico) è stato richiesto da parte dei ricorrenti il riconoscimento giudiziario del diritto alla perequazione della pensione, assumendosi l’incostituzionalità dell’art. 24 comma 25° della Legge 22.12.2011 nr.214.
La questione , ritenuta “non manifestamente infondata ” dai giudici di merito, è stata sottoposta alla valutazione del Giudice delle Leggi con sospensione dei giudizi in corso in attesa della sua decisione.
Con Sentenza n.70/2015, depositata il 30.04.2015 e pubblicata sulla G.U. del 6.5.2015, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità dell’art. 24 comma 25° L. 214/2011, ritenendo violati i parametri della ragionevolezza, proporzionalità ed adeguatezza del trattamento pensionistico, con la conseguenza che a tutti i pensionati, investiti dal provvedimento, doveva essere accordata la rivalutazione piena della pensione per gli anni 2012 e 2013, e che tale rivalutazione doveva essere posta a base del ricalcolo della pensione per gli anni successivi (2014-2015 e 2016).
La sentenza, immediatamente esecutiva, ha rappresentato e rappresenta un vero e proprio ordine a cui doveva attenersi il Governo con decorrenza dalla data di pubblicazione della Sentenza sulla Gazzetta Ufficiale come stabilito dall’art. 136 della Costituzione.
Con D.L. 65/2015 del 21.5.2015, convertito in Legge il 17.7.2015 nr.109 entrata in vigore il 21.7.2015 , il Governo prima ed il Legislatore poi con la successiva conversione in legge, hanno ritenuto di dover dare attuazione alla Sentenza 70/2015 della Corte
Costituzionale disponendo solo parziali rimborsi della rivalutazione limitandoli ad alcune fasce di pensionati (da 3 a 6 volte il minimo della pensione sociale) ribadendo il blocco per quelli con pensioni superiori a sei volte il trattamento minimo dell’INPS.
In particolare: come anticipato anche dalla Circolare della Direzione Centrale Pensioni dell’INPS n.125 del 25.06.2015, il Legislatore ha espressamente stabilito:
“Con l’art. 1 del D.L. 65/2015 convertito in L. 109/2015, la modifica del comma 25 dell’art. 34 comma 1° della Legge 23.12.1998 n.448, riconoscendo per gli anni 2012 e 2013 una rivalutazione dei trattamenti pensionistici:
1) Nella misura del 100% per quelli di importo complessivo sino a tre volte il trattamento minimo INPS.
2) Nella misura del 40% per quelli superiori inclusi fra il triplo ed il quadruplo del trattamento minimo INPS
3) Nella misura del 20% per quelli superiori inclusi fra il quadruplo ed il quintuplo del trattamento minimo dell’INPS
4) Nella misura del 10% per quelli superiori inclusi fra il quintuplo ed il sestuplo del trattamento minimo dell’INPS
5) Nessuna rivalutazione per tutti i trattamenti superiori a sei volte il trattamento minimo dell’INPS
Inoltre, il Legislatore con la L. 109/2015, ha introdotto all’art.34 co.1° della L. 23.12.1998 n.448, il comma 25 bis, con il quale ha ridotto la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici di importo complessivamente superiore a tre volte il trattamento minimo dell’INPS, nella misura del 20% per gli anni 2014-2015 (Pari all’8%, 4% e 2% di quanto riconosciuto per gli anni 2012-2013) e nella misura del 50% a decorrere dal 2016 (Pari al 20%, 10% e 5% di quanto riconosciuto per gli anni 2012 e 2013).
Profili di Incostituzionalità della legge di conversione 109/2015
Autorevoli costituzionalisti e qualificati studi legali, sin dal primo momento hanno prospettato che anche gli artt. 1 e 2 della Legge 109/2015 (Che ha convertito il DL 65/2015), presentassero molteplici profili di incostituzionalità, per cui ipotizzavano che anche la Legge Poletti sarebbe stata oggetto di un passaggio al vaglio della Corte Costituzionale. La previsione, si è rilevata fondata a tal punto, che a seguito della notevole mole di ricorsi presentati innanzi all’Autorità Giudiziaria in ben NOVE circostanze,ad opera della Corte dei Conti dell’Emilia Romagna e delle Marche (quella dell’Abruzzo ha disposto la mera sospensiva in attesa del giudizio) e dei Tribunali Sez. Lavoro di Palermo, Brescia, Milano, Napoli, Torino, Genova e Cuneo, la magistratura di merito, ha ritenuto le questioni di incostituzionalità sollevate come “non manifestamente infondate, rimettendo gli atti alla Corte Costituzionale per il relativo giudizio. Sul punto leggi l’articolo specificio “Nove Rinvii alla Corte Costituzionale“(Clicca qui).
Chi è interessato a perequazione e rimborsi
Sono interessati ad ottenere il ricalcolo della pensione ed il rimborso di quanto non percepito o percepito in minima parte ex Lege 109/2015, tutti coloro che sono andati in pensione prima del 31.12.2011 (Per 2 scatti di perequazione automatica) e prima del 31.12.2012 (Per 1 solo scatto di perequazione automatica) ed hanno percepito un importo della pensione superiore al triplo della pensione minima. Rappresentiamo, pertanto , nella tabella sottostante tutte le fasce di reddito che hanno titolo ad inviare atto di diffida e messa in mora all’INPS territorialmente competente nonché a ricorrere alla magistratura ordinaria competente (Corte dei Conti Regionale o Tribunale civile Sez. Lavoro competenti.
Importi Lordi
Categorie Interessate alla Diffida ed a Presentare Ricorso Giudiziario |
---|
2° Fascia) 40% pensioni superiori ad €. 1.405,05 e pari o inferiori ad €. 1.873,40 |
3°Fascia) 20% pensioni superiori ad €. 1.873,40 e pari o inferiori ad €. 2.341,75 |
4°Fascia) 10% pensioni superiori ad €. 2.341,75 e pari o inferiori ad €. 2.810,10 |
5°Fascia) 00% Superiori ad €. 2.810,10 cioè superiore a 6 volte il Tratt. Minimo |
A mero titolo indicativo si segnala che dai primi calcoli effettuati, la penalizzazione subita dai pensionati partendo dal gennaio 2012, si aggira da un minimo di €. 1.674,00 sino ad un massimo di €. 5.171,00 netti (per le pensioni oltre i 3.000,00 euro), a cui dovranno detrarsi i rimborsi previsti per le tre fasce dalla legge 109/2015.
Ma ciò che appare più rilevante è che la Legge 109/2015, prevede con efficacia retroattiva rispetto ai diritti maturati nel 2012-2013 (Sent.70/2015 C.Cost.), la rivalutazione della pensione per gli anni 2014 e 2015 solo in ragione delle percentuali del 8% , 4% e 2% per le tre fasce pensionistiche (Da tre a sei volte il minimo della pensione sociale), senza nulla accordare alle pensioni superiori a sei volte il minimo del trattamento pensionistico, con una lesione del diritto del pensionato alla perequazione piena che partendo dal 2012 si protrae sostanzialmente in forma ininterrotta per gli anni 2013, 2014, 2015 e 2016.
La richiesta dei pagamenti ed i termini di prescrizione
La richiesta dei pagamenti dovrà essere rivolta all’INPS (Ex gestione INPDAP) attraverso l’ atto di intimazione e diffida, come da modulo presente e scaricabile dal sito, che dovrà essere compilato sottoscritto ed inviato ad opera dell’interessato completo di tutti i dati ivi previsti.
Inoltre, l’Atto di Intimazione e diffida all’INPS, oltre che per la costituzione in mora, la richiesta di interessi e rivalutazione, si pone come assolutamente necessario ai fini dell’interruzione della prescrizione per la corresponsione dei rimborsi.
Infatti, così come la Sentenza 70/2015 della Corte Costituzionale ha effetto retroattivo annullando l’efficacia della Legge Fornero sin dalla sua data di entrata in vigore 27.12.2011, nello stesso modo, il diritto alla perequazione della pensione ed ai rimborsi inizia a decorrere per il pensionato dal 1 gennaio 2012.
I termini di prescrizione applicabili nel rapporto con l’INPS, inoltre, sono di 5 anni, secondo una giurisprudenza maggioritaria ribadita anche di recente, per cui l’atto interruttivo della prescrizione, costituito dall’invio della Diffida Messa in Mora dell’INPS, farà decorrere dalla data di ricezione della raccomandata un nuovo termine di prescrizione quinquennale . In pratica la raccomandata inviata nel dicembre 2016 farà ricominciare a decorrere la prescrizione con scadenza al 30.11.2021, e cos’ via , tenendo presente che eventuali invii della Raccomandata di interruzione che avverranno nel corso del 2017 faranno perdere al pensionato i ratei precedenti ( Per es. la Raccomandata inviata a Maggio del 2017 farà perdere al pensionato i ratei di gen-feb-mar-apri 2017 in quanto già prescritti…
Nell’attuale situazione, pertanto, è consigliabile al pensionato di inviare quanto prima all’INPS l’atto di intimazione e diffida, in modo tale da cristallizzare quanto prima il termine di prescrizione dei diritti riconosciutigli dalla Sent.70/2015 della C.Cost. ed in parte o totalmente elusi dal D.L. 65/2015 convertito nella Legge 109/2015.
Sulla Tassazione degli arretrati
Da ultimo va considerato come con la Legge 109/2015 il Legislatore abbia stabilito che la restituzione parziale degli arretrati per gli anni 2012 e 2013 sia soggetta a tassazione separata (aliquota media del 19%) mentre gli arretrati maturati dal 31.12.2014 in poi saranno oggetto di tassazione Ordinaria.
Sul punto non si comprende perché il pensionato debba subire questa ulteriore penalizzazione di natura fiscale, la quale solleva ulteriori dubbi di costituzionalità stante la violazione all’art. 17 DPR 22.12.1986 n°917 in materia di tassazione separata degli arretrati.
In Conclusione Cosa Fare
Una volta esaurita l’esposizione della complessa ed articolata problematica, al pensionato si presentano quindi due alternative operative:
1) Inviare all’INPS rapidamente l’Atto di Intimazione e Diffida, interrompere la prescrizione, e stare a guardare quello che succede, avendo la consapevolezza che tale scelta lo potrà costringere, per vedere riconosciuti i propri diritti a fare successivamente ricorso contro l’INPS.
2)Inviare all’INPS rapidamente l’Atto di Intimazione e Diffida per interrompere la prescrizione costituendo in mora l’Ente anche ai fini della corresponsione di interessi e rivalutazione monetaria, e quindi predisporre la documentazione necessaria per fare ricorso contro l’INPS per definire, in sede di contenzioso giudiziario i propri diritti ove il DL 65/2015 e la L. 109/2015 vengano dichiarati incostituzionali dalla Corte.
Per Fare Ricorso contro l’INPS
Il pensionato che intende promuovere da solo o in unione ad altri associati azione legale contro l’INPS per la perequazione della pensione ed il rimborso degli arretrati, deve acquisire la seguente documentazione:
1°) Copia dell’Atto di Intimazione e Diffida inviato all’INPS, a cui dovrà allegare originale della ricevuta di spedizione e la ricevuta di ritorno postale o telematica in caso di invio tramite PIN Personale.
2°) Copia dello Statino della Pensione del mese di agosto 2015 (Attenzione gli statini sono già stati pubblicati sul Sito dell’INPS ed il socio li può acquisire e stampare accedendovi con il PIN Personale), attestante la percezione della liquidazione prevista dalla Legge Poletti con la dizione “arretrati Sent. 70/2015 Corte Cost.”, oppure attestante che nulla è stato corrisposto essendo il trattamento pensionistico percepito superiore alle 6 volte il Trattamento Minimo.
3°) Raccordarsi con almeno altra decina di pensionati per presentare ricorso cumulativo da pressentare innanzi alla Corte dei Conti Regionale competente o al Tribunalke civile Sez. Lavoro. Si fa presente, infine, che mentre la causa pensionistica innanzi al Corte dei Conti Regionale non importa spese di iscrizione a ruolo, quella innanzi al Tribunale del Lavoro importa il costo di € 43,00 a titolo di contributo unificato .
Il Cons.Naz. e Delegato Regionale
Avv.to Guido Chessa
Documenti da scaricare
per Ricorso presso la
Corte Europea
dei Diritti dell’Uomo
Per Informazioni e Ricorsi
Contattare Avvocato
Guido Chessa
Viale Michelangelo, 26 52100 Arezzo
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Cellulare: 339 795 1657
(Avvocato Guido Chessa)
Fax: 0575 35 49 91
E-mail: avvguidochessa@gmail.com
chessapensionimilitari@gmail.com
27 - 07
2015
Galli Cesare Sabatino

Ordine Militare d’Italia

Tenente Generale del Corpo Guardie di P.S.
Data del conferimento: Decreto Luog. del 06/04/1946
Pubblicato nel Bollettino Ufficiale dell’OMDI del 1946
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15 - 03
2015
MARAFFA Riccardo

Ordine Militare d’Italia

Generale di Brigata del Corpo di Polizia dell’Africa Italiana
Data del conferimento: Regio Decreto del 29/03/1940
Pubblicato nel Bollettino Ufficiale dell’OMDI del 1940
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15 - 03
2015
Quadro dei vertici ANGPS-ANPS dal 1968 al 2013
ALBO D’ONORE DEI CONSIGLI NAZIONALI |
|||
Cons. Naz. |
Cons. Naz. |
Durata del Mandato |
Presidenze |
Primo |
10 |
30.09.1968 al 14.05.1973 |
Cerquozzi |
Secondo |
10 |
15.05.1973 al 12.05.1977 |
Cerquozzi-Di Pietro-Zambonini |
Terzo |
10 |
13.05.1977 al 12.05.1981 |
Zambonini |
Quarto |
10 |
13.05.1981 al 25.05.1985 |
Zambonini |
Quinto |
11 |
26.05.1985 al 27.10.1990 |
Zambonini |
Sesto |
24 |
28.10.1990 al 28.10.1995 |
Zambonini |
Settimo |
24 |
29.10.1995 al 27.11.1999 |
Girolami |
Ottavo |
24 |
28.11.1999 al 29.11.2003 |
Girolami |
Nono |
23 |
30.11.2003 al 28.03.2009 |
Russo |
Decimo |
19 |
29.03.2009 al 16.02.2013 |
Russo – Savarese |
Undicesimo |
19 |
17.03.2013 al ——– |
Savarese |
1° Consiglio Nazionale
30.09.1968-14.05.1973
Capi della Polizia Presidenti Onorari |
Presidente Nazionale |
|||||
![]() |
![]() |
![]() |
||||
Vicari |
Zanda Loy |
Cerquozzi |
UFFICIO DI PRESIDENZA |
|||
Carica |
Grado |
Nome |
Annotazioni |
Pres.Naz. |
Tenente Generale |
Cerquozzi Luigi |
|
V.Pres.Naz. |
Ispett.Gen.Capo Dr. |
De Simone Mario |
|
V.Pres.Naz. |
Funzionario |
Garacea Giuseppe |
|
Segret.Gen. |
Magg. Generale |
Mozzi Francesco |
|
|
|||
MEMBRI DEL CONSIGLIO NAZIONALE |
|||
Consigliere |
Maresciallo |
Bruno Gennaro |
|
Consigliere |
Maresciallo |
Maccagni Michele |
|
Consigliere |
Appuntato |
Scalera Elviro |
|
Consigliere |
Appuntato |
Merlino Salvatore |
|
Consigliere |
Guardia |
Di Mauro Francesco |
|
Consigliere |
Guardia |
Lucibello Angelo |
|
|
|||
COMITATO ESECUTIVO |
|||
Presidente |
Tenente Generale© |
Cerquozzi Luigi |
|
V.Presidente |
Ispett.Gen.Capo Dr |
De Simone Mario |
|
Segretario |
Magg. Generale |
Mozzi Francesco |
|
Membro |
Maresciallo |
Bruno Gennaro |
|
Menbro |
Guardia |
Di Mauro Francesco |
|
2° Consiglio Nazionale
15.05.1973-12.05.1977
Capi della Polizia Presidenti Onorari |
Presidente Nazionale |
|||||
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
|
Zanda Loy |
Menichini |
Parlato |
Cerquozzi |
Di Pietro |
Zambonini |
UFFICIO DI PRESIDENZA |
|||
Carica |
Grado |
Nome |
Annotazioni |
Pres.Naz. |
Tenente Generale© |
Cerquozzi Luigi |
Dimissioni Decor. dal 05.12.1973 |
Pres.Naz. |
Tenente Generale© |
Di Pietro Biagio |
Dimissioni Decor. dal 08.01.1976 |
Pres.Naz. |
Tenente Generale© |
Zambonini Remo |
Incarico Decor. 09.01.76 |
V.Pres.Naz. |
Ispett.Gen.Capo.Dr. |
De Simone Mario |
|
V.Pres.Naz. |
Funzionario |
Garacea Giuseppe |
|
Segret.Gen. |
Magg. Generale |
Mozzi Francesco |
Dimissioni Decor. dal 08.01.1976 |
Segret.Gen. |
|
Maffei Giuseppe |
Incarico Decor. 09.01.76 |
|
|||
MEMBRI DEL CONSIGLIO NAZIONALE |
|||
Consigliere |
Maresciallo |
Bruno Gennaro |
|
Consigliere |
Maresciallo |
Rinaldi Armando |
|
Consigliere |
Appuntato |
Scalera Elviro |
|
Consigliere |
Appuntato |
Arnao Stefano |
|
Consigliere |
Guardia |
Sau Francesco |
|
Consigliere |
Guardia |
Valente Francesco |
|
|
|||
MEMBRI COLLEGIO SINDACALE |
|||
Membro |
Magg. Gen. |
Ciaccia Michele |
|
Membro |
Maresciallo |
Di Lollo Giuseppe |
|
M.Supplente |
Comm.Capo Dr. |
Casta Giuseppe |
|
M.Supplente |
Ten.Coll. |
Tancredi Antonio |
|
M.Supplente |
Brigadiere |
Cantale Giuseppe |
|
|
|||
MEMBRI COLLEGIO PROBIVIRI |
|||
Pres.Coll. |
Isp.Gen.Capo |
Valente Donato |
|
Membro |
Ten.Gen. |
Magistri Candido |
|
Membro |
Maresciallo |
Nido Antonio |
|
3° Consiglio Nazionale
13.05.1977-12.05.1981
Capi della Polizia Presidenti Onorari |
Presidente Nazionale |
|||||
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![]() |
![]() |
||||
Parlato |
Coronas |
|
Zambonini |
|
|
UFFICIO DI PRESIDENZA |
|||
Carica |
Grado |
Nome |
Annotazioni |
Pres.Naz. |
Tenente Generale© |
Zambonini Remo |
|
V.Pres.Naz. |
Ispett.Gen.Capo Dr. |
De Simone Mario |
Deceduto il 4.4.1981 |
V.Pres.Naz. |
Funzionario |
Caputo Uldarico |
|
Segret.Gen. |
Magg. Generale |
Maffei Giuseppe |
Cons. U.NA.M.O. |
|
|||
MEMBRI DEL CONSIGLIO NAZIONALE |
|||
Consigliere |
Maresciallo |
Peretti Lino |
|
Consigliere |
Maresciallo |
Rinaldi Alessandro |
|
Consigliere |
Appuntato |
Scalera Elviro |
|
Consigliere |
Appuntato |
Arnao Stefano |
|
Consigliere |
Guardia |
Sau Francesco |
|
Consigliere |
Guardia |
Alesiani Francesco |
|
|
|||
MEMBRI COLLEGIO SINDACALE |
|||
Pres.Coll. |
Funzionario |
Clarizio Venanzio |
|
Membro |
S.Ten. |
Vitolo Vittorio |
|
Membro |
Funzionario |
Ayola Dario |
|
M.Supplente |
Magg.Generale |
Forleo Luigi |
|
M.Supplente |
Maresciallo |
Di Lollo Giuseppe |
|
M.Supplente |
Ten. |
Gastaldi Eugenio |
|
M.Supplente |
Brigadiere |
Cantale Giuseppe |
|
|
|||
MEMBRI COLLEGIO PROBIVIRI |
|||
Pres.Coll. |
Ten.Generale |
Magistri Candido |
|
Membro |
Magg. Generale |
Barbieri Domenico |
|
Membro |
Magg.Generale |
Adinolfi Mario |
|
4° Consiglio Nazionale
13.05.1981-25.05.1985
Capi della Polizia Presidenti Onorari |
Presidente Nazionale |
|||||
![]() |
![]() |
![]() |
||||
Coronas |
Porpora |
|
Zambonini |
|
|
UFFICIO DI PRESIDENZA |
|||
Carica |
Grado |
Nome |
Annotazioni |
Pres.Naz. |
Tenente Generale© |
Zambonini Remo |
|
V.Pres.Naz. |
Funzionario |
Caputo Uldarico |
già socio U.NA.M.O. |
V.Pres.Naz. |
Guardia-Dr. |
Tranquillin Alberico |
|
Segret.Gen. |
Magg. Generale |
Maffei Giuseppe |
già Cons. U.NA.M.O. |
|
|||
MEMBRI DEL CONSIGLIO NAZIONALE |
|||
Consigliere |
Funzionario |
Cafasso Aldo |
Già Vice-Pres.. U.NA.M.O. |
Consigliere |
Maresciallo |
Rinaldi Alessandro |
|
Consigliere |
Brigadiere |
Montalto Antonino |
|
Consigliere |
Appuntato |
Scalera Elviro |
|
Consigliere |
Appuntato |
Tavanti Virgilio |
|
Consigliere |
Guardia |
Sau Francesco |
|
|
|||
MEMBRI COLLEGIO SINDACALE |
|||
Pres.Coll. |
Magg.Generale |
Adinolfi Mario |
|
Membro |
Funzionario |
Ayola Dario |
|
Membro |
Ten.Gen. |
Forleo Luigi |
|
M.Supplente |
S.Ten. |
Vitolo Vittorio |
|
M.Supplente |
Funzionario |
Fanelli Giovanni |
|
M.Supplente |
Maresciallo |
Cicero Vincenzo |
|
|
|||
MEMBRI COLLEGIO PROBIVIRI |
|||
Pres.Coll. |
Ten.Gen. |
Magistri Candido |
|
Membro |
Funzionario |
D’Ettore Angiolino |
|
Membro |
Maresciallo |
Fruganti Carmelo |
|
5° Consiglio Nazionale
26.05.1985-27.10.1990
Capi della Polizia Presidenti Onorari |
Presidente Nazionale |
|||||
![]() |
![]() |
![]() |
||||
Porpora |
Parisi |
|
Zambonini |
|
|
UFFICIO DI PRESIDENZA |
||||
Carica |
Grado |
Nome |
Annotazioni |
|
Pres.Naz. |
Tenente Generale© |
Zambonini Remo |
|
V.Pres.Naz. |
Ispett.Gen.Capo Dr. |
Nigro Ugo |
già Cons,. U.NA.M.O. |
V.Pres.Naz. |
Guardia- Dr. |
Tranquillin Alberico |
|
Segret.Gen. |
Ispettore Capo P.S. |
Fiaschetti Alberto |
|
|
||||
MEMBRI DEL CONSIGLIO NAZIONALE |
||||
Consigliere |
Funzionari |
Cafasso Aldo |
già Vice-Pres. U.NA.M.O. |
|
Consigliere |
Magg. Generale |
Camilli Vittorio |
già socio U.NA.M.O. |
|
Consigliere |
Maresciallo |
Gafforio Ugo |
|
|
Consigliere |
Appuntato |
Albanini Luigi |
|
|
Consigliere |
Appuntato |
Romano Italo |
|
|
Consigliere |
Guardia |
Scarpa Bernardino |
|
|
Consigliere |
Assist.Polizia |
Giordano Amalia |
|
|
|
||||
MEMBRI COLLEGIO SINDACALE |
||||
Pres.Coll. |
Ten.Generale |
Forleo Luigi |
|
|
Membro |
Funzionario |
Morlacchi Aldo |
Già Cons. U.NA.M.O. |
|
Membro |
Maresciallo |
Rinaldi Armando |
|
|
M.Supplente |
Funzionario |
Fabbri Dante |
già V.-Segr.Gen U.NA.M.O. |
|
M.Supplente |
Magg. Generale |
Dierna Francesco |
|
|
M.Supplente |
Sovrint.Capo |
Bruni Francesco Paolo |
|
|
|
||||
MEMBRI COLLEGIO PROBIVIRI |
||||
Pres.Coll. |
Funzionario |
Ricci Aldo |
già Cons. U.NA.M.O. |
|
Membro |
Maresciallo |
Izzillo Remo |
|
|
Membro |
Ten.Generale |
Bonora Mario |
|
6° Consiglio Nazionale
28.10.1990-28.10.1995
Capi della Polizia Presidenti Onorari |
Presidente Nazionale |
|||||
![]() |
![]() |
![]() |
||||
Parisi |
Masone |
|
Zambonini |
|
|
UFFICIO DI PRESIDENZA |
|||
Carica |
Grado |
Nome |
Annotazioni |
Pres.Naz. |
Tenente Generale |
Zambonini Remo |
|
V.Pres.Naz. |
Ispett.Gen.Capo Dr. |
Nigro Ugo |
Già Cons. U.NA.M.O. |
V.Pres.Naz. |
Guardia- Dr. |
Tranquillin Alberico |
|
Segret.Gen. |
Ispettore Capo P.S. |
Fiaschetti Alberto |
|
|
|||
MEMBRI DEL CONSIGLIO NAZIONALE |
|||
Consigliere |
Funzionario |
Bartolini Vittorio |
|
Consigliere |
Ten.Generale |
Cialdini Pantaleo |
|
Consigliere |
Ispett. Capo |
Gentile Angelo |
|
Consigliere |
Maresciallo |
Palermo Salvatore |
|
Consigliere |
Maresciallo |
Squarcione Antonio |
|
Consigliere |
Guardia |
Russo Luigi |
|
Consigliere |
Guardia |
Ceccuti Adone |
|
Consigliere |
Appuntato |
Fantaccione Tommaso |
|
Consigliere |
Dirigente Dr. |
Del Duca Ciro |
|
Consigliere |
Dirigente Dr. |
Di Blasi Gaetano |
|
Consigliere |
Commissario Dr. |
Cassandra Giampaolo |
|
Consigliere |
Commissario Dr. |
Corsi Giuseppe |
|
Consigliere |
Ispett. Capo |
Lodi Anna Grazia |
|
Consigliere |
Ispettore |
Saggiomo Antonio |
|
Consigliere |
Sovrintendente |
Chiapparino Giuseppe |
|
Consigliere |
Sovrintendente |
Corradini Dante |
|
Consigliere |
Assistente |
Paternoster Michele |
|
Consigliere |
Assistente |
Fiaschetti Giacinto |
|
Consigliere |
Agente |
Righini Cristina |
|
Consigliere |
Agente |
Mancini Mauro |
|
|
|||
MEMBRI COLLEGIO SINDACALE |
|||
Pres.Coll. |
Ten.Generale |
Forleo Luigi |
|
Membro |
Ispett. Capo |
Izzillo Remo |
|
Membro |
Funzionario Dr. |
Cantore Amleto |
|
M.Supplente |
Magg.Generale |
Dierna Francesco |
|
M.Supplente |
Sovrintendente |
Genna Antonio |
|
M.Supplente |
Ispettore |
Ferraro Mario |
|
|
|||
MEMBRI COLLEGIO PROBIVIRI |
|||
Pres.Coll. |
Funzionario Dr. |
Ricci Aldo |
Già Cons. U.NA.M.O. |
Membro |
S.Tenente |
Faticante Vito |
|
Membro |
Maresciallo |
Alivernini Paolo |
|
7° Consiglio Nazionale
29.10.1995-27.11.1999
Capi della Polizia Presidenti Onorari |
Presidente Nazionale |
|||||
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![]() |
|||||
Masone |
|
|
Girolami |
|
|
UFFICIO DI PRESIDENZA |
|||
Carica |
Grado |
Nome |
Annotazioni |
Pres.Naz. |
Ten.Generale |
Girolami Umberto Ennio |
|
V.Pres.Naz. |
Col. P.S. in Serv. |
Agretti Franco |
|
V.Pres.Naz. |
Guardia |
Russo Luigi Benito |
|
Segret.Gen. |
Ispett.Capo |
Izzillo Remo |
Deceduto il 11.05.1996 |
Segr.Gen. |
Maresciallo |
Squarcione Antonio |
Decorrenza dal maggio 96 |
|
|||
MEMBRI DEL CONSIGLIO NAZIONALE |
|||
Consigliere |
Funzionario Dr. |
Iuliano Pasquale |
|
Consigliere |
Funzionario Dr. |
Bertini Angelo |
|
Consigliere |
Ten. Generale |
Cialdini Pantaleo |
|
Consigliere |
Ispettore |
Saggiomo Antonio |
|
Consigliere |
Maresciallo |
Palermo Salvatore |
|
Consigliere |
Maresciallo |
Squarcione Antonio |
Dal maggio 96 Segr.Gen. |
Consigliere |
Agente |
Fanti Lino |
|
Consigliere |
Appuntato |
Diodato Guido |
|
Consigliere |
Guardia |
Ceccuti Adone |
|
Consigliere |
Dirigente Dr. |
Mazzatosta Francesco |
|
Consigliere |
Commissario Dr. |
Di Domenico Paolo |
|
Consigliere |
Commissario Dr. |
Di Galante Lorena |
|
Consigliere |
Ispettore |
Corradini Dante |
|
Consigliere |
Ispettore |
Chiapparino Giuseppe |
|
Consigliere |
Sovrintendente |
Cuccia Bartolomeo |
|
Consigliere |
Sovrintendente |
Moro Marco |
|
Consigliere |
Agente |
Mancini Mauro |
|
Consigliere |
Agente |
Laureti L. |
|
Consigliere |
Agente |
Finili Flavio |
|
Consigliere |
Agente |
Cassandro Elisabetta |
|
|
|||
MEMBRI COLLEGIO SINDACALE |
|||
Pres.Coll. |
Sovrintendente |
Fasulo Benito |
|
Membro |
Maresciallo |
Russo Filomeno |
|
Membro |
Ispettore |
Cosentini Gabriele |
|
M.Supplente |
Maresciallo |
Bumbaca Antonio |
|
M.Supplente |
Sovrintendente |
De Candia Dino |
|
|
|||
MEMBRI COLLEGIO PROBIVIRI |
|||
Pres.Coll. |
Sovrintendente |
Ferri Vito |
|
Membro |
Maresciallo |
Gianolla Gino |
|
Membro |
Ispettore Capo |
Flammini Domenico |
|
8° Consiglio Nazionale
28.11.1999-29.11.2003
Capi della Polizia Presidenti Onorari |
Presidente Nazionale |
|||||
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![]() |
![]() |
||||
Masone |
De Gennaro |
|
Girolami |
|
|
UFFICIO DI PRESIDENZA |
|||
Carica |
Grado |
Nome |
Annotazioni |
Pres.Naz. |
Ten.Generale |
Girolami Umberto Ennio |
|
V.Pres.Naz. |
Primo Dirigente |
Mazzatosta Francesco |
|
V.Pres.Naz. |
Guardia – Comm. |
Russo Luigi Benito |
|
Segret.Gen. |
Ispettore |
Paternoster Michele |
|
|
|||
MEMBRI DEL CONSIGLIO NAZIONALE |
|||
Consigliere |
Funzionari Dr. |
Laino Pietro |
|
Consigliere |
Funzionari Dr |
Del Duca Ciro |
|
Consigliere |
Ten. Generale |
Cialdini Pantaleo |
|
Consigliere |
Ispettore |
Corradini Dante |
|
Consigliere |
Ispettore |
Giacopelli Piero |
|
Consigliere |
Sovrintendente |
Cuccia Bartolomeo |
|
Consigliere |
Sovrintendente |
Albertini Ettore |
|
Consigliere |
Guardia- Dr. |
Verrengia Emilio |
|
Consigliere |
Assistente |
Paolemilio Giovanni |
|
Consigliere |
Appuntato |
Diodato Guido |
|
Consigliere |
Dirigente Dr. |
Agretti Francesco |
|
Consigliere |
Commissario dr. |
Di Domenico Paolo |
|
Consigliere |
Commissario dr. |
Procopio Rita |
|
Consigliere |
Ispettore |
Chiapparino Giuseppe |
|
Consigliere |
Sovrintendente |
Carinelli Giovanni |
|
Consigliere |
Sovrintendente |
Di Maio Felice |
|
Consigliere |
Assistente |
Bonaventura Giacomo |
|
Consigliere |
Assistente |
Chirulli Marcello |
|
Consigliere |
Assistente |
Finili Flavio |
|
Consigliere |
Assistente |
Gelao Marcello |
|
|
|||
MEMBRI COLLEGIO SINDACALE |
|||
Pres.Coll. |
Ispettore Capo |
Lodi Anna Grazia |
|
Membro |
Maresciallo |
Russo Filomeno |
|
Membro |
Maresciallo |
Palermo Salvatore |
|
M.Supplente |
Ispettore Sup. |
De Miglio Giovanni |
|
M.Supplente |
Sovrintendente |
Fasulo Benito |
|
|
|||
MEMBRI COLLEGIO PROBIVIRI |
|||
Pres.Coll. |
Funzionario |
Caruso Francesco |
|
Membro |
Ispettore |
Fragano Giuseppe |
|
Membro |
Ispettore |
Coratelli Pasquale |
|
9° Consiglio Nazionale
30.11.2003-28.03.2009
Capi della Polizia Presidenti Onorari |
Presidente Nazionale |
|||||
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![]() |
![]() |
||||
De Gennaro |
Manganelli |
|
Russo |
|
|
UFFICIO DI PRESIDENZA |
|||
Carica |
Grado |
Nome |
Annotazioni |
Pres.Naz. |
Agente – Comm. |
Russo Luigi Benito |
|
V.Pres.Naz. |
Primo Dirigente Dr. |
Mazzatosta Francesco |
|
V.Pres.Naz. |
Capitano Medico |
Froldi Doriano |
Dimissioni Marzo 2004 |
V.Pres.Naz. |
Ispettore Capo |
Chiapparino Giuseppe |
In carica dal 26.11.2004 |
Segret.Gen. |
Ispettore Capo |
Paternoster Michele |
|
|
|||
MEMBRI DEL CONSIGLIO NAZIONALE |
|||
Consigliere |
Dirigente. Gen. |
Donisi Giuseppe |
|
Consigliere |
Capitano Medico |
Froldi Doriano |
Dimissioni Marzo 2004 |
Consigliere |
Ten.Generale |
Riccardo Stracciari |
Subentra dal marzo 2004 |
Consigliere |
Ten. Generale |
De Benedittis Mario |
|
Consigliere |
Ispettore |
Corradini Dante |
|
Consigliere |
Ispettore |
Giacopelli Piero |
|
Consigliere |
Sovrintendente |
Cuccia Bartolomeo |
|
Consigliere |
Sovrintendente |
Moro Marco |
|
Consigliere |
Agente – Dr. |
Verrengia Emilio |
|
Consigliere |
Assistente |
Sardella Vincenzo |
|
Consigliere |
Assistente |
Rossi Angelo |
|
Consigliere |
Dirigente Dr. |
Marceca Giuseppe |
|
Consigliere |
Primo Dirigente Dr. |
Savarese Claudio |
|
Consigliere |
Commissario |
Procopio Rita |
|
Consigliere |
Sovrintendente |
Carinelli Giovanni |
|
Consigliere |
Sovrintendente |
Di Maio Felice |
|
Consigliere |
Assistente |
Chirulli Marcello |
|
Consigliere |
Assistente |
Finili Flavio |
|
Consigliere |
Assistente |
Trolli Angelo |
|
Consigliere |
Assistente |
Bonaventura Giacomo |
|
Consigliere |
Commissario- Avv. |
Chessa Guido |
Cooptato Reg.Toscana 2005 |
|
|||
MEMBRI COLLEGIO SINDACALE |
|||
Pres.Coll. |
Ispettore |
Bombara Nunzio |
|
Membro |
Maresciallo |
Russo Filomeno |
|
Membro |
Agente |
Sampietro Mario |
|
M.Supplente |
Ispett.Superiore |
Gobbo Sergio |
|
M.Supplente |
Assistente |
Pellegrino Giovanni |
|
M.Supplente |
Maresciallo |
Palermo Salvatore |
|
|
|||
MEMBRI COLLEGIO PROBIVIRI |
|||
Pres.Coll. |
Ispettore |
Bruno Riccardo |
|
Membro |
Maresciallo |
Palermo Salvatore |
|
Membro |
Assistente |
Pellegrino Giovanni |
|
|
10° Consiglio Nazionale
29.03.2009-16.02.2013
Capi della Polizia Presidenti Onorari |
Presidente Nazionale |
|||||
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
|||
Manganelli |
Pansa |
|
Russo |
Savarese |
|
UFFICIO DI PRESIDENZA |
|||
Carica |
Grado |
Nome |
Annotazioni |
Pres.Naz. |
Agente-Comm. |
Russo Luigi Benito |
Dimissionario 10.02.2010 |
Pres.Naz. |
Primo Dirigente |
Savarese Claudio |
In carica dal 11.02.2010 |
V.Pres.Vic. |
Commissario-Avv. |
Chessa Guido |
|
V.Pres.Naz. |
Dirigente Generale |
Donisi Giuseppe |
|
V.Pres.Naz. |
Commissario |
Chiapparino Giuseppe |
|
Segret.Gen. |
Ispettore Capo |
Paternoster Michele |
|
|
|||
MEMBRI DEL CONSIGLIO NAZIONALE |
|||
Consigliere |
Ispettore Sup. |
Carrillo Pasquale |
|
Consigliere |
Assistente Capo |
Chirulli Marcello |
|
Consigliere |
Commissario |
Corazzari Camillo |
|
Consigliere |
Ispettore Sup. |
Corradini Dante |
|
Consigliere |
Sovrint.Principale |
Fersini Donato |
|
Consigliere |
Commissario |
Guerrieri Antonio |
|
Consigliere |
Dirigente Generale |
Manzieri Mario |
|
Consigliere |
Primo Dirigente |
Massa Isabella |
|
Consigliere |
Ispettore Sup. |
Menini Pierpaolo |
|
Consigliere |
Ispettore Sup. |
Pitardi Antonio |
Dimissionario nel 2012 |
Consigliere |
Ispettore Sup. |
Roselli Giovanni |
|
Consigliere |
Assistente Capo |
Sardella Vincenzo |
|
Consigliere |
Ispettore |
Volpini Mauro |
|
Consigliere |
Agente.-Comm |
Russo Luigi Benito |
Dal 11.02.2010 |
|
|||
MEMBRI COLLEGIO SINDACALE |
|||
Pres.Coll. |
Ispettore |
Bombara Nunzio |
|
Membro |
Ispettore Sup. |
Gobbo Sergio |
|
Membro |
Agente |
Sampietro Mario |
|
|
|||
MEMBRI COLLEGIO PROBIVIRI |
|||
Pres.Coll. |
Capitano Medico |
Froldi Doriano |
|
Membro |
Ispettore |
Caldaresi Vincenzo |
|
Membro |
Ispettore |
Capucci Mario |
|
Membro |
Dirigente |
Marceca Giuseppe |
|
Membro |
Ispettore |
Moliterno Felice |
|
|
11° Consiglio Nazionale
17.02.2013-……………
Capi della Polizia Presidenti Onorari |
Presidente Nazionale |
|||||
![]() |
![]() |
|||||
Pansa |
|
|
Savarese |
|
|
UFFICIO DI PRESIDENZA |
|||
Carica |
Grado |
Nome |
Annotazioni |
Pres.Naz. |
Primo Dirigente |
Savarese Claudio |
|
V.Pres.Vic |
Dirigente Generale |
Donisi Giuseppe |
|
V.Pres.Naz. |
Commissario |
Chiapparino Giuseppe |
|
V.Pres.Naz. |
Commissario |
Guerrieri Antonio |
|
V.Pres.Naz. |
Ispettore Sup. |
Roselli Giovanni |
|
Segret.Gen. |
Ispettore Capo |
Paternoster Michele |
|
Segr.Economo |
Agente- Dr. |
Verrengia Emilio |
|
|
|||
MEMBRI DEL CONSIGLIO NAZIONALE |
|||
Consigliere |
Ispettore Sup. |
Carrillo Pasquale |
|
Consigliere |
Commissario-Avv. |
Chessa Guido |
|
Consigliere |
Assistente Capo |
Chirulli Marcello |
|
Consigliere |
Commissario |
Corazzari Camillo |
|
Consigliere |
Ispettore Sup. |
Corradini Dante |
|
Consigliere |
Sovrint.Principale |
Fersini Donato |
|
Consigliere |
Commissario |
Di Tria Marcello |
|
Consigliere |
Sovrintendente |
Lisci Sergio |
|
Consigliere |
Primo Dirigente |
Massa Isabella |
|
Consigliere |
Ispettore Sup. |
Menini Pierpaolo |
|
Consigliere |
Ispettore |
Volpini Mauro |
|
Consigliere |
Assistente Capo |
Sardella Vincenzo |
|
|
|||
MEMBRI COLLEGIO SINDACALE |
|||
Pres.Coll. |
Ispettore |
Bombara Nunzio |
|
Membro |
Ispettore Sup. |
Gobbo Sergio |
|
Membro |
Agente |
Sampietro Mario |
|
|
|||
MEMBRI COLLEGIO PROBIVIRI |
|||
Pres.Coll. |
Capitano Medico |
Froldi Doriano |
|
Membro |
Ispettore |
Caldaresi Vincenzo |
|
Membro |
Vice Questore Agg. |
Lombardo Carlo |
|
Membro |
Primo Dirigente |
Mazzatosta Francesco |
|
Membro |
Ispettore |
Moliterno Felice |
|
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13 - 10
2014
Rivista di Polizia- Presentazione opera
Dobbiamo ringraziare ancora la sagace opera di raccolta e gelosa conservazione esercitata negli anni dal compianto Cav. Sergio Marchino, se la biblioteca della Sezione di Arezzo, può porre a disposizione dei propri associati, nella sua modesta dotazione, oltre ad una decina di annate di Polizia Moderna in uno con la recente raccolta completa in forma digitale di Fiamme d’Oro, anche l’edizione cartacea completa della Rivista di Polizia.
Si tratta della nota rivista a carattere specialistico ed informativo, con la quale il Capo della Polizia Luigi Ferrari, ha favorito il ripristino della pubblicistica di polizia ormai interrotta dal 1939 con la pubblicazione degli ultimi numeri del “Magistrato dell’Ordine” di Emilio Saracini.
Fondata da Ugo Pioletti, magistrato della Procura Generale della Repubblica presso la Cassazione, conosciuto ed apprezzato dal Capo della Polizia col quale aveva condiviso un periodo della carriera giudiziaria, la Rivista di Polizia viene autorizzata il 20.01.1948 al nr. 182/A.738 ed iscritta al nr. 92 del registro della stampa presso il Tribunale di Roma e pubblica il suo primo numero in data 21 febbraio 1948.
Per la rassegna dei contenuti ci affidiamo esclusivamente alla penna ed alle idee del fondatore e direttore Ugo Pioletti di cui si pubblicano le due pagine introduttive scritte in apertura del primo numero del febbraio 1948, ove vengono, con brillante sintesi, indicati i destinatari, le rubriche, le tematiche nonché le finalità dell’opera. Tutti obbiettivi che gli autori, nel corso degli anni, hanno pervicacemente seguito e spesso raggiunto. Ma ciò che desta maggior interesse nella rivista è la qualificata descrizione dell’evoluzione storica delle materie giuridiche e tecniche che interessano l’esercizio della funzione di polizia. Un itinerario culturale che investe la sistematica giuridica nel suo trapasso da una normativa littoria a quella democratica legata all’applicazione dei principi Costituzionali, lo sviluppo dell’applicazione progressiva delle scienze alle indagini di polizia, le nuove prospettive di intervento verso la cura della criminalità minorile, le più adeguate tecniche di intervento in materia di sicurezza e di ordine pubblico.
Non potendo digitalizzare la rivista per la notevole mole di pagine e l’impegno che imporrebbe, ci limiteremo nella gestione del presente spazio editoriale a pubblicare nostri articoli riassuntivi delle varie tematiche trattate e magari presentare, nel rispetto dei limiti imposti dalla legge sul diritto d’autore,qualche singolo articolo di particolare significato e valenza storica.
Per opportuna conoscenza dei lettori si dà notizia che la Rivista di Polizia è attualmente
pubblicata dalla “Aracne editrice int.le Srl” Via Quarto Negroni 15- Ariccia (RM)-
Sito internet www.aracneeditrice.it
20 - 08
2014
Polizia Moderna. Presentazione opera
Frutto di un atto munifico particolarmente gradito, la pubblicazione delle prime annate della rivista Polizia Moderna (1949-1957) e di quella dell’anno 1981, costituisce materiale editoriale di indubbia importanza storica per gli associati.
Nel primo blocco di riviste, infatti, è riportata la cronaca del dopo guerra e della fase di primo ampliamento e consolidamento del Corpo Guardie di pubblica Sicurezza. Mentre nel secondo, riservato all’anno 1981, assumono rilievo i primi resoconti della riforma di Polizia e dell’apertura alla sindacalizzazione del suo personale.-
Si tratta di un ampio spaccato di cronaca che si riferisce a due fasi storiche ben distinte ma che, pur rappresentando la voce dell’Istituzione, con tutti i filtri che la sua autoreferenzialità impone, hanno decisamente contribuito, soprattutto nel primo decennio delle pubblicazioni, a proporre una nuova immagine della Polizia favorendone la costruzione dello spirito di Corpo e consolidandone il senso di appartenenza.
Maturata nel corso della reggenza del Capo della Polizia Luigi Ferrari, il quale aveva già favorito la nascita della “Rivista di Polizia” di Ugo Pioletti con l’uscita del primo numero il 21 febbraio 1948, la rivista rotocalco “Polizia Moderna” , sostenuta dal nuovo Capo della Polizia Giovanni D’Antoni, viene iscritta dalla Direzione Generale della P.S. in data 11.10.1948 al nr. 456 nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma e pubblica il suo primo numero nel gennaio del 1949.-
In poche stanze ubicate all’interno della Scuola Allievi ufficiali e sottufficiali di P.S. in Via Guido Reni a Roma, sotto la direzione di Giuseppe de Gaetano e con a capo della redazione Girolamo Quartuccio, un vero manipolo di uomini, entusiasti, determinati e convinti, dà origine ad una avventura pubblicistica che ha avuto la capacità e la forza di giungere sino ai nostri giorni.
Quindi, questa pubblicazione dei vari numeri delle prime annate della rivista, permette di fare un vero tuffo nel passato testimoniando non solo la fotografia di come eravamo ma anche lo sforzo prodotto dall’Istituzione per il suo ammodernamento e per offrire un’immagine nuova e diversa della Polizia.
Le Feste della Polizia, l’erezione di S.Michele Arcangelo a patrono, lo stemma araldico nel 1957, i rapporti internazionali, la descrizione dei vari uffici, dell’attività delle specialità e dell’operato delle varie scuole, gli articoli di Sorrentino sull’evoluzione della Polizia scientifica, i successi dei Gruppi Sportivi delle Fiamme d’Oro, l’assegnazione delle prime case Incis ai poliziotti, la befana e le colonie montane e marine per i figli, la critica cinematografica ed i molti articoli su fatti di cronaca, sulla criminalità giovanile, su storia e tradizione del corpo, sulle varie problematiche di diritto e giurisprudenza, e poi i trasferimenti, le promozioni, le onorificenze e soprattutto la dolorosa ma orgogliosa celebrazione dei numerosi caduti, rendono la rivista illustrata una vera fonte di dati e riproduzioni di assoluto rilievo.
Si tratta di un frammento della Storia della Polizia carico di atmosfere ed eventi che si inseriscono nell’evoluzione storica della rinascita dell’Italia dell’immediato dopoguerra e dei suoi aspri conflitti sociali, e ne và a costituire parte integrante ed ineludibile. Certo la rivista non è né poteva essere completamente esaustiva di alcune realtà che vissute dai suoi uomini sono rimaste sotto traccia o solo implicitamente narrate. Ci si riferisce all’assenza del riposo settimanale, alla mancanza di adeguata formazione per l’ordine pubblico ed al conseguente alto rischio professionale, alla carenza o all’inadeguatezza di mezzi e delle dotazioni, alle retribuzioni non sempre il linea con le esigenze di vita, ad un orario lavorativo troppo spesso considerato dai dirigenti “ad libitum” e via dicendo.- Ma tutto questo fa parte della storiografia della Polizia che piano piano riemerge e riemergerà sempre più nei suoi contenuti reali attraverso il lavoro di ricostruzione e contestualizzazione affidata all’Ufficio Storico ed ai non pochi studiosi appassionati della materia.
Avv. Guido Chessa
Pres. Sezione e Cons. Naz
Per opportuna conoscenza dei lettori si dà notizia che Polizia Moderna è edita dal Fondo di assistenza per il personale della Polizia di Stato ed ha sede in Roma Piazza del Viminale nc.7.
Sito internet www.poliziamoderna.it
17 - 08
2014
Introduzione a Fiamme D’oro
Destiniamo questo spazio editoriale, alla pubblicazione di alcuni numeri della rivista Fiamme d’Oro, per fissare solo alcuni dei momenti storicamente rilevanti del Sodalizio. In particolare abbiamo scelto il primo numero del Luglio 1974 quale numero di fondazione della rivista; il numero del gennaio 1981 celebrativo del decennale della fondazione dell’ANGPS ; i numeri di Sett-Ott e di Nov.-Dic. 1981 celebrativi del primo ed unico Raduno Nazionale delle Bandiere all’Altare della Patria e con articoli sulla recente riforma di polizia; il numero di Sett-Ott.1989 celebrativo del primo Raduno Nazionale ANPS e della inaugurazione nella Chiesa di Faedis del mosaico al Patrono S.Michele Arcangelo; il numero di Lu-Ago-Sett. 2005 sul III° raduno nazionale “bagnato” di Cesena; il numero di Apr-Mag-Giu 2006 celebrativo del conferimento all’ANPS della Medaglia D’Argento al Merito Civile; ed infine il numero di Ott-Nov-Dic.2012 sulla costituzione della sede di New York-New Jersey e la prima partecipazione dell’ANPS al Columbus Day.
La pubblicazione,quindi, rappresenta solo un piccolo frammento del vissuto associativo che vuole testimoniare come la Sezione di Arezzo o alcuni dei suoi rappresentanti, siano stati sempre presenti e partecipi nei momenti rilevanti per il Sodalizio.
Ma fatto ben più importante, è rendere noto ai propri associati che la Sezione di Arezzo, unitamente a quella di Roma, ha portato a termine l’attività di digitalizzazione della raccolta completa di “Fiamme d’Oro”. Impegno approvato e sostenuto anche economicamente dal Consiglio Nazionale e che apre ormai le porte alla prossima costituzione sul sito nazionale www.anpsitalia.it dell’emeroteca telematica dell’ANPS.
Questo lavoro certosino, costituirà la base di partenza per quelle iniziative ancora in itinere, coltivate dalla nostra Sezione e rappresentate, da una parte dalla ricostruzione storica del Medagliere della Polizia di Stato e dalla rivisitazione della Storia dell’ANPS, e dall’altra dall’ipotesi di creazione on-line di una emeroteca pubblicistica della Polizia, ancora allo stadio di mera idea progettuale e la cui realizzazione è tutta da verificare.
Il tutto, con il fine dichiarato di connotare e rendere più autenticamente significativo e presente il ruolo svolto dal Sodalizio rispetto alla Polizia di Stato, alla società civile ed al mondo della ricerca storiografica.
Si tratta del primo passo di un lungo e problematico cammino volto a recuperare il tempo perduto, ad emendarci da errori, incertezze ed indisponibilità, a spogliarci da ogni provincialismo autoreferenziale, per aprirci e mostrare, anche attraverso le cronache di un quarantennio, l’autentico volto assunto dall’ANPS nel tempo. E ciò con tutti i limiti, le carenze ed i difetti del caso, ma anche con le sue solide tematiche etico-valoriali ed il suo radicato senso di appartenenza.
La creazione dell’emeroteca dell’ANPS, pertanto, non assolverà esclusivamente ad un compito di natura divulgativa ed informativa, ma avrà la funzione di stimolare , attraverso il potenziale utilizzo dinamico dei numerosi dati di cronaca, la riproposizione delle vicende, dell’operato e delle scelte dell’Associazione per un recupero a tutto tondo di parte della sua memoria storica.
“Fiamme d’Oro”, infatti, oltre a tracciare le linee di politica associativa seguite nel tempo dai suoi vertici, è stato ed è, con i molti articoli e soprattutto con la sua rubrica “Vita delle Sezioni”, un grande diario che raccoglie le iniziative più rilevanti intraprese dalle Sezioni. Dalle date di fondazione ai vari consigli e presidenti, dall’inaugurazione di monumenti, cippi, targhe, insegne all’intitolazione di strade, piazze, giardini e scuole , dalla celebrazione di tragici episodi alla commemorazione dei caduti, dall’assegnazione delle ricompense al merito o al valore civile o militare alle presenze attive nelle scuole, nella protezione civile e nel volontariato, nonché nella convegnistica sulle tematiche sociali più rilevanti
E’ questo, nella mente degli ideatori e promotori dell’iniziativa, il materiale vivo offerto quale contributo da utilizzare, unitamente a quanto conservato negli archivi sezionali, per una rivisitazione storica del vissuto dalla sezione. Per contestualizzarla alla storia delle questure, per approfondire biograficamente e meglio celebrare le figure dei suoi caduti, per alimentare il ricordo del tributo dell’Istituzione nel patrimonio monumentale o toponomastico cittadino, per fare della Sezione ANPS un cuore vivo e pulsante della tradizione storica locale. Un reale punto di riferimento culturale ed ideale di cui si nutrono le radici operative territoriali della Polizia.
Così, la costituenda emeroteca on line dell’ANPS diviene da una parte un palese invito ai Presidenti di Sezione per un impegno diretto e dall’altra una ineludibile sollecitazione a riscoprire e valorizzare il patrimonio di ricercatori, studiosi ed appassionati collezionisti presenti nel Sodalizio.
Attraverso il recupero di questi associati, troppo spesso lasciati a se stessi ed alla cura isolata dei loro studi, sarà possibile canalizzare interessi e ricerche all’interno della Sezione.
In pratica, disciplinando l’anarcoide attivismo che ci ha caratterizzato, si comincerebbero a muovere i primi passi consapevoli e determinati verso la creazione di aggregazioni di soci capaci di dare corpo alla formazione di una organica, dinamica e partecipata cultura della nostra tradizione.
Un programma culturale questo, che ci investe tutti per il prossimo futuro. Un programma che si affida alla qualificata iniziativa dei Presidenti di Sezione per meglio adempiere alla loro insostituibile opera di messaggeri dell’istituzione.
Avv. Guido Chessa
Pres. Sezione e Cons. Naz.
Learn more »17 - 08
2014
La Dedica di Marchino

Se io penso al cumulo di delusioni,di umiliazioni,di pericoli che lungo il percorso della sua attività professionale, un poliziotto ha affrontato,sorge in me una rabbia profonda unita ad una grande amarezza perché nel tra-scorrere del tempo tutto viene dimenticato e si finisce per non ricordare più niente .E’ come se uno non avesse fatto nulla,tutto si scorda,perfino i nomi dei compagni con i quali hai diviso anni di lavoro rischiando la vita;il nostro passato diventa un passato fantasma,i nostri racconti non sono creduti e,a volte, ascoltati per carità cristiana. Non esiste a livello ufficiale,nei vari reparti,un diario su cui registrare le varie attività spesso oggetto anche di violenti conflitti a fuoco. Non esiste cioè un DIARIO STORICO del Reparto ,della Questura .Hai fatto il tuo dovere e basta,fra qualche anno nessuno si ricorderà di te,del tuo sacrificio anche se questo significa avere perso la vita.
E’ anche per questi motivi che molti anni fa,malgrado qualche “bastian contrario”,la Sezione Aretina dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, sotto la direzione del suo Presidente,Avv.Comm. CHESSA Guido,decise di dare vita ad una specie di ” numero unico” annuale sul quale venissero descritte le varie attività cui la Sezione aveva partecipato,nonché i punti di vista che ognuno poteva proporre su fatti e argomenti vari.
Era nato un “” DIARIO STORICO”” che per anni,attraverso tante difficoltà,non escluso quella economica,e con il senso di responsabilità di uomini che sempre avevano dato senza nulla chiedere,il ” numero unico” con il pensiero dei suoi iscritti si e sistemati= camente posato sui tavoli dei Signori Questori,Prefetti,Capo della Polizia,Ministro degli Interni e tante altre Autorità che hanno così,se hanno voluto,leggere le nostre richieste,le nostre preoccupazioni,il nostro profondo amore che ci ha sempre legato agli uomini in servizio della Polizia di Stato.
Nella sgangherata realtà in cui ci siamo mossi è mancato l’apporto consistente della “” mano d’opera” che non ha potuto sostituire gli animatori che nel tempo ci hanno lasciati perché chiamati a rapporto da quel DIO che tutti ci aspetta,o perché ormai mancanti, i superstiti,della forza fisica che” gli anni nel loro trascorrere determinano.
Le varie pubblicazioni non sono rintracciabili. Il vecchio poliziotto però, con quella certosina pazienza che é stata sempre alla base dell’attività di polizia,é riuscito,fru= gando fra le sue innumerevoli carte a mettere insieme un buon numero di quei diari che ha raccolto in questo fascicolo che ha oggi il piacere di farne omaggio alla Sezione consegnandolo nelle mani del Suo Presidente Avv. Chessa che non solo appoggiò l’iniziativa ma che ebbe l’onere e l’onore di firmare il primo numero che modestamente fu indicato come “” NUMERO ZERO””-In esso vi sono registrati tanti ricordi.
A VOI GIOVANI, FUTURO DI UN “” DIARIO STORICO “”
Sergio Marchino
24 - 07
2014
Festeggiato il 45° anniversario della Sezione di Firenze

Lunedì 10 febbraio 2014, sono stati festeggiati, nella sede storica della Caserma Faldini, i 45 anni di vita compiuti dalla Sezione di Firenze, costituita il 10 febbraio 1969 come Sezione ANGPS per iniziativa del S.Ten della riserva Giulio Nicolella e diventata dall’83 Sezione ANPS con Intitolazione a Fausto Dionisi, medaglia d’oro al valor civile, ucciso in uno scontro a fuoco innanzi al Carcere delle Murate da esponenti di Prima Linea. Alle celebrazioni, erano presenti accanto al Presidente Sergio Tinti e al Consiglio Direttivo il Questore Raffaele Micillo e tanti Amici e sostenitori del Sodalizio che conta ad oggi circa 500 iscritti. Il Presidente ha brevemente illustrato le attività svolte nel corso dell’anno ed ha sottolineato la valenza dell’Associazione come sentinella di legalità sul territorio e come riferimento aperto e solidale per la comunità; ha poi annunciato le diverse iniziative in corso, tra cui la creazione di un Gruppo di Protezione Civile. Al dr. Micillo, che ha avuto parole di vivo apprezzamento per i risultati ottenuti dalla Sezione e per gli obiettivi che si è data, è stata consegnata una targa ricordo.
Nell’occasione è stato inaugurato uno “spazio espositivo”realizzato all’interno della sede in cui , alle pareti e in apposite vetrinate, fanno bella mostra di sè fotografie d’epoca, documenti e materiale di equipaggiamento che rappresentano un significativo spaccato della storia della polizia di stato fiorentina e nazionale, donati da alcuni Soci.
Il Presidente di Sezione
Gen. Sergio Tinti
Particolarmente significativo lo spazio espositivo inaugurato
dalla Sez. di Firenze all’interno della sede sociale.
Con esso
si dà stimolo al culto della memoria storica della Polizia cui
tutti i sodali dovrebbero dedicarsi per aggiungere piccole tessere
fatte delle loro foto, dei loro oggetti e dei loro ricordi di servizio.
Al Presidente Sergio Tinti un ringraziamento per la sua opera
frutto di silenziosa passione ed indubbia competenza storica.
19 - 02
2014
Orecchioni Luigi

Medaglia d’oro al Valor Militare
Alla Memoria

Vicebrigadiere P.A.I. Luogo di nascita: Arzachena (SS
Data del conferimento: R.D. 11.7.1941
Gazzetta ufficiale: 234 del 5.10.42
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11 - 01
2014
Massarelli Francesco

Medaglia d’oro al Valor Militare
Alla Memoria

Maresciallo ( P.S. , Ispettorato 4° Zona «Veneto» ) Luogo di nascita: Firenze (FI)
Data del conferimento: DPR 14/07/1978
Gazzetta ufficiale: N°4 del 04.01.1979
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11 - 01
2014
Martini Edoardo

Medaglia d’oro al Valor Militare
Alla Memoria

Guardia scelta P.S. Ispettorato 4° Zona “Veneto” Luogo di nascita: Vicenza (VI)
Data del conferimento: D.P.R. 18.07.1968
Gazzetta ufficiale: N°234 del 14.09.1968
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11 - 01
2014
Giglio Maurizio

Medaglia d’oro al Valor Militare
Alla Memoria

Tenente di cpl. ( Fanteria , ) Luogo di nascita: Parigi ( Francia )
Data del conferimento: D. Luog. 02.03.1945
Bollettino Uff. Min.Guerra Dispensa 11 del 16.6.1945
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11 - 01
2014
Foti Filippo

Medaglia d’oro al Valor Militare
Alla Memoria

Brigadiere P.S., Ispettorato 4° Zona “Veneto” Luogo di nascita: Syracuse (New York)
Data del conferimento: D.P.R. 18.07.1968
G.U.n.234 del 14.09.1968
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11 - 01
2014
Annarumma Antonio

Medaglia d’oro al Merito Civile
Alla Memoria

Guardia di P.S.
Data del conferimento: DPR 05/05/2009
Gazzetta ufficiale: N°
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10 - 01
2014
Arnesano Maurizio

Medaglia d’oro al Merito Civile
Alla Memoria

Guardia di P.S
Data del conferimento: DPR 24/09/2004
Gazzetta ufficiale: N°200 del 29.8.2006 S.O. n° 187
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10 - 01
2014
Bianchi Giovanni

Medaglia d’oro al Merito Civile
Alla Memoria

Guardia della Polizia di Stato
Data del conferimento: DPR 05/09/2003
Gazzetta ufficiale: N°200 del 29.8.2006 S.O. n° 187
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10 - 01
2014
Buonantuono Carlo

Medaglia d’oro al Merito Civile
Alla Memoria

Guardia di P.S.
Data del conferimento: DPR 31/03/2005
Gazzetta ufficiale: N°202 del 31.8.2006 S.O. n° 190
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10 - 01
2014
Calabresi Luigi

Medaglia d’oro al Merito Civile
Alla Memoria

Commissario Capo della Polizia di Stato
Data del conferimento: DPR 12/05/2004
Gazzetta ufficiale: N°200 del 29.8.2006 S.O. n° 187
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10 - 01
2014
Campagna Andrea

Medaglia d’oro al Merito Civile
Alla Memoria

Guardia di P.S.
Data del conferimento: DPR 24/09/2004
Gazzetta ufficiale: N°200 del 29.8.2006 S.O. n° 187
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10 - 01
2014
Capobianco Ciro

Medaglia d’oro al Merito Civile
Alla Memoria

Agente di P.S.
Data del conferimento: DPR 31/03/2005
Gazzetta ufficiale: N°202 del 31.8.2006 S.O. n° 190
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10 - 01
2014
Carbone Luigi

Medaglia d’oro al Merito Civile
Alla Memoria

Brigadiere di P.S.
Data del conferimento: DPR 31/03/2005
Gazzetta ufficiale: N°202 del 31.8.2006 S.O. n° 190
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10 - 01
2014